Il M5S presenta Sciacca: Pronti ad amministrare, siamo noi il cambiamento FOTO

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Rosaria Brancato

Il M5S presenta Sciacca: Pronti ad amministrare, siamo noi il cambiamento FOTO

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giovedì 03 Maggio 2018 - 14:47

"La musica è cambiata" ha detto il dirigente dell'ispettorato del lavoro che sarà supportato da una sola lista al consiglio comunale. Presente la deputazione pentastellata "siamo pronti ad amministrare la città non ripeteremo gli errori di 5 anni fa"

La location della conferenza stampa è la stessa che ha visto il M5S vincere le Regionali e le Politiche con percentuali altissime a Messina. Per la presentazione del candidato sindaco Gaetano Sciacca c’è la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadone, il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri e la deputazione pentastellata messinese.

L’obiettivo è conquistare Palazzo Zanca puntando dritto sul ballottaggio. L’unica lista a sostegno del M5S non preoccupa nessuno dei presenti, anzi, ribadiscono come a fronte di una legge regionale che quasi “impone” per vincere schierare centinaia di candidati, la scelta contro corrente sia una prova di coerenza che mira a puntare solo su quanti si sono scommessi sul territorio in tutti questi anni.

Messina si sta spopolando ma vorrei che la vostra diventasse un città in cui vivere- ha dichiarato Maria Edera Spadone ad apertura di conferenza stampa subito dopo l’introduzione del parlamentare Francesco D’Uva– Anche in questa città deve arrivare il cambiamento ed apprezzo molto l’idea di Gaetano Sciacca di istituire un assessorato alle periferie”.

A ricordare chi è Sciacca e per quale motivo i 5stelle hanno scelto una professionalità “esterna” al movimento è stata la capogruppo Ars Valentina Zafarana: “Ho conosciuto Sciacca nella sua qualità di ingegnere capo del Genio civile e dal 2013 al 2018 tutti i progetti che riguardavano la ricostruzione di Giampilieri sono diventati realtà. I fatti concreti sono questi”.

E’ stato poi il candidato sindaco a raccontare come queste prime settimane di campagna elettorale, scandite dagli I-day nei villaggi, nelle piazze, nelle periferie, siano stati esaltanti per conoscere le proposte dei messinesi, che finiranno con il confluire nel programma che sarà presentato successivamente.

Il rapporto con le periferie continuerà con incontri a scadenza mensile- ha spiegato Sciacca– Dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio paesaggistico unico e farne tesoro. Apriremo lo sportello Suap (sportello unico attività produttive) che consentirà agli imprenditori di non dover sopportare disagi e lungaggini, ridurremo i tributi comunali. Sono solo alcune delle idee che abbiamo raccolto e integreremo nel programma”.

Da dirigente dell’Ispettorato del lavoro ha annunciato che, più che sospendersi, si metterà in ferie, smaltendo anche quelle residue, ha ribadito la volontà di liberare la Rada San Francesco (cavallo di battaglia di Accorinti che però in 5 anni non ha avviato) per rivalorizzare il porto storico sfruttando le 5 invasature che al momento non sono adeguatamente sfruttate. La stazione marittima, che un tempo aveva persino un piccolo centro commerciale, deve tornare ad essere “viva”, e la Fiera dovrà essere resa fruibile tutto l’anno e aperta a tutti. Le periferie devono tornare centrali anche attraverso iniziative culturali. La messa in sicurezza e la riqualificazione dei 120 plessi scolastici sarà una priorità. “In giro sento di casinò al posto del Comune o di sopraelevate- ha continuato- Le considero più che proposte arme di distrazione, per spostare l’attenzione degli elettori, ma la musica è cambiata e i messinesi non ci cascano più”.

Per Sciacca l’Iacp è stato un fallimento e l’alternativa è utilizzare le abitazioni e i siti abbandonati nei villaggi per riqualificare le zone e destinarle ad alloggi popolari.

A focalizzare gli obiettivi della campagna elettorale a 5Stelle è stato il deputato regionale Antonio De Luca: “Abbiamo scelto la coerenza, sia con l’unica lista composta da chi si è speso in questi anni che con la scelta del candidato sindaco. Al netto del voto clientelare che esiste ancora in molti casi, possiamo dire che l’elettorato messinese è maturato e ha capito che non basta travestirsi da civismo o da alternativo, per essere il cambiamento. I vecchi partiti hanno nascosto i loro simboli, ma sono ancora lì. Con Accorinti c’è stato un passo avanti ma non è bastato, le sue liste hanno già dato, la loro spinta si è esaurita. Noi siamo cambiati. Nel 2013 non avevamo liste nei quartieri, non avevamo capito quanto fosse importante il lavoro di rete nei territori. Ora siamo in tutti i quartieri. Non temiamo nessuno degli avversari politici, rispettiamo tutti. Abbiamo una certezza: andremo noi al ballottaggio con qualcuno di loro”.

Anche Cancelleri ha sottolineato quanto e come il movimento sia cambiato in questi anni, aprendosi maggiormente “noi siamo pronti a governare le città ed i problemi, ma i cittadini devono imparare a smettere di considerarsi spettatori della politica, devono responsabilizzarsi in questa direzione”.

Cancelleri ha accennato anche alla situazione nazionale spiegando come il M5S abbia provato a fare un governo non basato su alleanze ma su un contratto di 10 punti, senza però riuscire nell’obiettivo. La lista dei 32 candidati al consiglio comunale “abbiamo scelto in base alla competenza e rappresentatività e non puntando ai portatori di voti”, sarà presentata dopo il 16 maggio, come quelle per le circoscrizioni, quanto alla squadra di assessori i 7 nomi, come di consueto per il M5S, saranno resi noti prima del voto del 10 giugno “e non saranno scelti dalla lista”.

Francesco D’Uva ha poi ricordato le differenze rispetto al 2013 quando il M5S dopo il successo alle Politiche alle successive amministrative restarono fuori: “Siamo stati ingenui, non presentammo neanche le liste nei quartieri. Nel frattempo a gennaio 2013 era nato un movimento appositamente per far candidare un solo uomo alle elezioni, Accorinti. Noi siamo un movimento che ha una storia e che continua a crescere, siamo consapevoli dell’errore fatto 5 anni e non lo ripetiamo”.

Il programma sarà ultimato nelle prossime settimane e presentato ufficialmente: “Finora a Messina è mancata una visione politica- ha chiosato De Luca- Noi abbiamo un programma chiaro, per questo non facciamo alleanze, perché rischi poi che tutti gli atti diventino ostaggio di maggioranze ballerine come abbiamo spesso visto”.

In realtà De Luca “sono Antonio, il cognome De Luca è molto diffuso in Italia ma non siamo tutti uguali……” non aveva neanche citato il centro sinistra nel discorso sugli avversari e non certo perché li ritenga ininfluenti quanto piuttosto in ottica ballottaggio, dal momento che i partiti della coalizione che schiera Saitta hanno un voto strutturato che più facilmente in caso di secondo turno, fa alleanze. E i 5stelle lo sanno.

Rosaria Brancato

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