Cristina Rossitto lascia il M5s e va in Forza Italia. Sciacca: episodio becero

Cristina Rossitto lascia il M5s e va in Forza Italia. Sciacca: episodio becero

Cristina Rossitto lascia il M5s e va in Forza Italia. Sciacca: episodio becero

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sabato 19 Maggio 2018 - 10:07

Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle commenta la decisione dell’assessore designato ai Servizi Sociali di rinunciare al suo incarico per passare nel grande “calderone” del centrodestra

Neanche il tempo di essere designata assessore da Gaetano Sciacca e Cristina Rossitto ha già detto addio al Movimento Cinque Stelle per aderire a Forza Italia, precisamente all’area che fa capo al deputato regionale Tommaso Calderone.
Il candidato a sindaco pentastellato resta dunque orfano di uno dei quattro assessori designati, ma questo non inficerà la sua corsa verso Palazzo Zanca. Inevitabile tuttavia il suo commento sulla vicenda.
«Assistiamo ancora una volta a un episodio becero, figlio di un modo malato di intendere la politica. L’ennesima dimostrazione di quanto, per molti, gli interessi personali siano molto più importanti della propria integrità morale. È un fatto che se da un lato ci lascia amareggiati, dall’altro ci rende ancora più forti. Noi non facciamo giochetti e non prendiamo in giro gli elettori per il nostro tornaconto, perché abbiamo estremo rispetto della politica e soprattutto dei cittadini».
«Sia con Cristina Rossitto che con altri esponenti politici – prosegue – avevamo intrapreso un percorso di dialogo, nella massima trasparenza. Purtroppo, il rigore che contraddistingue il nostro progetto politico non è un valore condiviso da tutti. In una città che per decenni è stata alla mercé di inciuci, voti di scambio e interessi sporchi, ancora una volta siamo costretti, nostro malgrado, ad assistere a virate improvvise e cambi di casacca che mortificano l’intelligenza degli elettori. A Cristina Rossitto auguriamo buona fortuna, consapevoli del fatto che la sua destinazione è sicuramente più consona ai valori di serietà e coerenza che ha dimostrato».
«Messina – conclude Sciacca – ha bisogno di una vera svolta culturale ed etica, che di certo non può essere garantita da chi questa città ha contribuito ad affossarla per vent’anni: vecchi distruttori che si celano dietro paladini del cambiamento. Noi andiamo avanti con le nostre idee, con l’appoggio della gente, con i valori che ci contraddistinguono, nella ferma convinzione che i cittadini siano troppo esausti per farsi prendere nuovamente per i fondelli da una politica che ha fatto solo disastri, malgrado le loro innumerevoli liste e i tanti candidati usati come carne da macello».

2 commenti

  1. Non è solo sfortuna. Alle amministrative del 2013 la Zafarana il D’Uva e il candidato Sindaco M.C. Saya scelsero di non presentare i quartieri, portavano un sindaco incapace e contemporaneamente appoggiavano la candidatura di Accorinti a sindaco. Il risultato fu che il m5s, malgrado il risultato positivo delle nazionali e regionali, riusciva a non avere uno straccio di rappresentanza nella nostra Messina. Oggi, dopo 5 anni, assistiamo al colmo dei colmi, prima si chiede di aiutare un candidato indagato e ora ci viene propinato un aspirante assessore che si concede al miglior offerente con tanta sfacciataggine. resterò nel m5s per la politica regionale e nazionale. Sosterrò la giunta Accorinti per fargli copletare il lavoro iniziato

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  2. Ad un Sindaco si richiede anche e soprattutto di sapere scegliere gli uomini e le donne della propria squadra per il governo della città. È possibile che in questo caso sia stato commesso un errore nella scelta?

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