La SRR batte cassa al Comune, si rischia la guerra per risorse e impianti

La SRR batte cassa al Comune, si rischia la guerra per risorse e impianti

Francesca Stornante

La SRR batte cassa al Comune, si rischia la guerra per risorse e impianti

Tag:

venerdì 06 Ottobre 2017 - 10:22

Adesso che il primo passaggio dei lavoratori è avvenuto, saltano fuori quelli che saranno i veri motivi di scontro tra Comune e SRR. Il Commissario Ettore Ragusa ha recapitato a Palazzo Zanca una diffida di pagamento delle prime fatture, ma il Comune sembra non intenzionato a pagare

Il passaggio del personale era la punta dell’iceberg. Probabilmente la tappa più facile, al netto delle polemiche e delle diatribe che sono esplose nell’ultimo mese e mezzo. Adesso inizia la partita più complicata. Quella che rischia di diventare una vera e propria guerra tra SRR e Comune, con la MessinaServizi che si troverà in mezzo ai due fuochi. Da un lato c’è la SRR che batte i pugni e chiede i soldi che il Comune gli deve per sostenere struttura e servizi. Dall’altro c’è Palazzo Zanca che ad oggi non ha corrisposto neanche un euro e appena tre giorni fa scriveva che non pagherà perché la SRR non è realmente operativa. Poi c’è il problema della sede, mai affrontato dalla Città Metropolitana, visto che non esistono uffici fissi né una sede che ospita la struttura. Problema che però vale anche per MessinaServizi, considerato che la società “risiede” ancora in una stanzetta del palazzetto del Comune, con i lavoratori ormai ex Ato3 che sono rimasti ancora negli uffici di via Cavalieri della Stella anche se ormai in forze alla MessinaServizi. Un labirinto dal quale si deve uscire ma che non sarà facile da affrontare.

Intanto esplode il problema delle risorse finanziarie. Il Comune di Messina, in quanto socio della SRR per il 49,43% deve erogare la sua quota alla società che è stata costituita lo scorso 7 ottobre 2013. A mettere tutto nero su bianco è il commissario Ettore Ragusa che oggi ha inviato al Comune una diffida al pagamento delle fatture. In ballo ci sarebbero circa 120 mila euro, a fronte di un totale di 450 mila euro, che Palazzo Zanca dovrebbe versare subito nelle casse della SRR, ma che a quanto pare non ha intenzione di erogare. Per questo Ragusa ha scritto che «dalla sua costituzione, la società ha operato nel rispetto delle norme nazionali e regionali e nel corso di quattro anni di vita ha sostenuto spese per il collegio sindacale, notaio, pubblicazioni, rimborsi commissari straordinari nominati dalla Regione». Ed ecco subito segnalato il problema sede: «Attualmente, a causa di mancanza di liquidità, le attività istituzionali vengono svolte con sedi messe a disposizione di volta in volta da vari Enti. Situazione non più tollerabile».

Ragusa ricorda che già nel dicembre 2016 la SRR chiedeva al Comune di mettere a bilancio la copertura delle spese per affrontare la gestione dell’anno 2017. Copertura che però non è stata prevista. Per questi motivi il commissario elenca “alcune gravi incombenze” che la SRR non ha potuto espletare per “gravi crisi di liquidità”, tutte naturalmente legate ai compiti della SRR che riguardano la regolamentazione e controllo del servizio per garantirne efficienza, efficacia ed equilibrio economico.

E sulla mancata operatività preferisce non rispondere per evitare una unga diatriba “che non porterebbe a nulla”. Per questo il commissario è perentorio e chiede al Comune di procedere con gli «atti per la piena operatività della SRR che in questi giorni sta affrontando la grave problematica del transito dei dipendenti dell’Ato3 e di Messinambiente per assumerli, attraverso la SRR, alla MessinaServizi».
Quindi la SRR batte cassa al Comune, segnala le fatture già inviate in acconto, per venire incontro alle esigenze dell’Ente, e annuncia di trasmettere in dettaglio tutti i dati sulle spese sostenute. Inoltre il commissario mette in grassetto un altro passaggio: «La struttura commissariale declina qualunque responsabilità, sia di natura igienico-sanitaria e ambientale, che di natura penale, derivante dalla sospensione o ritardo negli adempimenti previsti dalla normativa vigente, in merito alle procedure relative al servizio di gestione integrata dei rifiuti, imputabile esclusivamente ai Comuni inadempienti». E in questo caso il plurale riguarda il fatto che non è solo Messina a dover coprire le spese ma anche altri Comuni che fanno parte della SRR.

Poi c’è un altro capitolo delicatissimo, quello degli impianti. Anche su questo fronte la SRR “ricorda” al Comune di dover procedere al trasferimenti dei beni e degli impianti utilizzati nei servizi di gestione rifiuti che poi saranno affidati al gestore, in questo caso MessinaServizi. Si tratta per esempio delle isole ecologiche, dell’impianto di Pace e di tutto quello che è stato realizzato dal Comune o dall’Ato con fondi pubblici. Su questo fronte rischia di aprirsi un’altra guerra. Mentre nel frattempo sta per iniziare il lavoro per il passaggio dei dipendenti di Messinambiente.

Francesca Stornante

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007