Una rete da pesca illegale di tipo "cianciolo" è stata recuperata dal fondale di Mortelle dalla Capitaneria di Porto e dal centro immersioni "Ecosfera".
Segnalata dal consigliere della VI Circoscrizione, Giuseppe Sanò, qualche tempo fa, una rete da pesca illegale di tipo "cianciolo" è stata recuperata dal fondale della zona di Mortelle, giorno 23 scorso, dove giaceva ad una profondità di 30 metri, a circa 80 metri dalla costa.
Ad effettuare le operazioni di recupero, sono stati gli uomini delle motovedette della Capitaneria di Porto di Messina, coadiuvate dal centro di immersione "Ecosfera" di Domenico Maiolino e dal 3° Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, che ha effettuato dei sopralluoghi sia per una verifica dello stato dei luoghi, sia per definire le modalità operative di rimozione della rete, operazione ritenuta necessaria per motivi di sicurezza della navigazione e per evitare ulteriore danno all’ecosistema marino.
La rete è stata portata in superficie grazie all'ausilio di alcuni "palloni di sollevamento” predisposti dai subacquei del centro di immersione “Ecosfera”, successivamente la stessa è stata issata a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera di Messina per il successivo trasposto a terra presso la sede del Reparto Supporto Navale. La rete è stata sottoposta a sequestro amministrativo, cui seguirà la confisca e la distruzione.
Questa operazione rientra tra le attività di monitoraggio ambientale e di controllo delle attività di pesca – organizzate nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2017” – che continueranno in maniera capillare per tutta la stagione estiva, per permettere ad ognuno di trascorrere vacanze serene e sicure, vivendo il mare e le spiagge all’insegna della legalità e nel rispetto del prossimo e dell’ecosistema marino.
