Alessandro Russo e Francesco Palano Quero hanno affidato a due post Facebook le riflessioni sulla scelta di tornare tra le fila della coalizione di centrosinistra dopo l'iniziale rottura sulla candidatura di Saitta.
Lo strappo è stato ricucito, Alessandro Russo e Francesco Palano Quero sposano la candidatura di Antonio Saitta e il progetto elettorale proposto dalla coalizione di centrosinistra che ha deciso di scommettere su Saitta in tandem con Maria Flavia Timbro. La rottura era arrivata immediata proprio sul nome di Saitta, Russo aveva comunicato le dimissioni da vicesegretario del Pd, Quero era stato più riflessivo ma i malumori hanno erano emersi chiari e dirompenti. Poi però la stessa coalizione ha puntato anche su Maria Flavia Timbro, si è aperto il dialogo, Saitta ha puntato a ricompattare tutte le anime di questo travagliato Pd. E alla fine Quero e Russo hanno deciso di tornare in riga.
«Siamo stati molto vicini a una frattura che, nella vita e in politica, non è mai una cosa buona. Non serviva a nessuno, se non ai nostri avversari, a chi non ci vuole bene, a chi non vuole bene alla nostra città. Almeno, la nostra esperienza ci ha insegnato questo. Qualcuno lo sperava, qualcuno sarà amareggiato, qualcuno deluso. Abbiamo chiesto discontinuità e rinnovamento nelle pratiche e nelle persone. L'indicazione di Maria Flavia Timbro vicesindaco è un segnale che va in questa direzione. La consideriamo una vittoria. Un buon punto di partenza. Antonio Saitta ha saputo comprendere le ragioni politiche della nostra battaglia. Abbiamo fiducia che sia così. Non so dove arriveremo, ma so che faremo la nostra parte. Fino in fondo» ha scritto Quero su Facebook.
Anche Alessandro Russo ha affidato ad un post le riflessioni su questo passo indietro fatto nel nome di un progetto che adesso sembra aver chiaro quello spirito di rinnovamento su cui questa frangia del Pd ha chiesto di puntare: «Non è mai stata una questione di poltrone, di sottogoverni, di poltroncine di presunto potere. Non le abbiamo mai accettate, neppure quando – nel 2013 – ci venivano offerte in quantità. Non le cerchiamo oggi. L'appello all'unità che ci è stato rivolto a tenere unito il centrosinistra messinese, in questi giorni, è stato sincero, responsabile e ci ha fatto riflettere tantissimo. Ci ha tolto il sonno la notte, ci ha caricato di immenso pensiero. Abbiamo accolto questo appello, abbiamo deciso di sostenere Antonio Saitta a sindaco e Maria Flavia Timbro a vice sindaco perché sono due persone perbene, oneste e certamente rappresentative di un'idea di condivisione di storie, valori e proposte diverse tra loro ma che danno forza a chi crede ancora nell'importanza del progressismo».
Russo mette in chiaro che questo non cancella i mille e mille problemi del Pd messinese, “un partito a cui serve – come la scelta opportuna di Maria Flavia insegna – un totale rinnovamento, vero e non a parole; altrimenti il Pd muore”. E poi l’appello a chi forse non capirà fino in fondo questa scelta e che invece aveva applaudito a quel coraggio della rottura per difendere le proprie idee. «Vi prego di essere giusti con noi: contestate, criticate o condividete. Dite la vostra su queste scelte. Ma non dateci degli innamorati delle poltrone: le abbiamo rifiutate sempre. Non insultateci a cuor leggero: solo chi ha quasi 20 anni di militanza sulle spalle può capire cosa significhi fare delle scelte come le nostre, con le lacrime agli occhi, senza il sonno la notte, con il dubbio che qualunque scelta si possa fare sia sbagliata. E' la politica. E noi facciamo – e faremo ancora per vincerle, le elezioni di giugno – la nostra parte fino in fondo».
Francesca Stornante
20 anni di militanza contro 40 anni di lotte ….. bella sfida