Dichiarato lo stato di emergenza rifiuti in Sicilia: via ai poteri speciali

Dichiarato lo stato di emergenza rifiuti in Sicilia: via ai poteri speciali

Francesca Stornante

Dichiarato lo stato di emergenza rifiuti in Sicilia: via ai poteri speciali

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venerdì 09 Febbraio 2018 - 06:03

Ieri il Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Paolo Gentiloni ha dichiarato l'emergenza siciliana. Sarà il presidente Nello Musumeci commissario con poteri speciali per un anno, due prefetti vigileranno sulle azioni che si metteranno in campo

Dichiarato lo stato di emergenza rifiuti in Sicilia. La decisione è arrivata dal Consiglio dei Ministri di ieri che ha certificato una situazione emergenziale in Sicilia sul fronte dei rifiuti. Era stato il presidente Nello Musumeci, praticamente subito dopo la sua elezione, a parlare dell’emergenza in cui si trova l’intera regione, del caos discariche, di una bomba a orologeria praticamente pronta a esplodere, di una situazione ingestibile senza poteri speciali e un intervento da Roma. Poi lo scorso 18 gennaio c’è stato l’incontro a Palazzo Chigi con il premier Paolo Gentiloni, durante il quale Musumeci aveva invocato i poteri straordinari, e a distanza di neanche un mese dal presidente del consiglio è arrivata la risposta che Musumeci aspettava. Stato di emergenza anche per il settore idrico in provincia di Palermo.

Il governo ha deciso di nominare Musumeci commissario delegato per un anno e il dipartimento regionale Acqua e rifiuti soggetto attuatore. Alla base della decisione di Palazzo Chigi, il «contesto di criticità in atto in tutta la Sicilia nel settore dei rifiuti urbani con gravi rischi per l’ambiente, la salute e l’igiene pubblic, superabile solo attraverso interventi straordinari. Oltre alla ‘situazione di grave emergenza idrica’ nel territorio della Città metropolitana di Palermo, interessato da un lungo periodo di siccità.

“Sono contento – afferma il presidente della Regione – che il Consiglio dei ministri abbia aderito alla nostra richiesta di concessione di poteri straordinari per poter superare le criticità causate dal gravissimo ritardo accumulato negli anni. Di questo voglio ringraziare il premier Paolo Gentiloni nel quale ho trovato un interlocutore attento e sensibile. Non si conoscono ancora, nei dettagli, le delibere, per cui bisogna attendere per capire all’interno di quale perimetro ci potremo muovere. So che sarò affiancato da due coordinatori, che avranno anche una funzione di vigilanza. Al di là del superamento della fase emergenziale, comunque, la Regione si è già mossa per la programmazione ordinaria delle infrastrutture, in modo tale che al massimo fra un paio d’anni questa crisi sia solo un lontano e brutto ricordo”.

La decisione del governo è stata presa a seguito di diverse interlocuzioni tecniche tra la Regione Siciliana e la presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento nazionale della Protezione civile, i ministeri dell’Ambiente e per la Coesione territoriale e le strutture dell’Autorità nazionale anticorruzione, nelle quali sono state approfondite le criticità rappresentate. Con successive ordinanze, emanate dal capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, saranno definite le modalità operative e organizzative.

Francesca Stornante

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