Uno spazio teatrale per la città: al via la stagione del Clan Off

Uno spazio teatrale per la città: al via la stagione del Clan Off

Redazione

Uno spazio teatrale per la città: al via la stagione del Clan Off

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giovedì 28 Settembre 2017 - 09:41

Anteprima dal 5 all’8 ottobre nell'ambito del Sabir Fest. Primo appuntamento nel teatro di via Trento il prossimo 28 ottobre con Mari/Age di Rosario Palazzolo

Una nuova stagione teatrale, otto appuntamenti in cartellone, quattro prestigiose anteprime e due fuori programma, tre diversi laboratori e una rassegna per i più piccoli, per aprire il teatro alla città, coinvolgere un pubblico trasversale ed emozionare attraverso la parola drammaturgica. Dopo un primo anno intenso, ritorna la stagione realizzata dall’associazione culturale “Clan degli Attori”, con la direzione artistica di Giovanni Maria Currò e Mauro Failla ad animare lo spazio Clan Off di via Trento, presentata in conferenza stampa mercoledì pomeriggio. “La nuova stagione è stata concepita come una piena apertura verso quanto di meglio il teatro contemporaneo propone – racconta Mauro Failla – un appassionante percorso artistico con una costante ricerca per nuove collaborazioni con compagnie ed artisti di livello nazionale”. “Quando è iniziata questa folle avventura non sapevo a cosa saremmo andati incontro ma, una volta partiti, le risposte sono arrivate puntuali – aggiunge Giovanni Maria Currò –. Ho capito davvero l’importanza sociale che uno spazio come il nostro può avere nella nostra città. Se ogni rione di Messina avesse uno spazio come il Clan Off Teatro non ci sarebbe concorrenza, ma soltanto più cultura e civiltà”. La nuova stagione allestita da Failla e Currò vede quest’anno la collaborazione della Rete di drammaturgia contemporanea Latitudini e del Sabir Fest. “Rete Latitudini – spiega il presidente Gigi Spedale – ha sostenuto fin dalla nascita questo coraggioso e generoso piccolo grande Teatro. Auspichiamo che l’esempio di Mauro e Giovanni sia seguito da altri che abbiano a cuore sinceramente la diffusione della cultura teatrale nella nostra città. Confidiamo, tuttavia, in un maggior interesse e sostegno da parte delle istituzioni”.

Si comincia dunque con quattro appuntamenti in anteprima ed in collaborazione con il Sabir Fest: giovedì 5 ottobre Doppio legame di Maria Pia Regoli e Salvatore Zinna, anche interprete, con la regia di Federico Magnano San Lio: una testimonianza sorprendente costruita sui verbali del maxiprocesso alla mafia istruito nel 1986 da Giovanni Falcone. Venerdì 6 ottobre in scena Fanculopensiero – Stanza 510, liberamente ispirato al romanzo (Fanculopensiero) di Maksim Cristan con Ippolito Chiarello, regia Simona Gonella, drammaturgia Michele Santeramo, uno spettacolo che nasce dal forte desiderio di parlare del disagio cui spesso ci si trova a far fronte quando ci sembra di aver perso la capacità di distinguere ciò che realmente si desidera essere da ciò che, in qualche modo, si fa perché imposto. Il 7 ottobre l’attore, drammaturgo, cuntista e regista trapanese Gaspare Balsamo propone ‘U Ciclopu, Giufà e Firrazzanu. Balsamo torna a Messina con uno spettacolo di cunto liberamente ispirato al libro IX dell’Odissea, a cui intreccia, attraverso una drammaturgia originale scritta e orale, alcuni racconti tipici della narrazione siciliana. Il giorno successivo, l’8 ottobre, sarà la volta del premio Ubu Saverio La Ruina; il drammaturgo calabrese, fondatore insieme a Dario De Luca della compagnia Scena Verticale di Castrovillari, propone Italianesi, (Nomination Premio Ubu 2012 “Migliore testo italiano”), intenso monologo che indaga la condizione di estraneità degli italiani, migliaia tra soldati e civili che, alla fine della seconda guerra mondiale, rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale. Unica replica per i quattro appuntamenti teatrali che, eccezionalmente, si terranno presso la Scalinata del Monte di Pietà di Messina con inizio alle ore 21.30.

