Il sindacato chiede la convocazione di una conferenza dei servizi per affrontare le tematiche del territorio
La CGIL e la FP chiedono al Sindaco di Messina nella qualità di massima autorità in materia di convocare una conferenza di servizi per discutere del sistema sanitario del territorio messinese a partire dalla delicata situazione dell’ospedale Papardo.
" Non permetteremo – si legge in una nota firmata da Giovanni Mastroeni, Clara Crocè e Francesco Fucile- che il tema della salute dei messinesi e le condizioni di lavoro di tutti gli operatori possa diventare terreno di scontro e argomento di propaganda elettorale stante le imminenti elezioni del 4 marzo".
La CGIL ribadisce la necessità di mantenere il Papardo un ospedale funzionante in grado di garantire il diritto alla salute a 90 mila cittadini messinesi che abitano nella zona nord e non può fare a meno di sottolineare che la FPCGIL, insieme ai comitati cittadini, ha condotto una lunga battaglia per il mantenimento del punto nascita al Papardo.
"Non possiamo non tenere conto del contesto sociale che vede Messina sempre più povera e anziana, una città dove le fasce deboli vanno ad aumentare e nella quale togliere pezzi di sanità è un rischio che non possiamo correre. Nel mezzo c’è il decreto Balduzzi che impone l’eliminazione dei doppioni con il rischio di ulteriori tagli dolorosi. Al riguardo non possiamo fare altro che rimarcare che Il piano di riordino della rete ospedaliera ha già colpito pesantemente la sanità messinese rispetto ad altre province. L’offerta assistenziale nella provincia di Messina rimane insufficiente, pertanto, è necessario monitorare le ricadute in seguito all’applicazione del decreto Balduzzi per poter garantire una assistenza dignitosa ospedaliera, territoriale, domiciliare e dell’emergenza".
L’ospedale Papardo in passato è stato il punto di riferimento Regionale per la gestione dell'emergenza di III° livello, è stato privato in breve tempo di diverse unità specialistiche e, quindi, di posti letto, con una riduzione del 20% rispetto ad una media regionale che si attesta all’8%. Infatti, mentre con il Decreto Assessoriale del 14.1.2015 all'Azienda “Papardo” venivano attribuiti 410 posti letto, con l'attuale Rete Ospedaliera l’Azienda vede assegnati soltanto 339 .
"La strategia di difesa e di rilancio del Papardo va inquadrata all’interno di una politica complessiva del settore sanitario, che non può vedere soltanto nell’incremento dei posti letto e o delle strutture complesse la soluzione alla problematica. Tale strategia dovrà essere collegata alla discussione che si svilupperà a livello di palamento siciliano sull’annunciata delibera dell’assessore alla Sanità Razza sulla nuova Rete Ospedaliera Regionale e per ciò che ci riguarda a livello provinciale"