Se Crocetta guida la macchina del fango contro la vita specchiata di Navarra

Se Crocetta guida la macchina del fango contro la vita specchiata di Navarra

Rosaria Brancato

Se Crocetta guida la macchina del fango contro la vita specchiata di Navarra

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giovedì 15 Febbraio 2018 - 08:09

Per l'ex governatore una poltrona vale quanto un barile di fango e, rimasto fuori da giochi ha tirato fuori la peggiore delle accuse, offendendo anche Messina che Navarra lo ha avuto come Rettore fino a 10 giorni fa.

Il professore Pietro Navarra, docente di economia, ex Rettore dell’Ateneo e candidato del Pd nel Collegio Uninominale di Messina per la Camera non è mafioso. Non è neanche in odore di mafia e la mafia non ha nulla a che vedere con lui.

Sotto il profilo politico, giacchè è di politica che stiamo parlando, gli si può contestare di tutto: ha scelto il partito di Renzi, non si è dimesso sei mesi fa quando è apparso chiaro che l’Università stava iniziando un avvicinamento al mondo della politica, gli si può dire che sta “sfruttando” i risultati ottenuti in questi anni, ma non gli si può dire che la sua vita abbia a che fare sia pure lontanamente con la mafia.

Eppure Crocetta l’ha fatto. L’ex governatore, che ha ridotto, con la complicità del Pd, in ginocchio la Sicilia e Messina, quando è rimasto fuori dalle liste ha tirato fuori dal cilindro la peggiore delle accuse che si potesse fare. Ma lui, Re Saro, da star dell’antimafia da passerella ha il copyright per attribuire patentini di legalità agli altri. E proprio lui che decine di volte è stato al fianco dell’ex Rettore Navarra senza avvertire alcun odore di mafia ha dichiarato: “il Pd non ha candidato me o Antoci che siamo simboli antimafia ma il nipote di un boss”. Il boss in questione è Michele Navarra, zio di Pietro Navarra, morto in un agguato nel 1958, dieci anni prima che l’attuale candidato nascesse. Il boss mafioso è morto mezzo secolo fa. Eppure per l’ex governatore tanto basta per gettare la peggiore delle ombre. Navarra, che nelle ore di quelle dichiarazioni era ancora Rettore, sbagliò sotto il profilo della comunicazione e annunciò querele anche per chi avesse pubblicato le illazioni di Crocetta.

Da quel momento, a scadenza periodica, partono i siluri non contro il Navarra politico, non contro il Navarra ex Rettore, non contro il Navarra professore, non contro il Navarra uomo. Ma contro il nipote di uno zio che non ha mai conosciuto e che non ha fatto parte della sua vita. Se le colpe dei padri non ricadono sui figli a quanto pare c’è chi pensa che invece ricadono sui nipoti.

Il fatto che per 49 anni la vita di Navarra sia specchiata è irrilevante, il fatto che abbia preso la guida di un Ateneo che un tempo in Italia chiamavano Verminaio e lo abbia rilanciato è irrilevante. Il fatto che in questi anni non una sola gara d’appalto sia stata bloccata, che ci sia un Piano di anticorruzione molto rigido, che ci sia un Pro rettore alla legalità che non ci sia stata una sola inchiesta, il fatto che adesso gli studenti tornano ad immatricolarsi e che sia persino diventata un’Università appetibile, è irrilevante per Crocetta e per chi come lui pensa che la legalità sia una parola, uno slogan e non invece un’azione.

Non fa onore ad un ex governatore, ex sindaco, ex europarlamentare, usare questi mezzi solo perché non è stato accontentato il suo ultimo capriccio da imperatore.

Fa invece onore a Matilde Siracusano candidata di Forza Italia e rivale di Navarra, quanto ha scritto su facebook. Lei, che sa cosa vuol dire essere vittima di pregiudizi (sia pure di tipo diverso) ha fatto un post: “Il professore Pietro Navarra è un economista noto a livello internazionale, un docente di enorme valore ed è stato il più giovane Rettore italiano. La campagna elettorale non deve essere un momento in cui si attiva una macchina del fango contro i candidati. Esprimo la mia vicinanza al prof Navarra per gli attacchi strumentali che non esito a definire squallidi, rivolti al suo indirizzo da certa stampa o da alcuni opinion leader (o pseudo tali) che tirano fuori dal cassetto parentele scomode come se l’albero genealogico di ciascuno di noi fosse un crimine o una responsabilità personale. Valutiamo le persone per quello che sono non per colpe di altri”. Matilde Siracusano ha dato una lezione a tanti con questo post.

