Pulizia Università. Stipendi pagati a metà, lavoratori in agitazione

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giovedì 23 Marzo 2017 - 10:23

L’azienda ha provveduto al bonifico di un acconto del 50% delle somme. Ma non basta, perché l’Università di Messina, con una nota, ha precisato di aver versato regolarmente alla ditta incaricata tutte le somme dovute

Potrebbe vedere uno spiraglio la vertenza relativa ai lavoratori impegnati nell’appalto di pulimento dell’Università di Messina. I 33 lavoratori della Con.For. Service, società esecutrice della convenzione stipulata con la Manitalidea, sono in stato di agitazione dallo scorso 16 marzo per il mancato pagamento delle spettanze relative al mese di febbraio.

«Dopo il presidio effettuato nella giornata di ieri – spiegano Pancrazio Di Leo, Salvatore D’Agostino e Massimo Sili della Fisascat Cisl Messina – l’azienda ha provveduto al bonifico di un acconto del 50% delle somme. Ma non basta, perché l’Università di Messina, con una nota, ha precisato di aver versato regolarmente alla ditta incaricata tutte le somme dovute. I lavoratori stanno comunque continuando a garantire i servizi per un senso di responsabilità nei confronti dell’Ateneo, degli studenti, del corpo docente e amministrativo».

La Fisascat Cisl di Messina mantiene lo stato d’agitazione dei lavoratori sino a quando non sarà corrisposto l’intero importo agli stessi. «Stiamo valutando – spiegano inoltre Di Leo, D’Agostino e Sili – se vi è una corretta applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro».

“Questi lavoratori – dichiara Andrea Miano della segreteria provinciale della Filcams – vedono come un miraggio il pagamento puntuale delle retribuzioni. Le aziende esecutrici imputano tale inadempienza alla Manital Idea titolare dell’appalto, un rimpallo che non può essere accettato davanti ad una situazione di difficoltà che sta interessando diverse famiglie”.

L’organizzazione sindacale della Cgil ha richiesto la convocazione di un urgente tavolo di concertazione con tutti i soggetti interessati (ditte Manital, Pansino Service, Con.For Service) in cui definire con gli stessi il rispetto delle giuste condizioni di lavoro.

La Filcams evidenzia anche e ancora come i lavoratori del settore dei servizi e delle attività in appalto vivono una difficile condizione lavorativa a causa dei ritardi negli stipendi, di orari di lavoro ridotti che hanno comportato decurtazioni nelle già basse retribuzioni. La Cgil ha avviato una forte iniziativa per tutelare tutti i lavoratori impegnati nei processi di esternalizzazione, per garanzie contrattuali, salariali e occupazionali proponendo il referendum per la responsabilità solidale negli appalti.

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