Quella vecchia è scaduta a settembre 2015 ma, secondo il Comune, non andava fatta. Ed è pronto l'ennesimo ricorso
L’obiettivo, fallito, era quello di avviare i lavori entro la fine del proprio mandato. L’iter per la nuova via don Blasco, dopo una lunga impasse, era ripreso il 1 giugno 2013, con la firma del protocollo d’intesa tra il Comune, la Regione, l’Autorità Portuale e Rfi. C’era il commissario Croce ma, ventitré giorni dopo, venne eletto Accorinti. In cinque anni, nonostante la firma del contratto col Consorzio Medil di Benevento il 27 ottobre 2017, i lavori non sono iniziati.
Il 25 gennaio lo stop del Genio Civile, il 16 marzo il via libera. L’avvio dei lavori sembrava cosa fatta ma il 18 aprile la Regione ha scritto al Comune chiedendo un nuovo assoggettamento alla Valutazione d’impatto ambientale. La prima era stata rilasciata il 15 settembre 2010 ma ha validità quinquennale ed è quindi scaduta.
Da settembre 2015 ad oggi nessuno se n’era accorto? Il motivo lo spiega l’assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola, ed è che “l’opera non rientra tra quelle assoggettabili a Valutazione d’impatto ambientale. Lo dicono i nostri tecnici, il direttore dei lavori, il responsabile unico del procedimento e i nostri legali, gli stessi che hanno seguito la vicenda della Valutazione ambientale strategica sul Piano regolatore generale, per la quale il Tar ci ha dato ragione. Al limite, avevamo pensato di richiedere una nuova Valutazione ambientale per gli 800 metri di strada nuova e, nel frattempo, iniziare i lavori sui restanti 3000 metri di strada esistente. Ne abbiamo parlato coi dirigenti ma non si muovono dalla loro posizione, abbiamo parlato col presidente Musumeci e gli assessori Cordaro e Falcone ma senza risultato. Quindi seguiremo lo stesso iter seguito per la variante: da una parte consegneremo la Valutazione ambientale fotocopia di quella del 2010, visto che non sono cambiati né il progetto né la normativa; dall’altra faremo un’azione legale, anche perché c’è un’impresa che potrebbe avviare un’azione in danno, visto che il contratto è stato già firmato e sono maturati diritti”.
In questa situazione, prima di iniziare i lavori passerà ancora lungo tempo. Se i tempi sono gli stessi del passato, la vecchia Valutazione ambientale fu rilasciata un anno dopo dalla richiesta, mentre il Tar si è espresso sulla variante al Prg un anno e mezzo dopo la presentazione del ricorso.
Tra l’altro, i lavori non sarebbero potuti iniziare comunque perché c’è un ulteriore ostacolo, pur se risolvibile in tempi molto più brevi. “L’articolo 21 della finanziaria regionale – conclude De Cola – ha revocato i sotto conti in tutta la Regione, una ristrutturazione contabile che cambia l’architettura del bilancio. Il finanziamento della via don Blasco non è in discussione, verrà trasformato in un altro capitolo, dicono che stanno per restituirci i soldi ma non sappiamo quando. Abbiamo pagato i primi espropri, altri erano pronti ma si devono fermare per la momentanea mancanza di fondi”.