La lista Micari a rischio esclusione. Autogol di Orlando, Crocetta salva-Pd

La lista Micari a rischio esclusione. Autogol di Orlando, Crocetta salva-Pd

Rosaria Brancato

La lista Micari a rischio esclusione. Autogol di Orlando, Crocetta salva-Pd

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sabato 07 Ottobre 2017 - 08:15

Se a Messina salta la lista del candidato Presidente, rischia di saltare tutta l'alleanza. I numeri non basterebbero.

La lista Arcipelago è a rischio esclusione a Messina e se così dovesse essere mette a repentaglio la soglia del 5% e l’esito stesso delle elezioni per il centro-sinistra.

Se la coalizione perde la lista del Presidente Micari a Messina le conseguenze saranno sia sul piano dell’immagine che dei risultati elettorali.

Per il 5% infatti, secondo una stima ottimistica, dovrebbero essere raggiunti circa 110 mila voti e senza il bacino di consensi della provincia di Messina, le sole liste di Palermo e Catania non potrebbero garantire un simile risultato.

Le ultime ore di ieri, alla vigilia della scadenza per la presentazione delle liste, sono state, per il centro-sinistra UN DELIRIO. Soprattutto a Messina.

La responsabilità del caos è tutta di Leoluca Orlando che a giugno, dopo la vittoria alle amministrative si è convinto di essere il vero deus ex machina del centro-sinistra.

Ha dapprima imposto i suoi papabili candidati per la Presidenza, poi ha deciso sul nome di Fabrizio Micari, annunciando che la lista dei territori, ovvero l’Arcipelago Sicilia, sarebbe stata la più forte. A poche ore dalla presentazione delle liste però a mancare erano proprio i candidati di Orlando.

Il Pd, con Renzi in testa ha fatto pressing su quel governatore Crocetta che sia Orlando che metà dirigenti Dem hanno sbeffeggiato per 5 anni. Crocetta ne esce da gigante perché quando si è capito che il Pd era con l’acqua alla gola e rischiava di perdere la faccia (e i voti), ha rinunciato alla sua “creatura”, il Megafono, trasferendo anche i suoi candidati nella lista Arcipelago. Così tra megafoniani e Pd si sono potute riempire le liste di Micari Presidente sotto il simbolo Arcipelago.

Orlando ne esce sconfitto, almeno rispetto alle sue dichiarazioni trionfali.

L’Arcipelago però rischia di perdere un’isola, Messina.

All’approssimarsi delle 16 si è scatenato il panico tra PD E ARCIPELAGO.

I Pd non avevano ancora le 3 donne da inserire in lista, Tani Isaja ha abbandonato la nave per salire sulla lista Arcipelago mezz’ora prima della presentazione. Grazie solo alla responsabilità di gran parte dei dirigenti di un Pd che ha appena avviato la fase della costruzione (e grazie anche alle donne che si sono sacrificate), la lista è stata presentata al foto finish, pochi minuti prima del gong.

Non è andata così per l’Arcipelago-Micari Presidente.

Nonostante l’operazione salvataggio ad opera di Crocetta (con l’inserimento anche dell’assessore Aura Notarianni e di altri 2 candidati), che han dato manforte a Nicola Barbalace (Pd renziano), e l’ingresso di Simeone (quota Giacomo D’Arrigo). Nonostante quindi gli ingressi targati Pd e Megafono, la lista è stata presentata alle 16.08.

Secondo la giurisprudenza questo è un vizio insanabile.

Fonti interne ad Arcipelago sostengono che in realtà alle 16.00 i delegati erano dentro l’ufficio, il nodo è chiarire se abbiano comunque depositato la documentazione o meno. Chi fa da pompiere sostiene che il problema è legato all’integrazione della documentazione. Ma se l’integrazione richiesta nei fatti corrisponde a gran parte dei documenti richiesti (giacchè i candidati sono stati individuati all’ultimo minuto) è difficile che passi l’ok.

OGGI LA DECISIONE DEL TRIBUNALE, alla quale è previsto il ricorso al Tar (in tempi brevissimi).

Comunque vada il colpo per la coalizione è grandissimo.

Crocetta ha fatto malissimo in questi 5 anni, ma l’aver salvato i suoi alleati (gli stessi che lo hanno messo alla porta) lo riscatta sotto il profilo politico.

Non basterà, perché sembra che questo centro-sinistra giochi a favore di Musumeci.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. dilettanti allo sbaraglio……

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  2. IL PRESIDENTE AMERICANO LYNDON B. JHONSON AVREBBE DETTO QUESTA FAMOSA E STORICA FRASE: SONO UNA BANDA DI RAGAZZINI.

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