Dal “cuore di Messina” Saitta inaugura la sua campagna elettorale. LE FOTO

Dal “cuore di Messina” Saitta inaugura la sua campagna elettorale. LE FOTO

Danila La Torre

Dal “cuore di Messina” Saitta inaugura la sua campagna elettorale. LE FOTO

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domenica 20 Maggio 2018 - 11:37

Il candidato del centrosinistra ha guardato anche in casa degli altri e ha attaccato alcuni, ma non tutti, dei suoi competitors

Il candidato del centrosinistra Antonio Saitta ha scelto la piazza, e non un luogo chiuso e protetto, per inaugurare ufficialmente la sua campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 10 giugno. Dal “cuore di Messina”, cioè da Piazza Cairoli, e davanti ad un pubblico discretamente numeroso, l’ex prorettore ha presentato le sei liste che supportano la sua corsa verso Palazzo Zanca (vedi qui); i primi cinque assessori designati (Maria Flavia Timbro, Pietro La Tona, Nino Interdonato, Giovanni Lazzari e Lucy Fench),chiarendo che al secondo turno (perché l’obiettivo dichiarato è arrivare al ballottaggio e vincere) i restanti due assessori verranno scelti dal Partito democratico, «nervo portante della coalizione»; e infine ha parlato del programma elettorale. Per la verità, non solo del suo ma anche di quello degli avversari.

Saitta, che aveva iniziato la sua campagna elettorale promettendo di occuparsi solo di temi e non di polemiche, con il passare dei giorni e man mano che la competizione elettorale è sempre più entrata nel vivo, non si è sottratto dal rivolgere critiche e attacchi nei confronti degli avversari politici. E anche in questa occasione non si è tirato indietro, prendendo di mira alcuni dei suoi competitors.

Le frecciate principali sono indirizzate al candidato del centrodestra, Dino Bramanti, che ieri mattina ha inaugurato la sua campagna elettorale al Palacultura con al fianco il presidente del Parlamento europeo Tajani ed il presidente della regione Musumeci. «E’ evidente che la partita che sta giocando il centrodestra ha una regia non messinese. Mette in campo due punte, apparentemente antitetiche tra loro ma in relatà identiche per finalità ed obiettivi: subordinare Messina ad egemonie politiche catanesi e palermitane , garantendo comunque la sopravvivenza del sistema politico affaristico di Genovese». A proposito del manager della Sanità, ha aggiunto: «nei giorni dispari dice di essere espressione della società civile e nei giorni pari asserisce di essere stato indicato dal presidente Musumeci».

Nel mirino di Saitta, finisce «l’altro candidato del centrodestra », Cateno De Luca, espressamente definito «aggressivo e violento verbalmente. Un masaniello antisistema, che tuttavia nel sistema è cresciuto e si pasce». Il candidato del centrosinistra allude poi all’esistenza di accordi oscuri ai cittadini tra il centrodestra e De Luca, che da un lato fa credere di essere distinto e distante dalla coalizione e poi – il giorno prima della convention del centrodestra – viene dipinto dall’assessore Armao vice di Musumenci come «uno statista».

«A che gioco stanno giocando a discapito dei messinesi?» si chiede Saitta, che commenta anche il caso dell’assessore designato da Sciacca, Cristina Rossitto, approdata dopo poche ore a Forza Italia. «Chissà quali mani “invisibili” (che è il nome dell’associazione di volontariato presieduto dalla Rossitto ndr) hanno determinato questi passaggi e questi movimenti».

E sempre restando in area di centrodestra, l’esponente del Pd una battuta la riserva anche alla Lega, rappresentata in città dal deputato nazionale Carmelo Lo Monte, definito il «tarzan della politica messinese, che si attacca a tutte le liane pur di rimanere sulla scena. Non ho ancora capito – ha aggiunto – se la Lega sostiene Bramanti o meno».

Quindi il capitolo programmi, iniziando proprio da quello di due avversarsi in particolare. Saitta deride apertamente le proposte di De Luca: dall’abolizione delle circoscrizioni all’apertura del casinò al Comune, sino alla riduzione dei dirigenti comunali e alla cancellazione delle partecipate. «Ma De Luca conosce le leggi? Sa che si devono rispettare le istituzioni ? Dice che a Messina servirebbero 5 dirigenti, e così dimostra di confondere Messina con Fiumedinisi, che ha 1/5 degli abitanti di Montepiselli. E quando dice che vuole abolire le partecipate, forse pensa di affidare i servizi ai privati ?».

Il candidato del centrosinistra parla anche del sisma bonus proposto dal candidato del Movimento Cinque Stelle Gaetano Sciacca: «E’ una proposta già prevista del Governo nazionale, che esiste da tempo. Sciacca continua a prendersi meriti che non ha, parla delle realizzazione del Genio civile come fossero sue personali o del Movimento Cinque Stelle, confondendo continuamente le istituzioni con se stesso. Ha rispolverato anche la proposta della flotta comunale, salvo poi scoprire che si tratta di intensificare le corse del trasporto pubblico».

«Il nostro è un programma – prosegue Saitta, rimarcando le differenze con quelli degli altri candidati – si distingue per concretezza e ha tre obiettivi principali: lavoro, vivibilità e sicurezza». Saitta dice sì alla sicurezza sismica, alla stabilità finanziaria, alle opportunità per i giovani. Dice sì anche alla isole pedonali ma no alle strade chiuse.

Nel suo intervento a Piazza Cairoli, Saitta non nomina mai tre dei suoi avversari di questa tornata elettorale: Pippo Trischitta, Emilia Barrile e Renato Accorinti. I primi due probabilmente perché non ritiene che possano essere competitivi fino in fondo ed arrivare al ballottaggio; il terzo, cioè il sindaco in carica, perché pare voglia tenersi buono il popolo degli accorintiani, confidando in un loro appoggio in caso di ballottaggio.

Da oggi parte ST”, #Saittasindacointour, il minibus che porterà il candidato sindaco, la vicesindaco, gli assessori in giro per i quartieri e villaggi della città a "incontrare le persone",.

Danila La Torre

2 commenti

  1. Carmelo Lo Monte sarà pure il tarzan della politica, e di Lucy Fenech, prof. Saitta, cosa ci può dire???

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  2. Forzamessina85 20 Maggio 2018 19:58

    È stato un’ora a parlare male degli avversari, appena doveva iniziare a parlare del suo programma, ha continuato a parlare male di De Luca. Senza speranze

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