il cibo e le feste di Natale e Capodanno

il cibo e le feste di Natale e Capodanno

il cibo e le feste di Natale e Capodanno

martedì 18 Dicembre 2012 - 15:04

Il problema è la ripetuta associazione di alimenti che possono determinare una risposta infiammatoria e prolungata, con seguente malessere e accumulo di metaboliti pericolosi, predisponenti alla possibilità di sviluppare patologie di tipo metabolico

Attese,volute,desiderate…forse oggi con un po’ di nostalgia per i tempi andati. E con meno propensione ad accettarne la parte consumistica. Ma sempre finite in…gloria, a tavola. Modo tradizionale e umanissimo per assicurarsi benefici psicologici, sociali e familiari. Ma anche per disattendere a sani principi di cultura alimentare. Del resto “semel in anno licet insanire”,ammonivano i latini,lasciando ad ognuno la possibilità di decidere quale fosse la data più adatta per farlo.

In se stesso,un pasto in più o in meno non determina una vorticosa risalita di tutti quegli indici metabolici che possono metterci in allarme. Tantomeno determina spostamenti eccessivi dell’ago
della bilancia. Molte volte determinati solo dall’eccesso di ritenzione idrica.

Il problema è la ripetuta associazione di alimenti che possono determinare una risposta infiammatoria e prolungata, con seguente malessere e accumulo di metaboliti pericolosi, predisponenti alla possibilità di sviluppare patologie di tipo metabolico.

Vorremmo far comprendere come sia delicato il rapporto tra il cibo e il nostro benessere, fondato su precise interazioni molecolari,risposte immunomediate, espressioni geniche individuali. Ma ,per tutti e ogni volta che si mangia male e troppo,scatta la trappola della risposta proinfiammatoria a livello sia intestinale sia sistemico.
Ciò che probabilmente accade al “pranzo di Natale”,quando l’assunzione contemporanea di più nutrienti, l’esagerata quantità di uno stesso alimento,la gradevole ma pericolosa presenza in tutte le preparazioni di acidi grassi saturi e grassi vegetali non idrogenati, portano ad un sovraffaticamento dell’intero processo digestivo. Se a tutto ciò affianchiamo lo stress della festa,il freddo, le poche ore di sonno, la risposta di difesa del nostro organismo, altro non può essere che una intossicazione di tipo infiammatorio. Stanchezza, fatica digestiva, sonnolenza, febbre talvolta e talvolta vomito!

Cosa fare per evitare questi stati probabili di malessere in base ad esagerate o mal equilibrate libagioni?
Basta usare il buon senso. Cucinare in modo il più possibile sano,in base agli archetipi della cucina mediterranea : utilizzare olio di oliva dunque e friggere con lo stesso; evitare di mangiare troppi nutrienti eccessivamente grassi, in particolar modo se si pensa di assumere eccessive dosi di dolci: zuccheri e grassi saturi sono una miscela esplosiva per l’equilibrio metabolico (gli zuccheri e i grassi sono il combustibile del nostro organismo, non occorre farne scorte eccessive quando non ce ne è bisogno, alterando le risposte ormonali); alzarsi da tavola con un pò di appetito.
Non serve mangiare la vigilia e il 25 e poi saltare due o tre pasti. Anzi è sconsigliato. Meglio continuare a nutrirsi con brodi vegetali,un po’ di riso, una mela. E diminuire l’assunzione di cibi che stimolino troppo la secrezione di insulina, specialmente i dolci. Evitare di correre dopo una grande abbuffata, con l’idea bizzarra che l’organismo umano sia una macchina nella quale viene messa benzina e consumata. Siamo,fortunatamente, più complicati e andare a correre la mattina presto e al freddo, dopo aver abbondantemente libato in precedenza, può solo predisporre ad un ulteriore abbassamento delle difese immunitarie causando azioni proinfiammatorie complesse,che tra l’altro riescono a complicare ancora di più la capacità di assimilazione dei nutrienti.

Piuttosto un ultimo consiglio. La cena di vigilia e il pranzo di Natale sono di per sé soddisfacenti. Inutile terminarli con dosi pantagrueliche di dolci. Piuttosto in base alla nostra cultura mediterranea (che è anche adattamento ai cibi che conosciamo da secoli e che il nostro organismo “riconosce” da secoli), terminate con un po’ di nocciole o gherigli di noce….ce ne vogliono tanti per fare 30 grammi totali di buon cibo,ricco di sostanze eccezionali per la cura e la stabilità del nostro organismo e delle nostre mucose enteriche: gli acidi grassi polinsaturi, regalo della natura. Meglio, assai meglio che un ricco pandoro farcito di cioccolata!

Buone feste!

“Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura  nutrizionale e benessere Le informazioni e le risposte fornite dal Centro hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale.”

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