Nuova era per l'ortopedia del Policlinico: da Bologna il prof. Traina

Nuova era per l’ortopedia del Policlinico: da Bologna il prof. Traina

Nuova era per l’ortopedia del Policlinico: da Bologna il prof. Traina

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martedì 12 Dicembre 2017 - 11:49

Quarantaquattro anni, 15 anni di esperienza al Rizzoli, Traina è un chirurgo di fama internazionale con una comprovata esperienza clinica e scientifica nel campo della protesica dell’anca e del ginocchio, della medicina sportiva e della chirurgia pediatrica.

Si è aperta una nuova stagione per l’ortopedia al Policlinico universitario “G. Martino”, dove è stato chiamato a dirigere l’Unità operativa il prof. Francesco Traina, proveniente dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Un altro tassello, quindi, della politica di reclutamento che l’Ateneo ha avviato attraverso “concorsi esterni”, grazie ai quali si sta cercando di potenziare alcuni settori disciplinari e di innalzare ulteriormente la qualità della ricerca. Nel contempo, in ambito sanitario, tale politica si traduce nell’erogazione di nuovi servizi all’avanguardia, finora offerti solo in alcune realtà italiane.
Quarantaquattro anni, 15 anni di esperienza al Rizzoli, Traina è un chirurgo di fama internazionale con una comprovata esperienza clinica e scientifica nel campo della protesica dell’anca e del ginocchio, della medicina sportiva e della chirurgia pediatrica. Noto in Italia per aver sviluppato modelli protesici e tecniche chirurgiche innovative e mini-invasive, al seguito del prof. Cesare Faldini, Direttore della I Clinica Ortopedica del Rizzoli, ha contribuito alla apertura del Rizzoli Sicilia di Bagheria, esperienza che ha dimostrato come sia possibile esportare con successo il “modello Rizzoli” in Sicilia.

In questa nuova esperienza messinese il prof. Traina sarà coadiuvato da un gruppo di validi chirurghi ortopedici formatisi alla scuola del Rizzoli che si sono aggiunti all’ottima squadra già presente al Policlinico.
“Anche se sono passati solo pochi giorni da quando è iniziato il nuovo corso – spiega Traina – abbiamo già eseguito interventi innovativi di ‘scuola Rizzoli’. Innanzitutto, abbiamo proposto un trattamento di riparazione della cartilagine con cellule staminali mesenchimali, secondo una procedura che viene eseguita in un unico intervento (metodica brevettata al Rizzoli).

Inoltre, abbiamo operato di piede torto congenito un bambino di 2 mesi; abbiamo trattato un bambino affetto da piede piatto con un una tecnica mini-invasiva e una piccola protesi riassorbibile ideata e brevettata al Rizzoli; abbiamo operato dei pazienti di protesi di ginocchio e anca con tecnica mini-invasiva grazie alla quale non hanno avuto bisogno di trasfusioni postoperatorie e hanno camminato dopo pochi giorni; abbiamo trattato una frattura di gamba di una donna alla quinta settimana di gravidanza con un nuovo strumentario che ha ridotto l’esposizione alle radiazioni sotto soglia di rischio. Insomma, abbiamo già cercato di tradurre in pratica tutti gli sforzi fatti finora per rilanciare l’ortopedia del Policlinico e questo è solo l’inizio. L’idea di fondo è quella di importare qui a Messina un modello organizzativo di successo come quello di Bologna”.

La rivoluzione organizzativa è consentita nell’apertura di nuovi ambulatori tematici prenotabili con il CUP cittadino, in modo da avere ambulatori e professionisti di riferimento per ogni distretto anatomico interessato da patologie ortopediche (ambulatorio dell’anca, del ginocchio, della spalla, del piede, del rachide) e un ambulatorio di ortopedia pediatrica. “Negli ambulatori – aggiunge – i pazienti potranno essere visitati solo da professionisti specializzati nella loro patologia, in modo da innalzare la qualità della visita”. Inoltre, il numero di sedute operatorie è stato raddoppiato in modo da poter abbattere i tempi della lista d’attesa ed è stato assunto nuovo personale infermieristico di documentata esperienza in campo ortopedico. “In realtà – commenta il prof. Traina – in tutto il Policlinico si respira un’aria di rinnovamento e di ottimismo, sono evidenti i frutti del grande investimento che il Rettore Pietro Navarra ha fatto nei mesi scorsi e sta ancora facendo e il lavoro del commissario Michele Vullo e del Direttore amministrativo Giuseppe Laganga, che non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto”.

Grazie al piano di potenziamento già avviato da parte dell’A.O.U. e dall’Università, in tempi brevi sarà realizzato un nuovo blocco operatorio, dotato di tutte le tecnologie più avanzate per poter eseguire gli interventi più complessi. Sono, inoltre, in fase di realizzazione un nuovo reparto di degenza e nuovi ambulatori, che garantiranno un maggior comfort per il pazienti ricoverati e per quelli che faranno delle visite specialistiche.

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