I candidati sindaco finora, tra indiscrezioni e annunci ufficiali, sono 6, ma è dalla prossima settimane che le coalizioni inizieranno ad affrontare la discussione su Palazzo Zanca. Forza Italia però a quanto pare un nome ce l'ha già. E non è un politico

Sono gli ultimi scampoli di campagna elettorale, ma già da settimane tra i nomi dei candidati alle Politiche fanno capolino quelli per le amministrative di giugno.

Gli assi dei partiti e delle coalizioni saranno però messi sul tavolo solo dal 6 marzo in poi.

In questo momento i nomi ufficiali in campo sono: Renato Accorinti che si ricandida, Cateno De Luca che è in campagna elettorale dall’estate del 2017 (e anche da quella del 2016 per la verità), Pippo Trischitta che è sceso in campo tra fine dicembre e gennaio, Giovanni Ardizzone che è stato “lanciato” dal movimento Liberi e Forti.

Tra le indiscrezioni ci sono poi altri nomi: il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Ciraolo e il presidente del Consiglio dell’Ordine dei commercialisti Enrico Spicuzza.

Fin qui i possibili candidati alla carica di sindaco sono quindi 6 ai quali deve aggiungersi il nome del M5S, ma anche in questo caso, come per gli altri partiti occorre vedere lo scenario che sarà delineato dal dopo Politiche.

Questione di giorni quindi.

In casa centro-sinistra circolano diversi nomi, molti dei quali del mondo universitario ma è da escludere che il Pd dopo aver portato all’Ars l’ex DG e a Roma l’ex Rettore schieri alla massima carica di Palazzo Zanca un altro esponente dell’Ateneo, anche per evitare di trasformarsi in un asso pigliatutto. Più probabile una soluzione condivisa con gli altri alleati e con le forze storiche del Pd e con la società civile.

In casa centro-destra è Forza Italia a prepararsi a dare le carte, forte anche di un consenso che traina gli alleati. Da giorni, sia pure sotto traccia circola la notizia che il nome del candidato c’è già. Gli azzurri stanno pensando ad una figura autorevole, molto legata alla città, che non proviene dal mondo politico e quindi “libera” da possibili etichette dell’uno piuttosto che dell’altro ed il cui nome, a quanto pare, ha messo d’accordo le diverse anime. Sembra anche che il candidato piaccia molto ai vertici dell’amministrazione regionale fatto questo che in caso di vittoria potrà favorire migliori rapporti sull’asse Messina-Palermo. C’è chi dice che il nome potrebbe irritare non poco la coalizione di centro-sinistra, sfatando quindi il mito di un’intesa sotterranea tra Forza Italia e Pd.

Ma è ancora presto, perché dal 5 marzo sarà il nuovo contesto a dettare tutte le prossime mosse.

Rosaria Brancato