L'isolamento di un profondo ciclone a carattere freddo influenzerà gran parte della prossima settimana, tantissime le incertezze sulla reale portata delle precipitazioni nei giorni successive, dipenderà tutto dall'esatto posizionamento del minimo di bassa pressione
Fortunatamente la parte più consistente dei temporali in risalita dal Canale di Sicilia, nella notte fra venerdì e sabato, è sfilata in mare, lambendo le coste del messinese ionico e la parte sud dello Stretto, con degli acquazzoni che nella mattinata di sabato si sono rapidamente diradati. Ciò ha evitato delle criticità su un territorio già di suo particolarmente fragile sotto l’aspetto idraulico e idrogeologico. Ma un nuovo fronte, stavolta freddo, proveniente da nord-ovest, nel corso delle prossime ore tornerà ad approcciare la Sicilia e il messinese tirrenico, dispensando un nuovo carico di piogge e probabili rovesci, distribuiti a macchia di leopardo sul territorio. Difatti un vasto blocco di aria fredda, d’estrazione polare marittima, dal mare di Groenlandia si sta versando verso il bacino centrale del Mediterraneo, sotto la spinta di forti correnti dai quadranti settentrionali, pronte ad impattare contro l’arco alpino. Una parte di quest’aria fredda e pesate entrerà sul Mediterraneo dalla porta del Rodano, sotto forma di intensi venti di maestrale e ponente che precederanno la discesa di un fronte freddo, pronto a scivolare sul basso Tirreno e ad investire in pieno le coste siciliane. La parte più attiva di questo fronte freddo dovrebbe raggiungere il messinese nel corso del primo pomeriggio di oggi, lunedì 13 novembre, dispensando delle piogge e dei rovesci sparsi che bagneranno dapprima le coste tirreniche e la fascia nebroidea, in successiva estensione al milazzese e allo Stretto di Messina, tra il pomeriggio e la serata.
Pertanto quella di oggi, nonostante le temporanee schiarite del primo mattino, sarà un’altra giornata instabile, con cieli irregolarmente nuvolosi, tendenti a divenire anche coperti fra il pomeriggio e la sera, con delle associate piogge di debole e moderata intensità, alternate al passaggio di qualche bel rovescio, di breve durata, maggiormente probabile sul litorale tirrenico. Solo dalla serata e dalla nottata si assisterà ad un miglioramento, con schiarite sempre più ampie e la cessazione delle precipitazioni sull’intero territorio, per merito della presenza di una marcata componente libecciale in quota. Le temperature, ancora miti in mattinata, subiranno un calo fra il pomeriggio e la serata, al sopraggiungere delle piogge, scivolando sotto i +16°C +15°C. I venti, al mattino deboli meridionali, specie sullo Stretto, dal pomeriggio ruoteranno da Ovest, con raffiche anche sostenute, ma di breve durata, che dal Tirreno si estenderanno anche allo Stretto di Messina, presentando picchi di oltre i 40 km/h, anche 50 km/h. Queste raffiche dovrebbero attenuarsi in serata. Mari da mossi, a molto mosso il Tirreno, con sostenute risacche su tutti i litorali affacciati alle Eolie.
Martedì 14 novembre l’aria fredda affluita sul Tirreno comincerà ad invorticarsi, generando un profondo ciclone a carattere freddo davanti le coste del Lazio e della Campania, in rapida discesa verso il basso Tirreno occidentale. La prima parte della giornata, grazie ai venti di libeccio richiamati dalla bassa pressione, dovrebbe trascorrere all’insegna di spiccate condizioni di variabilità, con ampi spazi soleggiati inframmezzati dal passaggio di nubi anche compatte. Fra il pomeriggio e la serata pero un impulso di instabilità, assieme allo scivolamento verso sud del ciclone freddo tirrenico, potrebbe favorire un nuovo peggioramento, dapprima sulla Sicilia occidentale, in successiva evoluzione verso le coste del messinese tirrenico. Ma un aumento della nuvolosità nel corso della nottata si attenderà, probabilmente, anche sulle coste ioniche per l’improvvisa attivazione di sostenuti venti di scirocco e levante, attirati dallo scivolamento del minimo di bassa pressione sul Canale di Sicilia. Ma formulare ulteriori ipotesi sarebbe davvero fuorviante. Insomma uno scenario invertito rispetto quelli che sono i normali canoni previsionali, che vedono nella maggior parte dei casi l’evoluzione verso sud-est o est di queste profonde depressioni foriere di maltempo. Inoltre il disaccordo sul reale posizionamento del minimo barico da parte dei vari modelli internazionali contribuisce a complicare ancora di più le previsioni a 72 ore. Al momento non ci resta che affidarsi alle ultime elaborazioni modellistiche per valutare in seguito, da domani, la traiettoria di questo ciclone freddo che ha voglia di tenerci sulle spine per gran parte della settimana.
Daniele Ingemi
i tuoi articoli sono sempre ben scritti e professionali, sono un curioso di natura e mi piace leggere e documentarmi, riesci a dare delle risposte alla mia sete di conoscenza anche in questo ambito