I 9 avvocati "dissidenti": Noi, assenti alla cerimonia inaugurale. Ecco perchè

I 9 avvocati “dissidenti”: Noi, assenti alla cerimonia inaugurale. Ecco perchè

I 9 avvocati “dissidenti”: Noi, assenti alla cerimonia inaugurale. Ecco perchè

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lunedì 29 Gennaio 2018 - 05:27

Nove componenti del consiglio dell'ordine degli avvocati non hanno partecipato alla cerimonia inaugurale dell'anno accademico per evidenziare uno stato di disagio che a Messina è più critico che altrove

Ben 9 avvocati, componenti del Consiglio dell’Ordine di Messina non hanno partecipato all’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Le motivazioni le hanno messe nere su bianco in un documento ufficiale, presentato anche all’Ordine (ma pubblicato con modalità tali nel sito dell’Ordine da non renderlo particolarmente visibile). Gli avvocati Antonio Barbera, Isabella Barone, Elena Florio, Antonello Garufì, Alessia Giorgianni, Aurelio Maiorana, Raffaella Mastroeni, Massimo Rizzo, Paolo Vermi­glio, tutti componenti del Consiglio dell'Ordine di Messina, sanno bene che la classe forense vive un momento di disagio sia a livello locale che a livello nazionale ed hanno voluto evidenziarne alcuni aspetti particolarmente preoccupanti.

L'Avvocatura, pur costituzionalmente chiamata a concorrere con pari di­gnità all'amministrazione della Giustizia, non è ora coinvolta nelle più rilevanti scelte e iniziative di politica giudiziaria, mentre è soggetta a subire costanti e disorganiche modifi­che dei riti processuali; a misurarsi con questioni di carattere formale (quando non addirit­tura formalistico) e con inedite e sempre diverse problematiche di ordine informatico, di­venute ormai più rilevanti delle tematiche di diritto sostanziale; ad assistere, spesso impo­tente, all'inusuale celebrazione di processi mediatici avviati soltanto sulla base degli atti d'indagine e dunque del tutto irrispettosi dei diritti e delle garanzie dei cittadini coinvolti in vicende ancora in fieri, che tuttavia finiscono per prevalere rispetto al confronto parita­rio tra accusa e difesa nelle sedi istituzionali”.

I 9 avvocati evidenziano come queste difficoltà sono avvertite in modo particolare a livello locale anche a causa, sottolineano “della sostanziale inerzia della classe politica nel dare effettiva risposta ai problemi dell'edilizia giudiziaria e l'assoluto disinteresse del Ministero nell'affrontare l'annosa que­stione dell'inadeguatezza dell'organico dei Magistrati e del personale amministrativo. Gli Avvocati Messinesi si trovano dunque costretti, più che negli altri Fori, ad esercitare il ministero difensivo in condizioni non degne del proprio ruolo costituzionale che, da soggetto concorrente all'amministrazione della giustizia è oggi degradato a quello di mero intermediario tra gli uffici giudiziari ed i cittadini, che sopperisce alle carenze strutturali dei primi e raccoglie le insofferenze dei secondi per le inefficienze del servizio –giustizia. L'Avvocatura non può svolgere alcuna funzione di ammortizzatore sociale per compensare le difficoltà di accesso dei giovani al mondo del lavoro, perché produttiva di un irreversibile scadimento della qualità e del prestigio della professione. E’ indispensabile che la formazione del giovane avvocato non sia funzionale alla mera osservanza di un dovere, ma piuttosto ispirata a criteri di rigore, spe­cializzazione e qualificazione, non solo tecnica ma anche culturale, che valorizzino il ruolo dell'Avvocato nella società”.

Secondo i consiglieri, in un simile contesto la partecipazione alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario ha il solo significato di ribadire per l’ennesima volta una situazione disastrosa già denunciata ma ignorata sia dalla classe politica che dal Csm

“Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati è invece chiamato, più che ad episodici in­terventi di mera denunzia, ad un quotidiano e paritario confronto con gli uffici giudiziari e all'adozione di più incisive iniziative, anche di indirizzo nei confronti di tutti gli iscritti. Pertanto, pur nel rispetto istituzionale della cerimonia e dei soggetti che vi parte­cipano, è più coerente rifuggirne la solennità, apparendo tale gesto più espressivo dell'attuale condizione di disagio dell'Avvocatura, rispetto ad una presenza che si è sin qui rilevata fine a sè stessa”

In base a queste premesse legali si sono quindi astenuti dal partecipare alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2018, con­fermando e rinnovando la volontà di rendersi parte attiva per dare risposta alle non più differibili esigenze dell'Avvocatura Messinese. Messina, 27.1.2018

Antonio Barbera, Isabella Barone, Elena Florio Antonello Garufi Alessia Giorgianni Aurelio Maiorana Raffaella Mastroeni Massimo Rizzo Paolo Vermiglio

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