Intestazione fittizia di beni, condannati i fratelli Bonaffini e Chiofalo

Intestazione fittizia di beni, condannati i fratelli Bonaffini e Chiofalo

Ve. Cro.

Intestazione fittizia di beni, condannati i fratelli Bonaffini e Chiofalo

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mercoledì 29 Marzo 2017 - 18:00

La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta dalla Presidente Grasso.

Quattro anni a Sarino Bonaffini e Gaetano Chiofalo, tre anni e sei mesi a Angelo Bonaffini e Domenico Chiofalo. Sono stati condannati tutti e quattro gli imputati nel processo per l’intestazione fittizia di beni di imprese ruotanti attorno al centro economico dei fratelli Bonaffini.

L’inchiesta partì nel 2013 come troncone della maxi confisca da 450milioni di euro inflitta all’impero dei Bonaffini-Chiofalo dalla Sezione di Misure di Prevenzione del Tribunale. Si trattò di oltre 400 beni immobiliari, sparsi tra la zona ionica e tirrenica di Messina, oltre a 9 società e patrimoni aziendali, tra cui ristoranti, complessi edilizi e mercati di allevamento ittico.

In particolare le indagini coordinate dalla DDA di Messina fecero luce su alcuni “strani” passaggi di quote societarie dalla ditta Pescazzurra, dell’impresa C&B Immobiliare e della Immobiltre. Quote che i Bonaffini avevano ceduto ai Chiofalo “fittiziamente”.

La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Messina, presieduta dalla Presidente Grasso. (Ve. Cro.)

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