Il nuovo presidente della Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza per la Sicilia è dirigente medico e vice primario dell’U.O.C. di Medicina Interna. Intenso il suo impegno nel delicatissimo settore che chiede attenzione e priorità
Antonio Giovanni Versace è stato eletto presidente del Consiglio Direttivo della SIMEU Sicilia (Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza), per il biennio 2018-2019.
Nato a Melito Porto Salvo (RC) il 4 ottobre 1968, di Bianco (RC) dirigente medico e vice primario dell’U.O.C. di Medicina Interna, Versace è molto conosciuto per l’impegno profuso nel campo dell’Emergenza/Urgenza. Egli ha svolto negli anni attività di formazione in qualità di Responsabile scientifico per l’AOU Policlinico “G. Martino” per i corsi di rianimazione cardio-polmonare; membro esperto nel gruppo aziendale sulla gestione delle Maxiemergenze.
Cultore della Materia di Medicina d’Urgenza e medicina delle simulazioni, svolge attività di professore a contratto nella scuola di specializzazione in Medicina Interna, Fisiatria, Psichiatria e Neurologia e nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia. È direttore di corso Basic Life Support (BLS) per soccorritori professionisti e non, ed istruttore per il corso avanzato (Advanced Cardiac Life Support); relatore e moderatore in numerosi congressi regionali e nazionali nell’ambito della Medicina d’Urgenza. Fondatore e Presidente dell’associazione “Progetto Cuore, una scossa per la vita”, con l’obiettivo di prevenire la morte cardiaca improvvisa e gestire l’arresto cardiaco con campagne di formazione nelle scuole e nel mondo laico.
“Sono certo che il nuovo incarico sarà un valore aggiunto per l’operato svolto in un settore di grande importanza come quello dell’Emergenza-Urgenza, con l’obiettivo di dare dignità ai Pronto Soccorso di periferia o delle provincie più sconosciute che hanno problemi di organico. A tale proposito è necessario rappresentare adeguatamente il mondo dell’Emergenza-Urgenza alle Istituzioni, evidenziando i punti di eccellenza e le criticità, in modo tale da partecipare, come interlocutori qualificati e competenti, a supporto delle principali decisioni di programmazione sanitaria. E non di minore importanza, formare il personale sanitario al fine di raggiungere i Privileges, criteri formativi stabiliti dalla regione, e favorire l’indispensabile integrazione tra i professionisti dell’emergenza-urgenza attivi in ambito ospedaliero e quelli attivi in ambito territoriale, in modo da condividere percorsi comuni. Ed ancora perseguire l’obiettivo di un percorso informativo/formativo dei cittadini sul Sistema dell’Emergenza Sanitaria, promuovendo una stretta collaborazione con le associazioni dei cittadini. Realizzare l’integrazione culturale, organizzativa e funzionale tra le componenti territoriali ed ospedaliere del sistema Regionale delle emergenze sanitarie avendo eletto all’interno del direttivo un medico del 118. Realizzare ed incentivare, per i medici che operano ad ogni titolo nell’ambito delle emergenze-urgenze sanitarie, attività di formazione professionale e addestramento nelle conoscenze e nelle tecniche delle emergenze-urgenze e nella medicina delle catastrofi. Incentivare attività istituzionali di formazione ed addestramento in équipe con il personale infermieristico. Rafforzare la collaborazione con le Facoltà Universitarie, altre Società scientifiche, gli Ordini professionali e i Collegi professionali del personale infermieristico, gli organismi istituzionali, nonché le Associazioni del volontariato; argomento a me molto caro che già perseguo presso l’Università di Messina da diversi anni. Operare congiuntamente con le Istituzioni per la programmazione e la realizzazione della rete dei servizi per l’emergenza territoriale ed ospedaliera.
Inoltre, già da diversi anni la SIMEU Sicilia lavora in stretta collaborazione con la SIMEU Calabria e per questo voglio ringraziare Vincenzo Natale, Direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’AO di Vibo Valentia. Insieme abbiamo già organizzato diversi meeting e congressi condivisi da un unico intento che è quello di migliorare la qualità di vita dei medici e degli infermieri che operano in Emergenza-Urgenza sia nei centri più facoltosi che nelle più lontane periferie”.