Messina tra le provincie italiane con le auto più vecchie

Messina tra le provincie italiane con le auto più vecchie

Messina tra le provincie italiane con le auto più vecchie

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venerdì 05 Gennaio 2018 - 07:16

È al nono posto con quasi 150.000 auto in circolazione con più di 17 anni di anzianità. La Sicilia al terzo posto tra le regioni.

Il 2017 del mercato italiano dell’auto ha chiuso in bellezza. Il primo grande comparto dell’economia italiana a fornire un dato statistico sull’anno che si è da poco concluso ha registrato 1.970.497 immatricolazioni, vale a dire una crescita del 7,9% sul 2016. Nonostante la crescita, però, in Italia continuano a circolare ancora auto troppo vecchie.

Da un’analisi condotta dall’Unrae, l’Associazione che riunisce le Case automobilistiche estere operanti in Italia, emerge che su un totale di 37.843.983 auto circolanti nel nostro Paese il 25,3% (circa 9.567.000) è composto da veicoli ante Euro 3, cioè immatricolati prima del 2001 e quindi con oltre 17 anni di anzianità. Dove si trovano le vetture più vecchie in circolazione? Manco a dirlo, al Sud.

Alla Campania il triste primato di regione con la più alta percentuale di auto ante Euro 3 (39,1%), seguita da Calabria (38,4%) e Sicilia (36,9%). Tra le province in cima c’è Napoli, con 727.291 auto in circolazione che hanno 17 anni e più di anzianità, seguita da Catania (318.575) e Salerno (245.827). I tristi dati per il Sud proseguono: le prime 10 provincie per “anzianità di auto” sono tutte del Meridione. Tra queste c’è Messina, che occupa la nona posizione con 148.809 auto ante Euro 3 davanti a Reggio Calabria (137.686). La provincia di Palermo è al quarto posto con 243.101 vetture anziane.

Questi dati, oltre a sottolineare le difficoltà economiche di un Sud dov’è faticoso anche sostituire la propria vecchia auto, mettono in risalto l’allarmante situazione della sicurezza sulle nostre strade. Auto nuova, infatti, non significa solo auto più bella e performante, ma anche e soprattutto auto più sicura. E i dati dicono che a Messina ce ne sono troppo poche.

Le ultime generazioni di vetture in circolazione, chi più chi meno, sono già dotate delle più moderne tecnologie in grado di ridurre le conseguenze di un incidente stradale. Non solo per gli occupanti dell’auto, ma anche per i pedoni e i ciclisti. Così come fu per le cinture di sicurezza, gli airbag, l’Abs e l’Esp, presto saranno obbligatori i cosiddetti sistemi di guida assistita Adas, acronimo di Advanced Driver Assistance Systems. Lo ha stabilito il Parlamento Europeo lo scorso novembre, adesso si è in attesa di sapere tempistiche e modalità di entrata in vigore della legge.

Cosa sono i sistemi Adas? Un insieme di tecnologie tra cui rientrano la frenata autonoma di emergenza con riconoscimento di auto, pedoni e ciclisti, il mantenimento autonomo della carreggiata e il cruise control adattivo, in grado di adattare la velocità in base alla distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Un passo decisivo per aumentare la sicurezza stradale e diminuire il numero di decessi, quasi sempre causati da errori umani. Un passo che deve compiere anche il Sud.

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