L’ex Ministro Alemanno a Messina per parlare di Hotspot e immigrazione

L’ex Ministro Alemanno a Messina per parlare di Hotspot e immigrazione

L’ex Ministro Alemanno a Messina per parlare di Hotspot e immigrazione

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giovedì 02 Novembre 2017 - 16:52

“Attualmente – ha detto - in Sicilia sono presenti non meno di 250.000 immigrati sbarcati sulle coste, di cui almeno 150.000 senza alcun diritto a rimanere in Italia”.

HotSpot e immigrazione. Questi i due temi al centro della visita a Messina di Gianni Alemanno, ex Ministro delle Politiche Agricole e Forestali ed ex Sindaco di Roma. Davanti all'ex Caserma "Gasparro" l’attuale Segretario Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità ha tenuto una conferenza stampa insieme al candidato all'Assemblea Regionale Ferdinando Croce, capolista di Diventerà Bellissima a sostegno di Nello Musumeci .

“Il Ministero dell'Interno – hanno evidenziato – si ostina a chiamare "Centro di Primo Soccorso e Accoglienza" la nuova struttura a Messina, nonostante l'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali lo chiami correttamente "hotspot di recente costituzione".

Secondo Alemanno e Croce, l'”Hotspot di Messina, che vuole essere uno dei più grandi presenti in Europa, è del tutto superfluo visto il calo degli sbarchi nei porti siciliani ed in quello della città, e, in secondo luogo, considerando la possibilità di minare ulteriormente un equilibrio di sicurezza territoriale già precario presente nella zona di Bisconte così altamente popolata”.

A proposito di immigrazione hanno fornito alcuni dati: “Nei porti siciliani, l'MRCC (centro di coordinamento del soccorso marittimo) di Roma ha consentito lo sbarco di 122.692 migranti nel 2016, di cui oltre 73.000 individui senza nessun diritto, ad essi si aggiungono gli stranieri senza permesso di soggiorno arrivati negli anni precedenti, e i numerosissimi richiedenti asilo arrivati in Sicilia nel 2017 (63.403 unità) che non hanno ancora completato le procedure per l'ottenimento dello status di rifugiato. Ai dati esposti vanno ulteriormente sommati gli irregolari arrivati grazie agli "sbarchi fantasma" che non sono stati identificati dalle autorità di Polizia”.

“Possiamo quindi affermare – hanno detto ancora Croce e Alemanno – che attualmente in Sicilia sono presenti non meno di 250.000 immigrati sbarcati sulle coste, di cui almeno 150.000 senza alcun diritto a rimanere in Italia”.

I due esponenti politici hanno inoltre ricordato che attualmente sul territorio siciliano sono presenti: 3 Hotspot: Lampedusa, Pozzallo e Trapani, oltre al progetto di apertura di quello di Messina; 3 Centri di Accoglienza: Lampedusa, Pian del Lago e Pozzallo; 2 CARA: Mineo e Pian del Lago; 2 CIE: Pian del Lago e Serraino Vulpitta (inutilizzato).

Hanno quindi presentato le loro proposte per ridurre l'emergenza immigrazione in Sicilia: "chiusura immediata del CARA di Mineo per l'impossibilità di gestire efficacemente un centro così grande; spostamento dei centri di accoglienza al di fuori dei centri abitati sfruttando strutture esistenti inutilizzate, possibilmente vicine ai porti di sbarco; snellimento delle procedure e della burocrazia per l'ottenimento di un esito dalle Commissioni territoriali, che dovranno seguire i medesimi metodi razionali di giudizio per la concessione di asilo, senza spazio per la soggettività; rimpatrio immediato per i migranti ospitati nei centri trovati a delinquere, oltre al rimpatrio immediato dei migranti a cui è stata rifiutata la domanda di protezione internazionale; bonifica del territorio siciliano, con azioni delle forze di Polizia congiunte che mirino a rintracciare tutti gli irregolari dell'Isola; limitare la possibilità data alle associazioni dichiaratamente "no border" (in altre parole, le associazioni che si ispirano a ideologie liberal radicali, per cui i confini nazionali non esistono e i documenti, come i passaporti e visti, sono un mero costrutto senza valore) di entrare nei centri di accoglienza, per prevenire possibili "indottrinamenti" dei migranti (molti richiedenti asilo dichiarano in Commissione territoriale la medesima storia); limitare la possibilità di uscite "libere" dai centri di accoglienza dei migranti, spingendo per la frequenza dei corsi che favoriscano l'integrazione".

Intanto dal comitato elettorale di Croce fanno spere che venerdì 3 novembre, alle18.00, presso la Chiesa Santa Maria Alemanna di Messina in via Sant'Elia nr. 16, il capolista di Diventerà Bellissima chiuderà la campagna elettorale insieme ai tanti sostenitori che lo hanno accompagnato in questi mesi e a Elena Ferraro, imprenditrice antiracket di Castelvetrano; Omar Salah, mediatore culturale, Franz Riccobono, storico messinese

“Sarà anche l'ultima occasione, prima del silenzio elettorale, per esporre – si legge in un comunicato – le proposte per tentare di risollevare Messina e la sua provincia attraverso esperienze e competenze specifiche”.

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