Due casi in pochi giorni, i sindacati chiedono che vengano adottate misure cautelative.
Due aggressioni in pochi giorni per chi opera in condizioni da “frontiera” senza far mai venire impegno e sacrificio. Si rischia l’allarme e per questo lo Snami e Ugl Sanità Sicilia hanno scritto una lettera al presidente Musumeci ed all’assessore Razza per chiedere un incontro urgente sulle tematiche di sicurezza sul lavoro e sul ricorso improprio ai servizi di emergenza sanitaria.
“Lo SNAMI e la Ugl Sanità Sicilia- si legge nella nota firmata da Giuseppe Arrigo, Carmelo Urzì,Nino Grillo, Antonino Sciotto e Giacomo Magistro- manifestano un' immensa vergogna rispetto all'ennesimo episodio di aggressione di un sanitario del 118 nell'esercizio della professione, costato un trauma cranico, ferite, tanta paura, e la voglia di abbandonare il servizio. Appena pochi giorni fa un’ altra aggressione di un medico del 118 a Patti, costato la rottura di setto nasale e contusioni; stesso lo stato d'animo. In entrambi i casi il danno per tutti è stato l'interruzione di un pubblico servizio, nato a tutela della cittadinanza veramente bisognosa e per bene, ma che viene però troppo spesso privata di un mezzo di soccorso avanzato (MSA) per le violenze reiterate nei confronti della Sanità”.
I sindacalisti, nel dare solidarietà ai colleghi, chiedono provvedimenti urgenti e seri ed un incontro con l’assessore alla Sanità per affrontare la questione sicurezza del personale sanitario del 118 che lavora a rischio sul territorio
“Il tema sicurezza è strettamente collegato al ricorso improprio ai servizi di emergenza-urgenza,chiamati troppo spesso in causa più per dare sfogo alla più totale barbarie, disprezzo delle regole e del senso civico, che per vere esigenze sanitarie, arrecando di contro gravi danni a chi invece ha davvero bisogno di assistenza urgente e che la riceverà con gravissimi ritardi”.
A rischio, evidenziano Snami e Ugl sanità, c'è l'efficienza di tutto il sistema di emergenza- urgenza sanitario territoriale, già messo in crisi a causa delle scelte fatte e non fatte dal precedente governo. Lo SNAMI e la UGL sanità siciliana, richiedono pertanto un incontro urgente con il Governatore e con l' Assessore alla sanità , alla presenza dei Dirigenti Aziendali e delle Centrali Operative per fare emergere le criticità del servizio, ascoltando finalmente anche il punto di vista di chi lavora sul territorio e vive i disagi in prima persona, iniziando così un percorso virtuoso di collaborazione che ponga sempre al centro del servizio di emergenza-urgenza territoriale tanto la salute del cittadino veramente bisognoso, che deve essere fermamente tutelato, quanto la salute e la sicurezza del personale sanitario, che va opportunamente difeso.