Espropri del Ponte: un’indennità anche a chi “perderà” il panorama

Espropri del Ponte: un’indennità anche a chi “perderà” il panorama

Espropri del Ponte: un’indennità anche a chi “perderà” il panorama

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venerdì 09 Settembre 2011 - 08:03

Continuiamo a scoprire cosa prevede l’accordo siglato tra enti locali, associazioni di categoria e società Stretto di Messina. IN ALLEGATO L’ELENCO DEGLI ESPROPRI DI VENETICO

Gli espropri non riguarderanno solo Messina. Ne sono previsti anche sul versante tirrenico della nostra provincia, in particolare a Venetico, Valdina e Torregrotta. Ed è proprio l’elenco degli espropri di Venetico (VEDI QUI) che oggi pubblichiamo nella seconda puntata del nostro “viaggio”, utile a capire cosa succederà in città con il vero avvio della macchina del Ponte. Ieri abbiamo iniziati a scoprire l’«Accordo sulle procedure e metodologie da adottare per la determinazione delle indennità di espropriazione per la realizzazione dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina», firmato, per il versante Sicilia, da Comune, Stretto di Messina Spa, Eurolink, Coldiretti, Unione piccoli proprietari immobiliari e associazione sindacale Piccola proprietà immobiliare. Dopo esserci soffermato sull’articolo 3 inerente proprio le indennità previste per le espropriazioni, oggi passiamo all’articolo 4, altrettanto interessante.

E’ l’articolo che prevede che per i fabbricati ad uso abitativo non soggetti ad espropriazione, adiacenti o comunque direttamente interessate dall’Opera, ove occorrano i presupposti che verranno previsti in una prima fase dalle risultanze del progetto definitivo (ante operam) ed in una seconda fase in sede di monitoraggio ambientale della fase di esercizio, sarà riconosciuto un indennizzo a ristoro dei soli danni oggettivamente subiti per la vicinanza degli immobili alle opere stesse. Per questi fabbricati il soggetto attuatore, in contraddittorio con il proprietario danneggiato, ovvero con i tecnici incaricati, provvederà ad accertare la sussistenza e l'entità dei danni in base ai criteri indicati dalla allegata specifica tecnica. Con riferimento ai fabbricati ritenuti oggettivamente danneggiati il soggetto attuatore provvederà a contattare i proprietari interessati per la determinazione di un indennizzo. Con la liquidazione dell’indennizzo il proprietario potrà mantenere la proprietà del fabbricato riconoscendo di essere compensato del deprezzamento del valore di mercato dal medesimo subito. Con il versamento dello stesso indennizzo, il soggetto procedente rimane estraneo ad ogni problema di riparto della somma stessa tra il proprietario e i diversi soggetti che subiscono il pregiudizio.

Per garantire proprio l’integrale esonero di responsabilità il proprietario sottoscriverà una dichiarazione di manleva secondo un testo preventivamente approvato da Stretto di Messina. Per la determinazione dei danni si terrà conto dei seguenti fattori di disturbo del libero esercizio del diritto di proprietà: diminuzione della luminosità e del soleggiamento; inquinamento acustico; vibrazioni; ridotta funzionalità della viabilità di accesso agli immobili; ridotta fruibilità del contesto panoramico ed ambientale. I presupposti, i criteri ed i parametri per il calcolo dell'indennità sono indicati nella allegata specifica tecnica, fatte salve le rilevazioni delle situazioni di fatto e di diritto che verranno esaminate in contraddittorio tra il soggetto attuatore ed il proprietario espropriato, ovvero con i tecnici incaricati. Qualora si verificassero situazioni di oggettiva incompatibilità da verificare e dimostrare caso per caso, per l’estrema vicinanza del fabbricato alle opere stesse (meno di m. 30), il proprietario potrà richiedere l’acquisizione del fabbricato percependo un indennizzo pari al valore venale dello stesso. (segue)

Un commento

  1. Se è così, tutti noi messinesi avremo diritto all’indennità, perchè TUTTI perderemo lo Stretto! Oltre alla (scarsissima)vivibilità cittadina….in cambio di NULLA!

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