"Un suo diritto in attesa di poter avere una contezza maggiore sulle accuse" - spiega l'avvocato Nino Favazzo, difensore della famiglia
Nessuna risposta ai magistrati da Luigi Genovese, rampollo della casata messinese finita nel mirino della magistratura per evasione fiscale e neo deputato Ars. Luigi è arrivato stamane a Palazzo Piacentini per essere interrogato dai PM Sebastiano Ardita e Fabrizio Monaco, pochi giorni dopo il maxi sequestro milionario operato dalla Guardia di Finanza su quote societarie e immobili, sparsi tra Messina e Piraino. Ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
La magistratura gli contesta l'essere subentrato nel complesso del patrimonio di famiglia per evitare che il padre pagasse al Fisco Italiano una maxi multa da 20 milioni di euro.
Sia l’indagato e l’imputato che si avvalgono dalla facoltà di non rispondere ,non devono dare spiegazioni a nessuno .Deve essere l’accusa che ha obbligo di fornire le prove dell’esistenza del fatto stesso aggiungo che ha anche l’obbligo di cercare anche le prove a favore dell’imputato o indagato (questo è un optional in Italia, in moltissimi Stati Europei sarebbe nullo l’intero processo ) .
E che doveva dire?
In altri paesi europei non esisterebbe nemmeno la più pallida possibilità che si possa verificare quello a cui stiamo assistendo. Prima di scrivere pensa a ciò che scrivi. Se volevi difendere i genovese bastava dicessi che hai fiducia nelle leggi italiane ed in chi ha scelto di giudicarne il rispetto. ..
Giggino rispondi, ‘a papà, rispondi Giggì! Perché non parli? Non c’è niente da nascondere. Racconta quella storia dei fondi europei che farai piovere sulla famiglia,…ehm…Sicilia. Com’eri bravo, Giggì. Vuoi che ti metto il sottofondo “we are the champions..” così ti fai coraggio ‘a papà?