Posizionato attualmente all’interno dell’Università, dal lato di via Giacomo Venezian, il portale – la cui origine si colloca tra il secondo e il terzo decennio del 1600 – è uno stupendo esempio di stile manierista e costituiva l’ingresso principale del Collegio dei Padri Gesuiti
L’Antico portale d’Ateneo sarà recuperato e ricollocato davanti alla facciata di Piazza Pugliatti. Stamattina presso la sala dell’Accademia dei Pericolanti, è stato presentato il progetto che, con lo stanziamento di 800 mila euro.
All’incontro con la stampa hanno preso parte Emanuele Scribano, Prorettore Vicario, Giovanni Cupaiuolo, Vicepresidente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, Nicola Aricò, Antonino Recupero, Biagio La Spada, RUP del procedimento, e Mirella Vinci della Soprintendenza BB. CC. AA. di Messina.
“Dietro al progetto di restauro e ricollocazione dell’Antico portale d’Ateneo – ha detto Scribano – vi è una scelta dall’alto valore simbolico e storico, volta a ricollocarlo per darne visione alla città. La concretezza e consistenza progettuale risale al 2015 e, da allora, l’operazione e l’ideazione progettuale è entrata nel vivo in tutta la sua complessità. Dietro al piano vi è una grande lavoro di recupero delle memorie storiche. Il rinnovamento dell’Antico portale sfata la granitica credenza secondo cui la cittadinanza è tiepida di fronte a iniziative simili. I quasi 40.000 euro donati dai cittadini mediante gli accreditati fondi del 5xmille rappresentano un bellissimo segnale e attendiamo i dati degli altri anni per testimoniare la generosità della città. Al progetto, con lo stanziamento di ulteriori 800 mila euro, è stata data copertura finanziaria e l’auspicio è quello di portarlo presto a compimento”.
“Le fasi del progetto – ha commentato l’arch. Aricò – sono delicate e valutano ogni aspetto nella sua totalità, comprese anche le valutazioni sismiche. La struttura del portale verrà dotata di isolatori sismici. Nel 1927, dopo varie fasi storiche e le vicissitudini come i terremoti, il portale era suddiviso in 64 conci ( di cui 2 emulati in cemento ed altri 2 parzialmente rovinati). Nel 1930 fu rimontato su un muro di contenimento, incastonato in una piastra muraria. In Ateneo si è tentato, in alcune occasioni, di recuperarlo e adesso l’obiettivo è quello di restituirlo al suo ruolo originario, ovvero essere attraversato”.
COME NASCE E SI SVILUPPA IL PROGETTO
Nell’aprile 2015, è stato avviato il progetto “Una porta verso il futuro”, con cui l’Università di Messina ha deciso di dedicare al recupero dell’antico portale i fondi del 5xmille. Le campagne sono state riproposte anche nei successivi due anni e, finora, sono stati accreditati solo i fondi del 2015: quasi 40mila euro. Si tratta di un risultato significativo, che testimonia – sottolineano dall’Ateneo – come l’idea di restaurare e ricollocare l’antico portale sia stata condivisa e sposata dalla cittadinanza. Il portale rappresenta, infatti, un patrimonio per tutta la città e una testimonianza storica dal grande valore.
Posizionato attualmente all’interno dell’Università, dal lato di via Giacomo Venezian, il portale – la cui origine si colloca tra il secondo e il terzo decennio del 1600 – è uno stupendo esempio di stile manierista e costituiva l’ingresso principale del Collegio dei Padri Gesuiti (definito “Prototipo” poiché il primo fondato nel mondo dalla Compagnia di Gesù di S. Ignazio di Loyola). L’Ateneo, in occasione della presentazione di “Una porta verso il futuro”, poco meno di tre anni fa, annunciò di essere pronta a sostenere un investimento per realizzare l’opera, concretizzatosi con lo stanziamento di 800 mila euro, deliberato dagli organi collegiali nei giorni scorsi.
Nel frattempo, sono stati già compiuti significativi progressi: negli ultimi mesi , difatti, sono stati effettuati dei saggi nell’area in cui verranno realizzati i supporti che sosterranno la struttura. A ciò è stato affiancato un certosino lavoro sia sotto il profilo amministrativo che di studio e ricerca. L’Ateneo ha siglato un accordo di programma con il Comune e la Soprintendenza di Messina, che hanno condiviso le finalità del piano, ottenendo anche il parere favorevole del Genio Civile. Ai numerosi saggi eseguiti in Piazza Pugliatti ne sono stati affiancati altrettanti sul portale, alla presenza di funzionari della Soprintendenza, per verificarne la consistenza e classificare il materiale utilizzato al momento della sua collocazione nell’attuale spazio, dopo il terremoto. E’ stata, oltretutto, progettata la ridefinizione dell’area interessata alla rimozione del portale, dove verrà collocata una nuova scalinata. L’obiettivo concreto e finale, dunque, è quello di restituire questa testimonianza storica nel senso più autentico, perché si potrà finalmente varcare per introdursi all’interno dell’Ateneo e, allo stesso tempo, diventerà parte integrante dello scenario della piazza.
Dopo l’espletazione della gara d’appalto, è prevista una tempistica di circa 20 mesi per il completamento delle operazioni, comprensive di smontaggio, restauro, collocazione presso la nuova sede e sistemazione dell’area precedentemente occupata dall’Antico portale d’Ateneo.
È prevista, infine, la pubblicazione di un volume che riassumerà tutte le fasi evolutive dei lavori.