L'associazione Abc-Amici dei Bimbi in Corsia aveva allestito un albero speciale per portare un po' di allegria nel reparto di Pediatria del Policlinico. Ma qualcuno ha pensato di portare via tutti i peluches. Il trionfo dell'inciviltà più becera
«Questo è quello che è rimasto dell'albero di Natale fatto per i bambini. Sono stati rubati tutti i peluches. Anche quelli attaccati al tetto. Una vera vergogna che ciascuno pensi di fare quanto vuole con un bene messo a disposizione per la comunità». E’ l’amaro sfogo di Deborah Correnti dell’Abc-Associazione dei Bimbi in Corsia che si occupa dei piccoli pazienti del reparto Pediatrico del Policlinico. Quello è ciò che resta di un albero di Natale speciale, un albero allestito per portare luce in un luogo di sofferenza, un albero simbolo dei sorrisi che i volontari dell’associazione provano a portare ai bimbi ricoverati al Policlinico e alle loro famiglie.
Di fronte ad un’immagine così resta solo profonda tristezza. Non ci sono parole per descrivere un gesto così vile, meschino e privo di ogni umanità. Quell’albero di Natale è un gesto donato ad una comunità diversa, indifesa, speciale. Ma evidentemente in una città a volte strana come Messina, non ci si ferma neanche di fronte alla sofferenza. Su quell’albero c’erano solo tanti peluches. Un valore economico praticamente irrisorio, ma dall’immenso significato per chi ha dovuto trascorrere le feste da poco concluse tra i corridoi di un ospedale.
Ogni anno l’Abc allestisce quell’albero all’ingresso del reparto di Pediatria per portare un po’ di Natale anche a quei bimbi che non potranno trascorrerlo a casa. Insieme alle tante iniziative organizzate per i piccoli pazienti, è un piccolo grande gesto per rendere meno pesante la degenza in ospedale, che diventa ancora più dura durante le feste. L’idea era di lasciarlo ancora per qualche giorno, proprio perché portava allegria. Ma qualcuno ha pensato di portare via i colori e i sorrisi che quei peluches rappresentavano. Peluches che erano stati fissati con delle fascette, quindi chi ha agito lo ha fatto proprio con la chiara intenzione di portarli via.
Inciviltà, menefreghismo, disinteresse totale per quella comunità di bimbi che soffre. L’albero non c’è più, qualcuno ha “spento le sue luci”. Resta solo l’amarezza per un gesto che non può trovare alcuna spiegazione.
Francesca Stornante