E' stata richiesta la rimodulazione del Masterplan della Città di Messina per cofinanziare le opere comprese tra Acqualadrone e Rodia Portici. C'è l'appoggio della Protezione Civile. Botta e risposta tra Amata e CAS sul tema autostrade.
Sempre in prima linea a tutela dei residenti della VI Circoscrizione, il consigliere Mario Biancuzzo, in presenza dei consiglieri comunali appartenenti al Gruppo Centristi per la Sicilia, Mario Rizzo, Mariella Perrone, Francesco Mondello e Andrea Consolo, ha presieduto in mattinata una conferenza stampa a Palazzo Zanca per illustrare le problematiche inerenti lo stato di erosione della fascia costiera tirrenica nel tratto Timpazzi-Ponte Gallo.
Argomento caldo di questi giorni, quello dello stato della fascia costiera, arricchitosi di nuovi capitoli. Dopo la richiesta, a tutt'oggi senza risposta, di rimodulazione del Masterplan datata 31 agosto 2017 con cui la Protezione Civile sollecitava il Sindaco e gli Assessori De Cola e Signorino ad intervenire per colmare la mancanza di finanziamenti necessari ai lavori, visto che la restante parte era stata ottenuta tramite il "Patto per il Sud", lo stesso Biancuzzo il 19 gennaio scorso ha inviato una mail di chiara apprensione con destinatari il Dirigente Amam, l'Assessore e il Dirigente Lavori Pubblici, il Dirigente della Protezione Civile di Messina e il Consiglio della VI Municipalità. Le richieste sono amaramente le solite, con l'aggravante delle continue mareggiate che mese dopo mese stanno mettendo in ginocchio importanti frazioni con svariate migliaia di residenti. Si legge, infatti, che in località contrada Cufina Tarantonio la fognatura è stata pazza a pezzi delle onde e dai liquami in mare, mentre l'erosione avanza sempre più verso le abitazioni nei villaggi di Acqualadrone, Marmora, Orto Liuzzo, Campanella, Timpazzi, Caporasolmo, Puccino e Contrada Mella. Il consigliere rincara, parlando di obbligo nel guardare in faccia la realtà dove nella località di Tarantonio la rete fognaria è stata spazzata via dalla forza del mare. "Nonostante non sia un tecnico ho consigliato di prelvare tutta la sabbia depositatasi nelle fiumare e utilizzarla per ampliare le resistenze delle nostre coste. Inoltre sono dell'idea che la rete fognaria in questi territori vada collacata il più possibile lontano dal mare". Questo le dichiarazioni di stamane di Biancuzzo, che continua: "Non sono qui a far passerella, c'è in gioco la salvaguardia dei cittadini". In cifre, la richiesta di cofinanziamento ammonta a 8.140.000.00 da destinare nella cifra di 1.050.000.00 per Casabianza e di 7.0909.000.00 per Mezzana, Tono. Di questa mattina inoltre, la risposta dell'Onorevole Elvira Amata in merito al commento del CAS sull'intorrogazione parlamentare dell'esponente di Fratelli D'Italia riguardante la condizione delle autostrade siciliane. L'Amata puntualizza: "In primis il mio intervento non è contro il Consorzio Autostrade Siciliane, a cui invece offro la mia totale disponibilità per un incontro, ma ho ricevuto un mandato che ho il dovere di riempire di significato e dignità: per questa ragione il mio interesse, nonché lo scopo della mia attività parlamentare, è fare da trait d’union tra il mio territorio e il Palazzo. Comprendo che alcuni ritengano la serietà uno slogan elettorale, ma non è il mio caso…Sono convinta che i membri del Consorzio sappiano bene che le autostrade siciliane versano in condizioni che definire inadeguate è eufemistico; e sono sicura siano a conoscenza del fatto che il governo centrale ha recentemente parlato di aumenti. La mia interrogazione era volta ad accendere i riflettori sulla carenza infrastrutturale delle nostre autostrade e a chiarire ai cittadini se questi aumenti stabiliti dal Governo centrale dovessero o meno essere applicati anche qui in Sicilia. Non ho dubbi circa la competenza del Cas che, sicuramente, si sarà accorto, in questi anni, di gallerie in cui piove dentro, corsie nelle quali cresce una vegetazione spontanea che è quasi folcloristica ormai, di infinite tratte a doppio senso di marcia (pericolosissime), di illuminazione schizoide che passa da un eccesso all’altro, del manto stradale dissestato per cui un tragitto in auto sembra più un giro sul “tagadà”. Mi compiaccio, infine, che il Consorzio voglia rassicurare circa gli imminenti investimenti in arrivo, grazie ai quali, le nostre autostrade, finalmente, potrebbero diventare decenti. Visto che è una notizia già più volte appresa in passato, non posso fare a meno di chiedermi, però, come e quando -soprattutto- si passerà dalle parole ai fatti. Concretezza e risposte sono le attese dei siciliani".
Antonio Caroè