Gli ingegneri messinesi si raccontano dopo il terremoto del Centro Italia

Gli ingegneri messinesi si raccontano dopo il terremoto del Centro Italia

Gli ingegneri messinesi si raccontano dopo il terremoto del Centro Italia

Tag:

giovedì 08 Giugno 2017 - 06:09

Ieri presso la sede dell'Ordine degli Ingegneri di Messina consegna degli attestati ai giovani professionisti che dopo il sisma del centro Italia si sono messi a disposizione per lavorare nelle zone colpite dal terremoto.

Anche gli ingegneri messinesi hanno dato il loro contributo nelle zone del centro Italia colpite da una lunga scia di terremoti. Hanno lavorato da volontari, hanno messo a disposizione di quei territori professionalità e competenze prestando volontariamente la propria persona in luoghi certamente disastrati da un sisma che il 24 agosto che ha colpito ben quattro regioni dell’Italia centrale e ieri pomeriggio hanno ricevuto gli attestati di partecipazione presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Messina.

Ingegneri che gratuitamente hanno effettuato circa numerosi sopralluoghi per verificare la staticità degli edifici danneggiati. Varie istituzioni che si sono messe in atto, il CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), l'Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze (IPE), che propone di valorizzare la cultura della sicurezza e della prevenzione negli ambiti di attività specifiche dell'Ingegnere e nel campo delle metodiche di ingegnerizzazione delle problematiche della protezione civile, delle calamità naturali e della tutela e messa in sicurezza del territorio e della protezione ambientale e l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Messina, nella qualità del Presidente Santi Trovato e del coordinatore delle squadre Manlio Marino, che hanno cercato di sensibilizzare tutti gli ingegneri iscritti all’Ordine a prestare servizio volontario per il censimento di strutture distrutte o danneggiate dal sisma, valutazione che permette di concedere o meno l'agibilità e di conseguenza consentire ai cittadini di rientrare nelle loro case.

Era presente anche l'ingegnere Antonio Rizzo, esperto del comune di Messina della protezione civile, il quale ha dato molti suggerimenti e ha condiviso momenti vissuti nei momenti critici in altre occasioni di protezione e prevenzione, come quella di qualche mese fa a Messina con RISK SISMA 2017.

L’incontro si è aperto con i saluti del Presidente Santi Trovato, che ha ringraziato i tanti ingegneri che si sono mobilitati dopo il terremoto, congratulandosi per quanto fatto. Successivamente Manlio Marino, coordinatore delle squadre della provincia di Messina, ha spiegato l’importanza dei tecnici volontario sia per la prima emergenza che fino ad oggi: «Sembra scontato, ma non lo deve essere: un’attività come quella del volontariato può essere molto importante nella gestione delle forze in campo, a patto che ci sia una componente motivazionale forte».

Tra i tanti tecnici volontari, l’ing. Maria Scalisi, di Ucria, ha voluto esprimere una riflessione: «Recarsi sui territori del sisma da volontario, mettendo a disposizione il proprio tempo è certamente una scelta complessa, che non tutti sono nelle condizioni di poter fare sempre. Bisogna mettersi alla prova. Prestare servizio volontario per aiutare le popolazioni colpite da questa calamità sicuramente accresce non solo professionalmente parlando ma soprattutto moralmente. Ora, dopo aver fatto questa esperienza, consiglio a tutti di mettere a disposizione la propria professione, perché lì ancora sono molto indietro con il lavoro di censimento danni».

Il sopralluogo con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) è stato introdotto per la prima volta dopo le scosse che hanno colpito a fine ottobre 2016 i territori già feriti dal precedente sisma.

Il fine è quello di velocizzare l’operazione di rilievo e discernere speditamente tra edifici agibili ed edifici non immediatamente utilizzabili. Tale procedura non si sostituisce alle campagne di rilievo AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), che continuano ad essere l’unico strumento riconosciuto nella fase di ricostruzione per i privati, ma permette al Dipartimento della Protezione Civile e ai Comuni di ottenere una più veloce ricognizione delle necessità della popolazione.

