Approvato il documento scatterebbe l’immediata cessazione dalla carica degli organi elettivi , cioè sindaco e consiglio comunale, e l’assessorato regionale agli Enti locali nominerebbe un commissario che resterebbe in carica sino alle nuove elezioni amministrative. IL NOSTRO SONDAGGIO RESTERA' APERTO SINO A VENERDI' 18 MARZO

Dentro Palazzo Zanca è iniziata la conta per verificare se ci sono i numeri necessari a portare in Consiglio comunale la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Renato Accorinti.

I più determinati ad andare fino in fondo e chiudere l’esperienza amministrativa iniziata il 24 giugno 2013 sono il partito democratico e la formazione politica Sicilia Futura, che fa capo a Beppe Picciolo. I 5 consiglieri dei democratici riformisti (Elvira Amata, Nino Interdonato, Nino Carreri, Rita La Paglia e Santi Sorrenti) e i due consiglieri del partito democratico, Antonella Russo e Caudio Cardile, hanno apposto le firme sull’atto depositato dal notaio lo scorso 2 novembre dai consiglieri Russo, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni e Nora Scuderi. In quel documento- che potrebbe non avere valore giuridico, perché è scaduto il termine dei trenta giorni fissato per raccogliere le firme, ma che mantiene comunque una valore politico, perché manifesta la volontà dei firmatari – ci sono in questo momento 10 firme.

Con la sottoscrizione dell’atto da parte dei consiglieri di Ncd, Daniela Faranda e Nicola Crisafi – favorevoli come il loro leader Nino Germanà a sfiduciare il sindaco – le firme arriveranno pesto a 12. A quel punto basterebbero quattro firme. Il consigliere Nicola Cucinotta ha assicurato che se mancasse solo la sedicesima firma lui sottoscriverebbe immediatamente la sfiducia, per farla approdare in Aula. Con questi numeri, l’ipotesi della mozione è tutt’altro che peregrina.

Se alla fine venisse effettivamente raggiunta quota 16 firme, la mozione di sfiducia potrebbe approdare in Aula. Per passare, però, dovrebbe essere votata per appello nominale dal 65% dei consiglieri, che nel caso del Comune d Messina corrisponde al numero di 27 consiglieri comunali.

Approvata la mozione di sfiducia scatterebbe l’immediata cessazione dalla carica degli organi elettivi , cioè sindaco e consiglio comunale e l’assessorato regionale agli Enti locali nominerebbe un commissario che resterebbe in carica sino alle nuove elezioni amministrative.

Descritto cio' che avviene dentro il palazzo, noi vogliamo sapere cosa ne pensano i cittadini, cosa ne pensate voi dell’ipotesi sfiducia.

E’ giusto o no mandare a casa Accorinti e la sua giunta prima della scadenza naturale del mandato? Rispondete al nostro sondaggio.

La domanda è secca e precisa ed altrettanto secche sono le opzioni di risposta.

I CONSIGLIERI DEVONO VOTARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA?

SI’, E’NECESSARIO CHIUDERE L’ESPERIENZA ACCORINTI

NO, SINDACO E GIUNTA DEVONO RESTARE FINO ALLA FINE DEL MANDATO

Regole per votare: Per partecipare al sondaggio, è necessario andare nel box appositamente dedicato, nell’homepage a destra. Al fine di assicurare un'espressione del voto più vicina alla realtà, verranno applicate diverse regole di sicurezza ai voti pervenuti. Eventuali forzature nell'espressione del voto riscontrate dal sistema comporteranno la rimozione del voto stesso. Nel corso del sondaggio, le percentuali sono arrotondate all’1 %. Ad esempio una percentuale del 20,49 % sarà indicata come 20 % ed una percentuale del 20,51 % come 21 %. Per questo motivo, la somma totale delle percentuali non sarà necessariamente del 100 % ma talvolta del 99 % e talaltre del 101 %

IL NOSTRO SONDAGGIO RESTERA' APERTO SINO A VENERDI' 18 MARZO

Danila La Torre