Regione, possibile una giunta senza Udc, il Pdl chiede di aspettare le Europee

Regione, possibile una giunta senza Udc, il Pdl chiede di aspettare le Europee

Regione, possibile una giunta senza Udc, il Pdl chiede di aspettare le Europee

mercoledì 27 Maggio 2009 - 16:39

Lombardo avrebbe pronto il nuovo esecutivo senza esponenti della Vela. I vertici del Pdl si sono riuniti a Roma: «Confronto dopo il voto, se le nomine avverrano prima sarà un golpe e chi accetterà sarà fuori dal partito». Romano (Udc): «Non commentiamo le indiscrezioni, noi al governo solo insieme al Pdl». Il governatore a Porta a Porta: «Mi sento alleato di Pdl e Udc. Governerò con chi ci sta»

Gli scenari sono in continua evoluzione. Le indiscrezioni palermitane dicono che il presidente della Regione Raffaele Lombardo avrebbe pronta la nuova lista di assessori, tra i quali non comparirebbe nessun esponente dell’Udc. Il leader dell’Mpa ha poi comunicato che avrebbe atteso 48 ore per annunciare la nuova giunta, su espressa richiesta del Pdl che oggi pomeriggio si è riunito a Roma alla presenza dei coordinatori regionali, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, e dei vertici nazionali Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini (presenti anche Cicchitto, Bocchino, Gasparri e Quagliarello). Proprio dal vertice del partito di Berlusconi, però, viene una ulteriore richiesta a Lombardo: rinviare ogni decisione a dopo le Europee. Dal Pdl parte «un sereno ma fermo appello affinché riparta da un confronto che coinvolga tutte le forze che hanno vinto le elezioni regionali». A Lombardo viene chiesto di riunire un tavolo con tutti gli alleati della maggioranza (Udc compreso) e di attendere il voto delle Europee per nominare la nuova giunta. «Se decidesse da solo, si tratterebbe di un golpe», aggiungono i vertici del Pdl, i quali hanno stabilito una linea precisa: chi dovesse accettare eventuali incarichi dati prima delle Europee e dunque non concordati, sarebbe fuori dal partito.

L’UDC NON COMMENTA

Nessun commento, invece, da casa Udc riguardo le indiscrezioni che vorrebbero il partito della Vela fuori dai giochi. Il segretario regionale Saverio Romano, infatti, afferma di «non conoscere ancora, così come non la conosce il Pdl, la proposta di Lombardo in ordine al che cosa fare, prima ancora del con chi farlo. Una cosa è certa, ossia che, senza il Pdl, l’Udc non entra in nessuna giunta poiché resta fedele all’alleanza votata dai siciliani. Le eventuali altre alchimie, ancorché pasticci, hanno bisogno del voto popolare». Molto chiaro era stato in giornata Pippo Gianni, uno dei -trombati- da Lombardo: «Del resto, se non siamo buoni alla Regione, non lo siamo neanche alla Provincia di Catania, quella di Siracusa, e negli altri Comuni dell’isola». Duro anche Pier Ferdinando Casini: «Se Lombardo non è in grado di governare, sciogliamo le righe e torniamo al voto. Noi non abbiamo paura delle urne, pensiamo di prendere più voti di Lombardo, anche alle Europee».

LOMBARDO A PORTA A PORTA

Nel frattempo filtrano alcune dichiarazioni rilasciate da Lombardo a Bruno Vespa durante la registrazione di -Porta a Porta-, puntata che andrà in onda domani sera: «Sono tuttora alleato con Pdl e Udc, mi sento vincolato da questo patto di alleanza. Il Pd? È una forza politica che rappresenta il 30% della nostra assemblea; è un forza con cui, senza scandalo, abbiamo approvato il piano di rientro della sanità all’unanimità». Lombardo aggiunge che «non ho litigato con il Pdl, non ho litigato con nessuno. Ho semplicemente azzerato la giunta, escludendo anche l’Mpa e lasciando solo al loro posto due tecnici». Sui tempi per l’annuncio della nuova giunta: «Ci è stato chiesto dal Pdl di soprassedere per 48 ore. Non c’è niente di male ad aspettare altri due giorni per costruire un’alleanza che, però, va fatta su basi chiare. Non c’è nessuno che remi contro, c’è una sintonia assoluta». Il governatore non si sbilancia sulla composizione del nuovo esecutivo: «Farò un governo che si baserà su un programma. Chi ci sta ci sta. E sono certo che ci stara’ il Pdl. Mi auguro che ci stia il Pdl»

I NOMI CHE CIRCOLANO

Anche se c’è prudenza, visto il continuo cambiare degli scenari, i nomi dei possibili nuovi assessori continuano a circolare. Vengono date praticamente per certe le new entry del presidente della Camera di Commercio e della Piccola Industria di Confindustria Sicilia, Marco Venturi, del presidente della fondazione Banco di Sicilia e rettore della Iulm, Gianni Puglisi, e del presidente della Triennale di Milano Davide Rampello. Gli altri nomi di -tecnici- che circolano sono quelli di Caterina Chinnici, procuratore del Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta e figlia di Rocco Chinnici, Giovanni Finazzo, ex prefetto di Catania, e Mario Centorrino, economista di Messina, anche se le quotazioni di quest’ultimo sembrano in calo. Unico nuovo ingresso politico sarebbe quello di Giulia Adamo, ex presidente della Provincia di Trapani (tra l’altro suocera di Pietro Franza), vicina a Micciché. Per lei si ipotizza una staffetta con Michele Cimino nel caso in cui quest’ultimo dovesse essere eletto al Parlamento Europeo. Poi ci sono le conferme: se erano scontate quelle di Massimo Russo e Giovanni Ilarda, non altrettanto si può dire per Francesco Scoma, uomo di Alfano, e Luigi Gentile, ex An. Conferma più che probabile anche per Giovanni Di Mauro e Titti Bufardeci (altro uomo di Miccichè). Intanto, dopo la richiesta ufficiale di 38 deputati di Pdl e Udc, il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha convocato una seduta straordinaria dell’assemblea regionale dedicata alla crisi per il 4 giugno.

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