RSA, l'Asp: I posti letto sono destinati secondo un criterio territoriale

RSA, l’Asp: I posti letto sono destinati secondo un criterio territoriale

RSA, l’Asp: I posti letto sono destinati secondo un criterio territoriale

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mercoledì 25 Aprile 2018 - 04:37

Di seguito la precisazione della Direzione Generale dell'Asp in merito all'articolo sul sistema delle Residenze sanitarie assistite per anziani

In merito all’articolo pubblicato da Tempostretto sul sistema delle RSA a firma di Cesare Giorgianni, riceviamo e pubblichiamo dalla Direzione Generale dell’ASP 5 la seguente precisazione:

In base a quanto previsto dalla Delibera n° 1129/DG del 20/04/2017, la destinazione degli utenti presso le Residenze Sanitarie Assistite è determinata dalla pertinenza territoriale (residenziale o anche domiciliare) degli stessi. Non trova pertanto alcuna giustificazione la gratuita asserzione che i ricoveri presso le R.S.A. sarebbero affidati "al libero arbitrio o meglio alla discrezionalità dei dirigenti". La circostanza che i posti-letto presenti nelle strutture di centro città siano, come sostiene l'estensore dell'articolo, "i più ambiti", discende con tutta evidenza dall'ubicazione logistica dei parenti la quale è prevalente appunto in centro città, ma tale circostanza non può in alcun modo modificare quanto contenuto nella Delibera di che trattasi. Si creerebbe, in caso opposto, un'indebita gestione dei ricoveri i quali verrebbero disciplinati da un criterio diverso rispetto all'appartenenza territoriale degli utenti.

L'istituzione di un coordinamento centralizzato in tal senso non assicurerebbe la possibilità di libera scelta da parte degli utenti.

Ndr di Cesare Giorgianni, autore dell'articolo

Ringrazio la Direzione Generale dell’Asp per la “precisazione”, perché questa mi fornisce l’opportunità di rendere noto che non corrisponde purtroppo a realtà l’affermazione della stessa secondo cui “la destinazione degli utenti presso le Residenze Sanitarie Assistite è determinata dalla pertinenza territoriale (residenza o anche domiciliare) degli stessi”.

Ci piacerebbe che fosse davvero così, proprio nel rispetto di quanto previsto nella citata delibera. Spieghi, infatti, l’Asp, perché una gentile signora di 85 anni residente in pieno centro, tra l’altro ipovedente grave e con una frattura al femore, si sia vista negare più volte, alle dimissioni dall’ospedale, il ricovero in ben due Rsa della città, dovendo quindi giocoforza optare per una struttura periferica.

Sono disponibile, per favorire un più adeguato rispetto dei nostri anziani, a fornire alla Dirigenza dell’Asp, in separata sede, ulteriori particolari sull’intera vicenda di quella che posso definire un’autentica “Odissea”.

Una precisazione-domanda all’Asp, questa volta mia: perché all’anziana in questione, ipovedente grave dichiarata invalida al 100% , non è stato concesso l’accompagnatore prima che cadesse fratturandosi la gamba?

Cesare Giorgianni

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