L'Ordine degli ingegneri al Comune: "Non si smantelli l'ufficio condoni"

L’Ordine degli ingegneri al Comune: “Non si smantelli l’ufficio condoni”

L’Ordine degli ingegneri al Comune: “Non si smantelli l’ufficio condoni”

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giovedì 09 Novembre 2017 - 11:51

In una nota il Consiglio dell'ordine interviene in merito alla riorganizzazione della macchina comunale e chiede che venga mantenuto l'ufficio e potenziato l'intero dipartimento

Il consiglio dell'Ordine degli Ingegneri interviene in merito ai recenti provvedimenti dell’amministrazione in merito alle modifiche della struttura organizzativa della macchina comunale.

Nella nota a firma del presidente Santi Trovato si evidenziano soprattutto le criticità relative al funzionamento del Dipartimento Edilizia Privata già attenzionate nei mesi scorsi.

“L’organico è sottodimensionato rispetto alle attività istituzionali di competenza, con il conseguente acuirsi dei problemi legati alla istruttoria delle pratiche edilizie, le cui ricadute sull'edilizia e sul suo indotto non sono trascurabili- si legge nella nota- Questa situazione contingente di criticità, è aggravata dalle nuove norme spesso contraddittorie e dai nuovi procedimenti (permesso di costruire, SCIA alternativa, DIA)”.

Il Consiglio dell’ordine rileva inoltre che al momento:

-) non risulta avviato lo Sportello Unico per L'Edilizia (SUE)

-) che nel comune di Messina mancando la delibera con la quale si individuano le aree nelle quali non è applicabile la SCIA per interventi di demolizione e ricostruzione comportanti modifiche della sagoma, o per varianti a permessi di costruire non trova applicazione per tali interventi la segnalazione certificata di inizio di attività, con conseguenze nefaste per i professionisti e per l'economia dei cantieri edili e con l'aggravio dei procedimenti in carico ai funzionari del comune;

-) l'impossibilità di avvalersi della procedura del silenzio assenso nei procedimenti di Permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli relativi all'assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali.

“Nel ritenere necessaria una nuova riorganizzazione dell'Ufficio- spiega Trovato- occorre evidenziare altre criticità.. Poichè ad oggi non risultano ancora definite tutte le pratiche relative ai condoni, la cui conclusione e verifica determina un introito certo per il comune, è auspicabile che in tale riorganizzazione venga preservato l’ Ufficio Condono Edilizio che curi la definizione di tali pratiche, utilizzando a tal fine il personale che da anni, con sacrificio, presta la propria attività presso tale ufficio, avendone acquisita una elevata e specifica competenza. Non è possibile pensare di potenziare, in maniera fittizia, i Servizi afferenti all'Edilizia Privata utilizzando, solo apparentemente, i tecnici dell'Ufficio Condono, perche in ogni caso sarebbero sempre e solo loro ad essere impegnati alla definizione di tali pratiche di condono non potendo pertanto istruire/definire pratiche di edilizia privata”.

L’ordine degli ingegneri chiede quindi che venga mantenuto l’ufficio condono, e che vengano potenziati i Servizi afferenti all'Edilizia privata con altro personale proveniente da altri settori.

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