A ottobre 6.600 viaggiatori sul treno notte dalla Sicilia a Roma

A ottobre 6.600 viaggiatori sul treno notte dalla Sicilia a Roma

A ottobre 6.600 viaggiatori sul treno notte dalla Sicilia a Roma

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venerdì 03 Novembre 2017 - 08:08

Monitoraggio della Uil trasporti Sicilia, che mantiene i riflettori puntati su Trenitalia e sulla sua politica di dismissione dei treni notte in Sicilia e della flotta navale Rfi nello Stretto di Messina. "La Sicilia ha fame di treno. Trenitalia smetta di progettare altre soppressioni e pensi invece a potenziare il servizio notte nell'isola. La richiesta dell'utenza per muoversi in treno c'è e la Sicilia è tutt'altro che un ramo secco"

La Uil trasporti Sicilia ha monitorato, tramite agenzie e biglietterie, per tutti i giorni del mese di ottobre appena trascorso, l'affluenza dei viaggiatori siciliani sulla tratta ferroviaria verso Roma. «I dati ottenuti – secondo Michele Barresi e Giovanni Giordano, rispettivamente responsabili del dipartimento mobilità e del comparto ferroviario Uiltrasporti Sicilia – fanno vedere senza alcun dubbio il bicchiere mezzo pieno. In Sicilia c’è una forte domanda di trasporto ferroviario, nonostante a questo non corrisponda un'offerta adeguata che permetterebbe al contrario ampi margini di crescita ».
Oltre 6600 viaggiatori siciliani ad ottobre hanno usato i due treni notte che oggi collegano l'isola alla capitale, ed in particolare il treno 1956, che è stato a rischio soppressione solo poche settimane addietro, è stato utilizzato da più di 3600 viaggiatori, con oltre il 51% dei posti disponibili risultati prenotati.
«Treni tutt'altro che vuoti – commentano Barresi e Giordano – al contrario di come vorrebbe far credere Trenitalia, ed abbiamo preso in esame appositamente un mese di "morbida", quindi non l'estate o qualsivoglia festività, ma uno dei periodi dell'anno fisiologicamente meno frequentati dall'utenza a lunga percorrenza e questo proprio per sfatare, oltre di ogni dubbio, le notizie sulla scarsa frequentazione dei siciliani sui treni notte».
Nonostante quindi il periodo dell'anno e le prenotazioni rese inaccessibili fino a fine settembre da un "problema tecnico", secondo quanto dichiarato da Trenitalia, ad ottobre abbiamo rilevato oltre il 46% dei posti prenotati dalla sola utenza siciliana, con punte del 66% nel fine settimana (domenica 15 ottobre) o del 60% il 31 ottobre (giorno precedente alla festività dei Santi) sul totale dei 14.500 posti disponibili a bordo dei due treni Sicilia – Roma.
«Non sono certo numeri da "ramo secco" – dichiara la Uil trasporti Sicilia – e pertanto invitiamo il gruppo Fs a modificare la propria politica aziendale verso l'isola invertendo la rotta, smettendo di parlare di soppressioni dei treni e della riduzione della flotta navale di Rfi sullo Stretto, perché la realtà dei numeri ci consegna al contrario un servizio già insufficiente e da potenziare nell'offerta in termini quantitativi e qualitativi. Già di per sé il contratto di servizio decennale della lunga percorrenza stipulato tra le Ferrovie ed il Ministero dei Trasporti valido fino al 2026 avrebbe il preciso obiettivo di salvaguardare i collegamenti verso le aree più disagiate come la Sicilia per la tutela del diritto alla mobilità indipendentemente dalle regole del mercato. Eppure – denunciano Barresi e Giordano – anche in presenza di treni che fanno riscontrare numericamente la positiva domanda dell'utenza si continua a parlare di pericolo soppressioni. Intervenga la politica siciliana oggi impegnata in una fumosa campagna elettorale – denuncia Uil trasporti- a garantire il diritto alla mobilità ferroviaria dei siciliani. Nel non lontano 2011, di fronte ad una classe politica regionale inerme e incapace, venivano soppressi tutti i collegamenti dei treni a lunga percorrenza per Torino, Venezia, Bologna e Milano e in sostituzione il gruppo Fs consegnava alla Sicilia solo due collegamenti notturni per Roma che doveva diventare per i siciliani l'hub di interscambio per l'alta velocità. Non è un mistero che nelle intenzioni di Trenitalia ci sia ancora oggi l'ulteriore intenzione di ridurre i collegamenti residui, limitando di fatto anche la possibilità di avere le coincidenze a Roma per i treni ad alta velocità verso i capoluoghi del nord Italia ed oggi la Uiltrasporti incalza Ferrovie e politica portando numeri e statistiche reali, ed invita tutti i candidati a futuro governatore dell'isola ad uno scatto d'orgoglio per recuperare la capacità politica di difendere il diritto primario alla mobilità di cinque milioni di cittadini siciliani».

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