Il Comune tarda a presentarlo alla Regione per ridistribuire i finanziamenti. Ancora non rimosse le macerie di via Taormina, mentre arriva un milione per Zafferia. Bisogna riprendere i lavori per i parchi di Giostra e Camaro
Otto progetti dal valore totale di 54 milioni 237mila euro, per realizzare 275 case e due parchi. Il neo commissario dell’Iacp, Leonardo Santoro, si presenta con uno schema dei finanziamenti recuperati durante il suo scorso mandato, a fine 2009.
Di quegli otto progetti, solo uno è stato portato a compimento, le venti case di via Taormina. Un altro, le 46 case di Camaro Sottomontagna, è in dirittura d’arrivo. Per altri tre (Fondo De Pasquale e i due parchi di Bisconte e Giostra) i lavori non sono mai iniziati, mentre gli altri tre progetti sono “saltati”. Il quadro è sconfortante ma il modo di rimediare ci sarebbe.
Si parte dal nuovo cronoprogramma che il Comune avrebbe dovuto presentare entro la fine dello scorso anno, ma non l’ha ancora fatto. Si tratta anzitutto di reindirizzare i fondi non spesi per i tre progetti cassati: 11 milioni 775mila euro per i 65 alloggi di Santo – Bordonaro, 7 milioni 296mila euro per i 40 di Minissale Alto, 5 milioni 507mila euro per i 44 di Santa Lucia – San Filippo. Un “tesoretto” da oltre 24 milioni che potrebbe essere reinvestito in altri progetti, ad esempio gli altri 25 alloggi di via Taormina o la somma che manca (circa 1 milione e 400mila euro) per l’aggiornamento di Fondo De Pasquale.
Alle fasi finali anche i lavori per i 50 alloggi e 10 botteghe di Annunziata Matteotti. Insieme ai 46 di Camaro Sottomontagna sono gli unici vicini al traguardo. Altri progetti, come San Giovannello, Bisconte e Fondo Saccà, sono inseriti tra i fondi del Pon Metro, mentre si sta cercando di risolvere l’annosa vicenda degli alloggi di Villafranca. Ci sono poi i 18 milioni del progetto Capacity, utili a completare il risanamento di Fondo Saccà e Fondo Fucile. E per quest’ultimo erano stati acquistati 39 alloggi sul mercato, ma tutto è bloccato a causa di contese giudiziarie.
Se il progetto del parco di Bisconte sembra svanito nel nulla (era stato finanziato con 1 milione 926mila euro nel 2009 ma la progettazione stentava a decollare), l’obiettivo immediato dell’Iacp è quello di far ripartire i lavori degli altri due parchi, Giostra Magnolia e Camaro Sant’Antonio, i cui lavori sono stati iniziati e interrotti (vedi correlato). Per Giostra, l’Iacp ha presentato a inizio mese alla Soprintendenza la documentazione integrativa richiesta, per Camaro, invece, serve l’approvazione della perizia sullo stralcio del progetto. Dovrà occuparsene la commissione tecnica, che Santoro si è impegnato a convocare immediatamente.
C’è poi la storia delle macerie di via Taormina, dopo lo sbaraccamento di due anni fa. “Le deve togliere il Comune – ripete la coordinatrice generale e dirigente ad interim del settore tecnico dell’Iacp, Maria Grazia Giacobbe -. Il decreto regionale assegnava 38mila euro all’Iacp per la demolizione ma non per il trasferimento in discarica, che invece resta a carico del Comune. L’assessore Pino ha detto di aver finalmente trovato i 40mila euro necessari, che li spenda per rimuovere le macerie”.
Una buona notizia, invece, è il recente finanziamento da 1 milione per la manutenzione straordinaria delle “case fantasma” di Zafferia. “Manderemo il progetto in gara al più presto – spiega Santoro -, anche se contemporaneamente bisogna risolvere il problema idrogeologico. L’Università ha proposto la realizzazione di una serie di piezometri per capire come si muove la falda e valutare l’intervento. Ma i risultati si avranno a fine anno e non si può aspettare oltre perché c’è il rischio di distacco degli intonaci e altro”.
A proposito di manutenzione straordinaria, “ci sono 15 opere cantierabili coi 2 milioni dei fondi Gescal e i 10 milioni dei fondi Cer – prosegue il neo commissario -, spero di accelerare le procedure di gara”.
C’è poi il capitolo morosità. “Da un paio d’anni – riprende la Giacobbe – è stata intensificata l’attività di recupero crediti. In alcuni casi sono state accettate le proposte di rateizzazione, in altri abbiamo dato incarichi legali per il recupero delle somme. Su circa 7mila 500 assegnatari, una percentuale vicina al 30 % è di morosi, mentre ci sono circa 600 abusivi”.