Il candidato alla presidenza della regione Sicilia Nello Musumeci incontra i romettesi. "La Sicilia si è rassegnata, ormai ci si è abituati a vedere la povertà e la disoccupazione come qualcosa di normale".

Ci si avvicina sempre più alle attese elezioni regionali. I candidati che concorreranno alla presidenza siciliana incontrano il territorio. Ieri è stata la volta di Nello Musumeci che, presso la gremita aula consiliare di Rometta Marea, si è voluto confrontare con i cittadini del comprensorio. Presenti all'incontro anche la candidata Chiara Sterrantino, alcune autorità locali e gli amministratori romettesi.

L'incontro è stato introdotto dal vice sindaco romettese Giuseppe Laface, che ha voluto lanciare un appello alla politica regionale.

"La mia richiesta -ha dichiarato Laface- è di aiutare i giovani a riappropriarsi della propria terra. Sempre più spesso i nostri ragazzi sono costretti ad andare via, pur non volendo. Mi auguro che mio figlio abbia la possibilità di andare fuori dalla Sicilia, per arricchirsi. Mi auguro anche però -ha concluso- che abbia la possibilità di scegliere di tornare e migliorare la propria terra. E' giusto che la Sicilia dia un futuro ai giovani".

Il vice sindaco ha poi posto l'accento sull'inefficacia di quanto fatto, ad ora, per la messa in sicurezza del territorio e, in particolare, per porre rimedio alle criticità generate dalle alluvioni degli ultimi anni. Una problematica particolarmente sentita, che ha generato un invito ad una maggiore attenzione e ad una collaborazione più attiva tra la regione e i vari comuni.

Breve saluto anche dal primo cittadino di Rometta, Nicola Merlino. "Chiunque sia dalla parte della cosa pubblica e del rispetto della legge è il benvenuto. Il gruppo che mi ha rappresentato alle elezioni comunali -ha dichiarato- ha infatti due padroni, gli interessi pubblici e la legalità".

Dopo un intervento dalla candidata Chiara Sterrandino, che ha voluto ribadire il proprio impegno, la parola è passata quindi a Musumeci.

"E' proprio per i giovani che ho deciso di condurre questa campagna elettorale -ha spiegato Musumeci- Per quei giovani che stanno convivendo con la precarietà e la povertà, ritenendola normale. Vivo ogni giorno l'angoscia dei giovani, non avendo mai voluto sistemare i miei figli. I miei figli sono tutti precari, ma sanno che prima di aiutare loro devo aiutare i figli degli altri, perché chi fa politica appartiene alla comunità".

Musumeci si è poi soffermato sull'ormai annoso problema della comunicazione tra i vari enti e sulla necessità di dotare i comuni degli strumenti necessari ad operare efficacemente.

"In Sicilia manca il 60% dei vigili urbani -ha dichiarato- e questo si ripercuote nell'operato dei comuni. I comuni, infatti, producono le ordinanze ma si ritrovano sprovvisti delle forze necessarie affinché queste stesse ordinanze siano rispettate. La Sicilia è l'ultima in Europa, dalle infrastrutture alla qualità della vita. Abbiamo il più alto tasso di disoccupazione giovanile in Europa così come, al tempo stesso, abbiamo il tasso di mortalità delle imprese superiore al tasso di nascita delle stesse. Abbiamo il 40% delle famiglie siciliane sulla soglia della povertà, in grave difficoltà ad arrivare alla fine del mese".

Un problema che si affianca, ha concluso Musumeci, alla sempre più rara presenza dello stato che non garantisce la difesa del territorio. "Questo nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine, che tuttavia non sono sufficienti senza il dovuto supporto ".

Non è mancato poi un giudizio sull'attuale governo regionale, ritenuto incapace di adempiere ai propri doveri. "Sono stati tuttavia i Siciliani ad eleggere questo governo, ma per 5 secondi di rabbia contro una politica che non stava dando più nulla hanno dovuto pagare per ben 5 anni".

Salvatore Di Trapani