La stagione prenderà il via con i consueti tre appuntamenti (sabato alle 18.30 ed alle 21.30 e domenica alle 18.30) al Clan Off in via Trento 4. Si parte il 28 e 29 ottobre con Mari/Age, scritto e diretto dal palermitano Rosario Palazzolo, con Delia Calò, Viviana Lombardo, Sabrina Petyx, Dario Raimondi, una produzione TMO (Teatro Mediterraneo Occupato, Palermo) con teatrino controverso. La storia di una festa di matrimonio sui generis, nel cuore di Palermo, la sposa, Samantha, piena di speranza, vive le nozze come un’opportunità per migliorare la propria vita ed è innamorata, senza essere ricambiata, di quel Girolamo che sta al suo fianco e che tenterà, con i pochi mezzi a sua disposizione, di controbattere le due cugine, Fatima e Rita, due signorine perfettamente a loro agio nel ruolo di mantenitrici di un equilibrio malsano. Il 18 e 19 novembre secondo appuntamento con Fidelity Card, di Nella Tirante, in scena insieme al giovanissimo Gianmarco Arcadipane, regia di Roberto Bonaventura, spettacolo vincitore dei Teatri del Sacro 2017. La storia di un ragazzo speciale che trascorre le sue serate sul balcone di casa ad osservare un mondo perfetto che gli sembra irraggiungibile. Una riflessione sulla disabilità, sulla fede e sull’accettazione. Il 2 e 3 dicembre il ritorno di Due passi sono, spettacolo con cui la compagnia Carullo-Minasi si è imposta all’attenzione nazionale, conquistando il Premio Scenario per Ustica nel 2011, una produzione Carullo-Minasi e il Castello di Sancio Panza. In scena due piccoli essere umani, Cristiana Minasi e Giuseppe Carullo, dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto da cui però troveranno la forza e il coraggio di venir fuori, superando la malattia e la paura di muoversi. L’anno nuovo comincia con la storia di Virginedda addurata, testo della scrittrice Giuseppina Torregrossa, che, il 13 e 14 gennaio sarà portato in scena da Egle Doria e Francesca Vitale, regia di Nicola Alberto Orofino. Che succederebbe se potessimo leggere nei pensieri dei santi, che fissano chi li invoca immobili e impassibili nelle loro statue e immaginette, apparentemente condiscendenti a tutto quanto esca dalle bocche dei fedeli? Torregrossa si pone un simile dubbio-enigma in Virginedda Addurata (Vergine Adorata), e per creare una riflessione sul tema dà vita ad una diretta interessata: Santa Rosalia, patrona di Palermo. Il 17 e 18 febbraio invece l’attrice Lucia Sardo, nota al grande pubblico come madre di Peppino Impastato nella pluripremiata pellicola cinematografica di Marco Tullio Giordana I cento passi, proporrà Concettina – storie di cuore e di pietà di Aurora Sardo; regia di Marcello Cappelli con Lucia Sardo e Marcello Cappelli. Il 24 e 25 marzo Taddrarite (pipistrelli), atto unico, premiato al Roma Fringe Festival 2014 come miglior spettacolo, migliore drammaturgia e migliore attrice, scritto e diretto da Luana Rondinelli che dopo aver ammaliato il pubblico del Clan Off lo scorso anno con Giacominazza, torna adesso con “una storia focosa e crudele”. In scena Rondinelli con Giovanna Mangiù e Silvia Bello per una vicenda di donne succubi, schiave, “sciroccate”, che tuttavia non cadono sconfitte grazie alla chiave dell’ironia. Il 14 e il 15 aprile invece in scena Fabrizio Ferracane con Orapronobis, testo e regia di Rino Marino, produzione Compagnia Marino/Ferracane Sukakaifa // TeatrUsica A.C. Un monologo condotto con struggente intensità da Ferracane (attore di teatro, fiction e cinema, protagonista del pluripremiato film di Francesco Munzi “Anime nere” tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco), la storia di un pover’uomo, un residuo d’umanità malata, che al cospetto di un alto prelato (incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio), si scioglie un lamento disperato, in un siciliano arcaico, che si fa violenta invettiva, spietato atto d’accusa alla corruzione e al “sacrilegio” del potere ecclesiastico. A chiudere la stagione, il 5 e il 6 maggio, una produzione Clan degli Attori: Amigdala, con Orazio Abate, Kasia Albrecht, Nino Cosenza, Piera Costantino, Manuela Smeriglio, con la partecipazione degli allievi del laboratorio di recitazione del Clan Off Teatro. In questo spettacolo, fatto di immagini, suggestioni e parole, gli attori esplorano quei momenti del vissuto in cui l’essere umano si trova a doversi confrontare con quelle situazioni che sfuggono al controllo della ragione.

Ancora da definire le date dei due eventi fuori programma: Malagrazia, uno spettacolo di Phoebe Zeitgeist in collaborazione con Evoè, Rovereto / Teatro Civico 14, Caserta / Teatro Rossi Aperto, Pisa / AltoFest, Napoli, drammaturgia di Michelangelo Zeno ideazione e regia di Giuseppe Isgrò; lo spettacolo racconta la storia di due fratellini orfani alle prese con le paure dell’infanzia, il desiderio di diventare grandi e la solitudine del volo; in un territorio sospeso, animato da presenze affilate e pericolose, attraversando situazioni cangianti e identità impossibili e dolorose, ciò che resta a queste creature isolate per andare avanti non è altro che il desiderio di un’identità che plachi le eterne tensioni fra l’alto e il basso, fra il superno e l’infimo. Fino alle tragiche istanze finali. Teatro Gamma di Catania proporrà invece Diario intimo di una cameriera di Octave Mirbeau, regia di Gianni Scuto, con Barbara Cracchiolo, Alessandro Gambino, Domenico Maugeri, Antonella Scornavacca, produzione Teatro Gamma Catania; in scena le vicende di una cameriera, osservatrice lucida, implacabile e voluttuosa di una borghesia ipocrita e corrotta: consapevole del proprio fascino erotico, la calcolatrice Célestine lo sfrutta per soggiogare i padroni, rifacendosi così delle umiliazioni che è costretta a subire, non esitando a infliggerne quando sarà lei a trovarsi in una posizione di potere.

In programma anche “BimbialClan” una rassegna di cinque spettacoli per i più piccoli. Il teatro Clan Off è anche la casa di tre diversi laboratori di teatro: “EmoAzione – gli strumenti dell’attore”, laboratorio di avviamento alla recitazione a cura di Clan degli Attori condotto da Mauro Failla e Giovanni Maria Currò, “C’era una volta e una volta non c’era”, laboratorio di teatro per bambini (5 – 10 anni) a cura di Eleonora Bovo, “Zonamatta” laboratorio di teatro per ragazzi (11 – 15 anni) a cura di Monia Alfieri.

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