“Ma Ma – Tutto andrà bene”, una lezione di coraggio

“Ma Ma – Tutto andrà bene”, una lezione di coraggio

Tosi Siragusa

“Ma Ma – Tutto andrà bene”, una lezione di coraggio

Tag:

mercoledì 29 Giugno 2016 - 09:30

Sulla rotta della decima musa: l’esito (letale) di una malattia può generare positività. Impressioni a cura di Tosi Siragusa

Tragedia e favola in uno, questo lungometraggio insolito di Julio Medem, autore altresì dello script, e incentrato su Magda e la sua folle storia, un’esistenza piena di sfortune, abbandono da parte del coniuge per una studentessa, perdita del lavoro e scoperta di essere affetta da cancro al seno.

Il ginecologo, atipica figura di sanitario empatico mentre canticchia per la sua paziente una vecchia canzone spagnola, “Vivir”, la incita a non desistere, perché questa esperienza la renderà più forte: e così effettivamente accadrà e Magda scoprirà di avere un enorme ventaglio di risorse, è una persona resiliente nel vero senso del termine e affronta in modo vitale e con ironia e senza perdere in alcun modo l’umanità, quella sequela di disastri. E aiuterà, e sarà poi aiutata, un essere dolce e colpito (più di lei) da perdite gravissime (un Luis Tosar credibilissimo) a credere di nuovo nella vita, in una seconda esistenza che sembrerebbe pronta per l’osservatore di calcio gentile e l’insegnante con delizioso figlio che vorrebbe un futuro al seguito del Real Madrid. Ma il cancro alcune volte vince ancora, e nonostante la prognosi non infausta (favorevole per il 75%) e gli accorgimenti terapeutici e chirurgici la malattia ritorna – e pare incurabile – insieme ad una gravidanza, però: è la vita che riesce ad avere il sopravvento.

Fra lezioni di vita e metafore visive (cuori rossi pulsanti, sogni ad occhi aperti e la bionda bambina siberiana Natasha, che è icona di un desiderio) Penelope Cruz, musa almodovariana e premio Oscar con Woody Allen, nella resa di un personaggio intenso e combattivo, appassionato anche nel dolore e che riesce a vivere il felice presente intensamente, fino all’estremo dono della vita alla figlia con i suoi occhi, che Magda riuscirà anche a vedere prima di spegnersi. L’attrice spagnola troneggia: il capo calvo, la parrucca (di capelli veri) le cicatrici esposte a segnare il seno asportato, in attesa della ricostruzione (che non avviene) e le musiche, la fotografia e un particolare montaggio, con dissolvenze ed anticipazioni di fotogrammi (che contribuiscono alla resa di un tempo circolare e di uno spazio labirintico) integrano egregiamente un prodotto davvero buono.

Resta un sipario rosso scarlatto, mosso dal ritmo del respiro, una materia fiammeggiante e incandescente, che poco a poco diviene immobile… il cuore (ferito) di una madre amorosa.

Tosi Siragusa

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007