Ato3 idrico-Provincia: il dirigente che si muove in “libertà”

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Ato3 idrico-Provincia: il dirigente che si muove in “libertà”

sabato 30 Maggio 2009 - 10:20

Interrogazione del consigliere di Rifondazione Comunista Andaloro, che espone tutti i suoi dubbi sulla posizione di Letterio Frisone

Il consigliere provinciale del gruppo Rifondazione Comunista, Francesco Andaloro, ha presentato un’interrogazione attraverso la quale chiede all’Amministrazione di chiarire la posizione di uno dei suoi dirigenti, rispetto alla posizione da questo stesso assunta nel corso degli ultimi anni. Il caso è quello dell’Ato 3 idrico di Messina e il dirigente è Letterio Frisone. Con Decreto del Presidente della Regione Siciliana del 24/03/03, ai sensi dell’art.12 della convenzione di cooperazione regolante i rapporti tra gli Enti Locali appartenenti alla società d’ambito, veniva richiesta la nomina di un dirigente per l’organizzazione del servizio idrico e fu indicato dall’allora Amministrazione Leonardi, proprio Frisone come preposto alla pianificazione ed al controllo della STO presso il medesimo ATO. Una posizione a quanto pare contrastante con il suo rapporto con la Provincia.

Andaloro spiega infatti nell’interrogazione che un pubblico dipendente non può intrattenere allo stesso tempo due rapporti di lavoro, per cui, con la stipula di un nuovo contratto, il precedente rapporto viene risolto di diritto e pertanto per assumere l’incarico presso l’ATO3, il dirigente avrebbe dovuto cessare il proprio rapporto con la Provincia Regionale in quanto per i dipendenti degli Enti Locali non esiste alcun istituto che consenta di assentarsi dal lavoro per un periodo di oltre cinque anni. Il consigliere di Rifondazione scrive poi: “Ai sensi dell’art.110c.5 del T.U. sull’ordinamento degli Enti Locali, il rapporto di impiego del dirigente andava risolto di diritto con effetto dalla data di decorrenza del contratto stipulato con l’Ato 3, e che quindi, il posto in organico andava soppresso e non affidato ad interim, come prescritto dalla deliberazione n.203/2008 della Corte dei Conti”.

Né può essere tirata in ballo una condizione di aspettativa. Andaloro si appella infatti al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che per il quadriennio normativo 1998-2001 ed il biennio economico 1998-99 relativo all’area della dirigenza del Comporto Regioni-Autonomie locali, vigente all’epoca dell’incarico, prevedeva la possibilità di aspettativa per motivi personali o di famiglia per soli dodici mesi in un quadriennio e da fruirsi in massimo due periodi. Inoltre per quanto riguarda il cumulo di aspettative, lo stesso CCNL all’art.22 prevedeva che il dirigente non poteva usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche se richiesti per motivi diversi, se tra essi non fossero intercorsi almeno sei mesi di servizio attivo. Inoltre il rapporto di lavoro è risolto senza diritto di indennità sostitutiva di preavviso, nei confronti del dirigente che salvo comprovato impedimento, non si fosse presentato per riprendere servizio alla scadenza del periodo di aspettativa stesso.

Per tutte queste ragioni Andaloro interroga il presidente della Provincia per conoscere come mai non sia stato applicato il suddetto Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e in base a quali motivi si sia effettuata la riassunzione del dirigente presso l’amministrazione, in considerazione di un periodo di assenza così prolungato.

Ricordiamo infine che lo stesso Letterio Frisone, detto Lelio, avanzò ricorso nei confronti dell’Amministrazione Ricevuto, rispetto alla nomina dell’ing. Enzo Carditello come suo successore all’Ato 3 idrico. Secondo Frisone, il contratto che lo legava all’Ente di gestione delle acque, prevedeva l’eventuale comunicazione della revoca della nomina sei mesi prima del termine naturale di scadenza. In mancanza della stessa, si riteneva tacitamente rinnovato l’incarico per cinque anni. Non avendo Frisone ricevuto alcuna comunicazione, ritenne illegittima la nomina di Carditello, nei confronti del quale ha avanzato un ulteriore ricorso in quanto il dirigente avrebbe ricoperto (pur se all’Ato a titolo gratuito), due incarichi, scontrandosi con la normativa vigente. Frisone lo scorso due aprile è transitato al Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) tramite mobilità.

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