Politica e antipolitica. Il buon esempio arriva da Tusa: dimezzate le indennità di carica e amministrazione “condivisa”

Politica e antipolitica. Il buon esempio arriva da Tusa: dimezzate le indennità di carica e amministrazione “condivisa”

Politica e antipolitica. Il buon esempio arriva da Tusa: dimezzate le indennità di carica e amministrazione “condivisa”

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sabato 09 Giugno 2012 - 17:48

Il sindaco Angelo Tudisca ha scelto questa via per sopperire alla diminuzione di 200mila euro dei trasferimenti regionali e statali. Non introdotta l’addizionale e garantiti i servizi ai cittadini. E ancora…

Politica e antipolitica, il dibattito è aperto ormai da tempo. Si parla di massimi sistemi, di cambiare i modelli, poi ti accorgi che basterebbe poco per modificare le cose. L’esempio arriva da un piccolo comune della provincia di Messina, Tusa. Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco Angelo Tudisca, in occasione della discussione sul rendiconto di gestione, ha comunicato i recenti provvedimenti adottati dall’esecutivo per far fronte alla diminuzione dei trasferimenti regionali e statali per circa 200 mila euro: nessun aumento della pressione fiscale, garantiti i servizi essenziali. Come? il sindaco, gli assessori, il presidente del Consiglio hanno deciso di ridurre le proprie indennità di carica nella misura del 50%. In eguale misura nel corso del civico consesso, anche tutti i consiglieri comunali, hanno deciso di tagliare il loro gettone di presenza.

L’esecutivo ha statuito, invece, di non tassare i cittadini e non hanno introdotto l’addizionale comunale e le aliquote IMU sono state fissate al 4 per mille per le prime case ed al 7.60 per le seconde case. Tudisca ha chiesto a tutti i consiglieri di sensibilizzare i cittadini a devolvere il 5 per mille del gettito Irpef al Comune il cui incasso verrà utilizzato per la realizzazione di nuovi parchi giochi e per la manutenzione di quelli esistenti. Un partecipazione vera e reale, sentita. Di fronte a sacrifici comuni, di tutti.

Il sindaco ha ribadito che è sua intenzione tagliare le spese inutili e rimodulare alcuni contratti, come già fatto in passato con la ditta Enel Sole, che ha portato ad un risparmio per le casse comunali di circa 50mila euro annui. Il prossimo obiettivo è quello di dotare gli edifici comunali di impianti fotovoltaici per diminuire i costi elevati di energia elettrica. Nonostante non siano state inserite nuove imposte, il primo cittadino ha evidenziato che i servizi essenziali continueranno ad essere garantiti con un occhio particolare al welfare. Con orgoglio il sindaco ha rimarcato che Tusa è uno dei pochi comuni dove ancora oggi si garantiscono servizi per i più deboli con fondi non solo del distretto socio-sanitario ma anche con quelli comunali. Tra questi il servizio domiciliare per gli anziani, l’assegno civico per i bisognosi, i laboratori sesamo per i bambini.

Il sindaco ha evidenziato che in questi primi mesi dell’anno sono iniziati diversi lavori: riqualificazione urbana del centro storico di Tusa (936mila euro), collegamento e trasformazione in rotabili delle strade site nel Comune di Tusa, C.da Favara, Follia, Cucco e Pizzo Taverna” (1.036.130 euro), allargamento del cimitero per (265mila euro), prosecuzione del Viale Europa Unita (60mila euro), i lavori relativi al “miglioramento delle condizioni di sbarco, trattamento e magazzinaggio del pescato di cui al bando FEP (464mila euro), che prevedono la realizzazione di due barriere per migliorare l’attracco delle barche e la ristrutturazione della cooperativa.

E’ stato inoltre già firmato il decreto per i lavori di ripascimento dell’arenile di Castel di Tusa, per circa 1milione e 500mila euro, e che è in corso la procedura di gara – essendo state presentate ben 114 offerte di gara – per procedere all’affidamento dei lavori di circa 835mila euro, per l’ammodernamento degli scavi archeologici, e dei musei Giacomo Scibona di Halaesa e Valle dell’Aleso di Castel di Tusa. Cosa altro aggiungere? (ER)

3 commenti

  1. Sì, basta davvero poco per diminuire gli sprechi. Bravo al Sindaco!

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  2. E’ un piccolo passo, che dovrebbe essere seguito da tutti gli Amministratori dei Comuni e delle Provincie siciliane, nonchè dagli Assessori e Consiglieri del Governo Regionale.
    Giunta Comunale e Provinciale di Messina, PRENDETENE ESEMPIO.
    Ma voi non lo farete mai, perchè avete l’animo tranquillo che quanto percepite sia guadagnato con il nonlavoro che fate, quindi perchè decurtarsi lo stipendio?
    Da Cetto La Qualunque questo motto, UN IMPEGNO CONCRETO: PIU’ PILU PER TUTTI!

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  3. liliana parisi 10 Giugno 2012 16:25

    Bravo il sindaco di Tusa! Speriamo che il suo esempio sia seguito a Messina e in tanti Comuni che hanno molti più dipendenti del necessario,e dove ci sono tante seconde case di emigrati.

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