Picciolo: "Micari è la novità, non è come Alì Baba e dice sì al Ponte"

Picciolo: “Micari è la novità, non è come Alì Baba e dice sì al Ponte”

Picciolo: “Micari è la novità, non è come Alì Baba e dice sì al Ponte”

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martedì 17 Ottobre 2017 - 08:03

Il candidato Presidente del centro-sinistra ha incontrato amministratori e consiglieri dei comuni della zona tirrenica: "La Sicilia è una piattaforma logistica naturale ed il Ponte sullo Stretto diventa strategico"

“Ha scelto lo slogan della sfida Gentile, a noi piace pensare ad un riferimento a Claudio Gentile, il terzino che vinse la Coppa del mondo e che fermò Maradona….”

Nella sala di Rometta Marea una platea di amministratori e consiglieri dei comuni della zona tirrenica (Villafranca, Rometta, Spadafora, Venetico, Saponara), liberi professionisti, esponenti del centro-sinistra che chiede ai governi regionali più attenzione alle esigenze dei territori, in termini di tutela dell’ambiente, valorizzazione delle risorse, realizzazione delle infrastrutture.

Ad aprire l’incontro con il candidato alla Presidenza della Regione Fabrizio Micari è stato Antonio Bisazza, Sicilia Futura di Rometta, che ha tracciato le linee di un dibattito basato su cose concrete, su istanze di un’area che è cresciuta ma necessita di sempre maggiore attenzione “Abbiamo bisogno di progetti e di una strategia politica che dia speranze soprattutto ai giovani”. Giuseppe Comunale, presidente di Sicilia Futura Rometta ha sottolineato le conseguenze di un’edilizia selvaggia negli anni ’70 e ’80 che ancora oggi si pagano, anche per l’assenza di infrastrutture adeguate.

Numerosi gli interventi dalla platea, con riferimento alla viabilità, ai trasporti, ai collegamenti interni ed al Ponte sullo Stretto, visto come volano di uno sviluppo che porterà alla provincia attraverso le opere connesse, nuovi spazi di crescita occupazionale ed economica.

E’ stato poi il capogruppo Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo ad entrare nei dettagli delle problematiche del territorio, dalla sanità ai ritardi infrastrutturali.

Micari è l’unica vera novità di queste elezioni– ha commentato- Non possiamo lasciare la Sicilia al voto di pancia che tanti danni ha fatto come ben sappiamo a Messina ma come sanno anche i cittadini di quei comuni nei quali ha vinto il M5S. In tutti questi comuni si è vista un’involuzione. Micari non solo è una novità ma si circonda di competenze e talenti, non è come Alì Baba, al suo fianco sceglie solo chi sa affrontare i problemi per risolverli”.

Ed il Rettore di Palermo, intervenendo a conclusione del dibattito ha sottolineato come queste settimane di campagna elettorale, per lui, “novello” della politica, siano caratterizzate soprattutto “dal poter ascoltare la gente- ha detto Micari– Solo se ascolti quello che ti dicono i pediatri, i medici di famiglia, i precari, i giovani, gli studenti costretti a lasciare la Sicilia, gli anziani puoi provare a trovare le soluzioni. Dalle altre parti si sentono solo insulti. Noi non ci stiamo, non la buttiamo in rissa. Ascolto gli operatori del 118 e del pronto soccorso sempre in trincea, ma ascolto anche chi, da assessore, deputato, consigliere, ha provato a dare risposte a problemi che conosce. I miei avversari alle elezioni non vengono ai confronti. Cancelleri è venuto solo al dibattito sulla famiglia, forse perché lui, con la parentopoli nei ruoli politici è più avvezzo…. Musumeci ha perso due candidati in due giorni, Carmelo Pino, condannato in primo grado e Rizza, arrestato…. Io punto sulle competenze, su professionisti che sanno come risolvere i problemi”.

Si è soffermato a lungo sulle necessità di interventi alle infrastrutture anche come punto di partenza per arginare i flussi continui di giovani che vanno via, sull’Autorità portuale, sui porti, su strade e autostrade.

Ci sono interventi da fare su due livelli. Il primo è immediato e riguarda strade, porti, ferrovie. Il secondo è a lungo termine e riguarda il Ponte sullo Stretto. La Sicilia è una piattaforma logistica naturale e dobbiamo saperla valorizzare. L’ampliamento del canale di Suez ha cambiato il mondo ed in particolare il mondo dei grandi commerci che entrano nel Mediterraneo. E nel cuore del Mediterraneo c’è la Sicilia. Finora la Grecia, la Francia, la Spagna, persino la Turchia si stanno muovendo. Noi che siamo nel cuore del sistema dobbiamo agire. In quest’ottica il Ponte sullo Stretto diventa strategico, all’interno di un contesto in cui porti, aeroporti, infrastrutture siano integrati”.

R.Br.

Un commento

  1. Dove sono stati dal 2013 ad oggi questi signori ? Picciolo cosa hai fatto per i disoccupati e i poveri della Sicilia ?
    Hai detto a Rometta che avete sanato i bilanci della Regione Sicilia ma hai dimenticato di dire che avete portato alla povertà milioni di Siciliani.Quando si fa un comizio si dice tutto non metà discorso.Io non ti voto.

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