Giorgia Meloni: Fd'I è con Bramanti risultati e competenza fanno la differenza

Giorgia Meloni: Fd’I è con Bramanti risultati e competenza fanno la differenza

Rosaria Brancato

Giorgia Meloni: Fd’I è con Bramanti risultati e competenza fanno la differenza

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venerdì 18 Maggio 2018 - 05:38

"La Sicilia ha bisogno di lavoro e infrastrutture- ha detto la leader di Fratelli d'Italia- Messina merita di più del folklore avuto in questi 5 anni". E sul governo Lega-M5S: "Nel contratto è stato cancellato il Mezzogiorno, non va bene"

L’ultima volta con Giorgia Meloni siamo stati al water front, questa città è bellissima, è da amare, ma è stata abbandonata. Questi 5 anni sono stati disastrosi, il sindaco Accorinti ha pensato ai migranti ma ha dimenticato quante famiglie sono costrette a recarsi alla mensa di Sant’Antonio. Ha dimenticato i nostri ultimi

A salutare il ritorno di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia a Messina, alla Marina del Nettuno, è stata la deputata regionale Elvira Amata. Insieme a lei il collega dell’Ars Antonio Catalfamo, la parlamentare Ella Bucalo, l’assessore regionale al turismo ed allo spettacolo Sandro Pappalardo, i coordinatori del partito e i candidati nelle liste al Consiglio comunale ed alle circoscrizioni.

Dino Bramanti ha dimostrato di essere un grande manager della sanità e queste sue doti lo porteranno ad essere un grande sindaco- ha continuato Elvira Amata– Invito tutti i candidati ad ascoltare i messinesi, a stare per strada a capire i loro bisogni perché è quello che Fratelli d’Italia ha sempre fatto. Il nostro motto da oggi è: ci manca un voto per vincere”.

L’incontro è stata anche l’occasione per annunciare l’ingresso nel partito del movimento Riabilitiamo Messina di Antonino Briguglio, che nelle scorse settimane ha lasciato il gruppo De Luca successivamente all’ormai famoso patto di fair play violato dopo poche ore dal deputato regionale.

Nel 2017 hanno lasciato Messina 3 mila giovani- ha detto Bramanti– Stiamo diventando una città sempre più vecchia, abbiamo il più alto indice di disoccupazione giovanile e siamo agli ultimi posti per qualità della vita e per mancata capacità di attrarre investimenti. A Giorgia Meloni chiedo una grande attenzione per Messina. Se dovessi diventare sindaco sappia che sarò spessissimo a Roma, insieme ai deputati, per presentare progetti e proposte e avere risposte”.

Giorgia Meloni ormai a Messina “è di casa” dal momento che in tutti questi anni ha spesso fatto tappa in città anche in periodi non strettamente legati a competizioni elettorali. Rivendica anche origini messinesi “ricordo che a 8 anni ho visto la prima mia Vara ed a 9 ho assaggiato la pignolata…per non dire poi delle braciole…. Caro Dino sappi che noi siamo con te. Messina merita di più del folklore che abbiamo visto in questi 5 anni con gesti studiati solo per avere titoli dei giornali. Bramanti è abituato a lavorare per il bene delle persone ed è questo che fa la differenza quando ti occupi della cosa pubblica. La Sicilia ha bisogno di infrastrutture e di lavoro. Mi ha colpito che nel contratto tra i 5Stelle e la Lega ci sia totale assenza di interventi per il Mezzogiorno. Come mai il M5S ha cancellato il Sud dal contratto? Aggiungo che in quel contratto ci sono 3 righe sul lavoro e 50 righe sul reddito di cittadinanza. Il che vuol dire pensare all’assistenzialismo e non allo sviluppo, aprendo le porte al lavoro nero”

La Meloni ha poi evidenziato come i dati più recenti indicano che Malta ha più visitatori della Sicilia e che gli anziani italiani da tempo decidono di trascorrere la vecchiaia in Portogallo dove ci sono norme che prevedono sgravi fiscali. “Perché non proporre una detassazione per gli anziani che scelgono la Sicilia per invecchiare qui?”

In realtà se continua così la Sicilia sarà terra di anziani e non per scelta ma come conseguenza obbligata della continua emorragia di giovani e di cervelli.

Quanto alle vicende nazionali la presidente di Fratelli d’Italia ha ribadito che il partito attende di vedere non soltanto il contenuto reale di tutto il contratto tra 5Stelle e Lega ma soprattutto di conoscere il nome del premier “non è un passante, è la figura centrale di un governo. L’idea della staffetta è semplicemente assurda. Non accetteremo nessun tecnico ed è chiaro che vogliamo sapere se il premier scelto sarà uno del M5S o meno. Lo dobbiamo sapere per rispetto nei confronti dei nostri elettori”.

Rosaria Brancato

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