Secondo la logica di Crocetta fin quando fai il Rettore e rilanci un Ateneo sei meritevole di lodi ma nell’istante in cui travalichi quel confine e fai politica allora persino le colpe dei tuoi avi ricadono su di te. La cultura del sospetto, tipica di certa antimafia da vetrina, alimenta quel pregiudizio in base al quale tutti i siciliani, per il solo fatto di essere nati in Sicilia sono mafiosi.

Noi messinesi secondo questo pregiudizio, avevamo un Rettore che per il solo fatto di chiamarsi Navarra era passibile di mafiosità ma tale mafiosità è esplosa in modo postumo. Solo quando entra in politica e tocca ruoli ai quali altri aspiravano.

Le accuse verso Navarra offendono anche Messina, perché secondo questa logica Navarra era nipote dello zio Michele anche da Rettore.

Non importa cosa hai fatto nella vita, se hai lottato per la legalità, se ai tuoi studenti hai insegnato la legalità, non importa quanto hai ripudiato con i fatti e le azioni la mafia. Nel club degli unti non ci entri. Arriverà sempre qualcuno a giudicarti non per la tua vita ma per quella dei tuoi avi.

Il professore Navarra continuerà la campagna elettorale con questi attacchi periodici e l’ex governatore Crocetta non chiederà mai scusa al professor Navarra per averlo infangato, ma quel che è peggio è che non chiederà mai scusa a Messina per quanto non ha fatto da governatore e per averci considerato una città “complice” di un Magnifico con parentele mafiose.

Per l’ex Presidente della Regione una poltrona vale quanto un barile di fango.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Crocetta dovrebbe occuparsi di chi come renzi lo ha tradito dopo avergli promesso una persona a Roma, dovrebbe occuparsi di chi e perchè non ha candidato Antoci nominato a luglio da renzi in pompa magna responsabile nazionale del PD per la legalità e poi lo ha delegittimato senza candidarlo. Navarra avrà indubbiamente i suoi meriti, non merita gli attacchi basati su fatti e persone avvenuti 10 anni prima che nascesse, ma l’università di Messina dal verminaio l’ha trovata già ripulita dall’opera del suo predecessore l’insigne costituzionalista presidente emerito della Corte Costituzionale Professor Gaetano Silvestri.

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  2. MERITI O NON MERITI L’UNICO MODO PER FAR RIVIVERE L’ITALIA E DARGLI LA DIGNITA’ TOLTA NEGLI ULTIMI 5 ANNI E’ FAR SCOMPARIRE LA SINISTRA E CON LORO ANCHE I CATTOCOMUNISTI CRESCIUTI NELLE SCUOLE CATTOLICHE E POI LEGARSI ANIMA E CORPO AI TRADITORI DELL’ITALIA E DEGLI ITALIANI. ORMAI L’ITALIA E’ MORTA VEDETE CIO’ CHE SUCCEDE NELLE AMMINISTRAZIONI E, ANCHE NELLE SCUOLE. UN RETTORE, PER ALTRO EX ALLIEVO DI DON BOSCO SAN LUIGI, CHE SI LEGA CON UNA CHE SI DICHIARA LAUREATA CON PRECISI REATI SANCITI DAL CODICE PENALE, SCUSA NAVARRA TI DICO CHE STAI SBAGLIANDO. MOTIVI SONO DUE: PRIMO LA SINISTRA STRA MORENDO SE NON E’ MORTA, SECONDO HAI TRADITO I TUOI VALORI. PENSACI NAVARRA QUESTO TI DICO. ESEMPI CHIARI DI DISTRUZIONE DELLA SCUOLA E ALTRO TI BASTA?

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  3. Non conosco il Prof. Navarra ma credo sia una persona per bene, certo compatibilmente ai tempi “moderni” daltronde per arrivare a certi posti qualche favorino lo si deve aver fatto. Ma l’ex presidente sta facendo la figura di una checca spernacchiata ed isterica!

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  4. libero professionista 15 Febbraio 2018 22:53

    Condivido appieno l’articolo e mi congratulo per quanto scritto: l’ex governatore Crocetta l’unica cosa che sa fare è accusare il prossimo, e, fino a prova contraria, null’altro.
    Non ho il piacere di conoscere il prof. Pietro Navarra, quindi non posso giudicarlo; certamente però trovo fuori da ogni logica, oltre che offensivo, fare riferimenti a fatti avvenuti 60 anni addietro, quindi ben prima della sua nascita e soprattutto in un contesto sociale che fortunatamente non ha oggi, e non ha mai avuto nulla neanche in passato, a che vedere con noi e la nostra città.
    Credo quindi che il prof. Navarra vada giudicato, anche criticato, soltanto per le sue azioni, così come qualunque altro candidato.

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