I sopralluoghi FAST effettuati sui soli edifici privati, ad oggi, sono stati circa 74.500, di cui il 57% ha dato esito di agibilità completa mentre il 40% ha dato esito di non utilizzabilità, ed ancora mancano più di 20.000 sopralluoghi.

È stato un pomeriggio proficuo e costruttivo con scambi di momenti vissuti di più professionisti.

Come ha detto un volontario intervenuto alla fine dell’incontro, “in fondo lavoriamo tutti nella stessa direzione”.

4 commenti

  1. E’ solo carta straccia… la sicurezza sismica in Italia è affidata al Padreterno ed alla sua benevolenza. Aiutare chi ne ha bisogno è un dovere morale e civile ma prenderli in giro con schede buone solo a riempire scaffali… la solita burocrazia all’italiana, aspettando il prossimo terremoto che, speriamo, non sia poi come lo aspettiamo!
    CI VUOLE PREVENZIONE SERIA ED UNA BARCA DI SOLDI CHE NON ABBIAMO!!! Punto.

    0
    0
  2. E’ solo carta straccia… la sicurezza sismica in Italia è affidata al Padreterno ed alla sua benevolenza. Aiutare chi ne ha bisogno è un dovere morale e civile ma prenderli in giro con schede buone solo a riempire scaffali… la solita burocrazia all’italiana, aspettando il prossimo terremoto che, speriamo, non sia poi come lo aspettiamo!
    CI VUOLE PREVENZIONE SERIA ED UNA BARCA DI SOLDI CHE NON ABBIAMO!!! Punto.

    0
    0
  3. MESSINA E’ TRA LE ULTIME CITTA’ D’ITALIA, MA COME PROFESSIONALITA’ GLI INGEGNERI MESSINESI SONO I PRIMI IN ITALIA. QUANDO UN TERREMOTO DISTRUGGE TUTTO SIGNIFICA CHE QUALCOSA O QUALCUNO NON HA RISPETTO LE NORME. TRA CORRUZIONE E ALTRO NATURALMENTE CHE IL TERREMOTO CAUSA MORTI. ESEMPI DI QUESTA REPUBBLICA DELLE BANANE? CEMENTO ARMATO NON POTENZIATO, ANZI FATTO DI BUDINO, COSTRUIRE IN TERRENO ARGILLOSO O ALTRO, E POI FERRO NON ADATTO. A DIR LA VERITA’ MI FIDO PIU’ DEGLI ISOLATI COSTRUITI DURANTE LA MONARCHIA E IL FASCISMO. PONTI E GALLERIA INSEGNANO. GLI INGEGNERI MESSINESI SONO VERAMENTE PREPARATI LA LEGGE SULLE DISTANZE DI MT 10 TRA I CONFINI E’ UNA LEGGE CHIAMATA DI MESSINA

    0
    0
  4. MESSINA E’ TRA LE ULTIME CITTA’ D’ITALIA, MA COME PROFESSIONALITA’ GLI INGEGNERI MESSINESI SONO I PRIMI IN ITALIA. QUANDO UN TERREMOTO DISTRUGGE TUTTO SIGNIFICA CHE QUALCOSA O QUALCUNO NON HA RISPETTO LE NORME. TRA CORRUZIONE E ALTRO NATURALMENTE CHE IL TERREMOTO CAUSA MORTI. ESEMPI DI QUESTA REPUBBLICA DELLE BANANE? CEMENTO ARMATO NON POTENZIATO, ANZI FATTO DI BUDINO, COSTRUIRE IN TERRENO ARGILLOSO O ALTRO, E POI FERRO NON ADATTO. A DIR LA VERITA’ MI FIDO PIU’ DEGLI ISOLATI COSTRUITI DURANTE LA MONARCHIA E IL FASCISMO. PONTI E GALLERIA INSEGNANO. GLI INGEGNERI MESSINESI SONO VERAMENTE PREPARATI LA LEGGE SULLE DISTANZE DI MT 10 TRA I CONFINI E’ UNA LEGGE CHIAMATA DI MESSINA

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007