Il prof Saitta agli Amici di Grillo: "Mai schierato per il sì.Si è parlato di contenuti non di spot"

Il prof Saitta agli Amici di Grillo: “Mai schierato per il sì.Si è parlato di contenuti non di spot”

Rosaria Brancato

Il prof Saitta agli Amici di Grillo: “Mai schierato per il sì.Si è parlato di contenuti non di spot”

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giovedì 24 Novembre 2016 - 17:22

Il pro Rettore replica al Meet Up che ha contestato all'Università di aver promosso un ciclo di incontri con relatori a favore del sì: "Io non ho ancora deciso. Quanto ai seminari sono state 3 lezioni a 6 voci, e nessuno ha espresso le sue intenzioni di voto"

“Resto basito di fronte a certe dichiarazioni. Personalmente non mi sono mai espresso per il sì, ed anzi non ho ancora deciso cosa votare. Ma l’obiettivo dei seminari era quello d’informare sui contenuti della Riforma con estrema correttezza e così è stato”. Non ci sta il professore Antonio Saitta alla “gogna” del Meetup Amici di Beppe Grillo, che hanno contestato i relatori dei 3 incontro promossi dall’Ateneo, sostenendo che si tratta di docenti tutti a favore del sì.

Saitta sottolinea come i seminari sono stati promossi in modo totalmente imparziale dai professori che guidano le tre cattedre coinvolte, e cioè Ruggeri, D’Andrea, Moschella (e Saitta stesso).

“Sono state tre lezioni a sei voci- spiega il pro rettore- e sfido chiunque abbia partecipato a dire se qualcuno dei presenti abbia speso una sola parola a favore del sì o del no. Il pubblico poteva intervenire e lo ha fatto, con estrema serenità e senza polemiche. Anzi, i presenti avevano voglia di capire fino in fondo i contenuti di questa riforma”.

La verità è che questo Referendum sta dividendo il Paese come non era mai avvenuto di recente. Per tornare ad un’Italia divisa tra sì e no occorre andare indietro fino ai Referendum sul divorzio e sull’aborto. Ma sui contenuti reali della riforma invece poco si conosce. A prevalere è l’aspetto mediatico.

Ed è questo che più di ogni altra polemica ha ameraggiato il professore Saitta ed i suoi colleghi che hanno organizzato i seminari con l’obiettivo non certo di “sponsorizzare” un fronte ma informare tutti e due i fronti.

“Secondo gli Amici di Grillo io sono a favore del sì solo perché un anno fa ho partecipato ad un incontro con D’Alia e la Finocchiaro- prosegue- Ma stiamo parlando di un dibattito organizzato in occasione della pubblicazione del libro sull’Italicum, non quindi sul Referendum, addirittura nel settembre 2015, ma che poi è slittato a gennaio 2016. Quando ancora peraltro di referendum non si parlava. Voglio anche aggiungere che a me l’Italicum non piace e lo dico chiaramente”.

Saitta si chiede poi in base a quali elementi i grillini definiscano la professoressa Palella schierata per il sì, lasciando intendere che il solo fatto di essere stata in una giunta di centrosinistra (nel lontano ’94….)possa automaticamente essere “causa” di schieramento con Renzi.

“I grillini vanno avanti per partito preso, sconoscono i fatti e le persone. Io sono molto critico sia sulla Riforma che sull’Italicum. Ma in ogni caso sono stato asettico e nessuno di noi si è schierato durante gli incontri. Né si può pensare che un Costituzionalista che ha un’idea sul Referendum non abbia il diritto di difendere la sua tesi in altre sedi. Mi chiedo cosa avrebbero detto qualora vi fosse stato qualcuno per il no. Quanto a come voterò il 4 dicembre non ho ancora deciso. Penso che farò un’operazione matematica, una vera e propria somma algebrica tenendo in considerazione i rilievi critici ed il contesto. Difendo l’iniziativa dell’Università che è stata super partes ed ha contribuito ad un dialogo sui contenuti e non sugli slogan”.

Insomma secondo il professore universitario, alla fin fine, i grillini hanno perso una buona occasione per parlare, ed anche per ascoltare davvero quelle lezioni.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. cercano sempre la rissa per nascondere la loro insapienza

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  2. cercano sempre la rissa per nascondere la loro insapienza

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  3. giuseppe restifo 30 Novembre 2016 00:16

    Quanto è successo oggi nel porto di Messina riporta all’Italia reale, che invece si cerca di di-vertire con la zuffa referendaria. Il 4 dicembre i veri protagonisti sono due: i liberisti globali da una parte e il “popolo” sovrano e democratico dall’altra. Questo, Antonio Saitta lo capisce benissimo, non solo da costituzionalista, ma soprattutto da politico. Poi, è chiaro, ognuno sceglie da che parte stare. Ma, indecisi in questa partita? Si stenta a crederlo, soprattutto al livello di comprensione del mondo che caratterizza un ricercatore universitario.

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  4. giuseppe restifo 30 Novembre 2016 00:16

    Quanto è successo oggi nel porto di Messina riporta all’Italia reale, che invece si cerca di di-vertire con la zuffa referendaria. Il 4 dicembre i veri protagonisti sono due: i liberisti globali da una parte e il “popolo” sovrano e democratico dall’altra. Questo, Antonio Saitta lo capisce benissimo, non solo da costituzionalista, ma soprattutto da politico. Poi, è chiaro, ognuno sceglie da che parte stare. Ma, indecisi in questa partita? Si stenta a crederlo, soprattutto al livello di comprensione del mondo che caratterizza un ricercatore universitario.

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