Riprendono i lavori d'aula a Palermo, si discute la manovra collegata alla finanziaria. Ieri la visita istituzionale del Presidente maltese e la protesta dei deputati 5 stelle.
Si torna in aula all'Assemblea Regionale Siciliana dopo lo stop forzato per le elezioni amministrative. All'ordine del giorno – ormai da due settimane – la discussione sulla manovra collegata alla finanziaria che riguarda i 9 articoli stralciati dal testo originale con annessi emendamenti rimasti fuori dal calderone normato.
Intanto ieri le commissioni hanno lavorato su queste proposte mentre in aula, il Presidente dell'Assemblea Gianfranco Micciché ha inaugurato la cerimonia che ha visto protagonista l'ospite istituzionale: il Presidente di Malta, Marie Louise Coleiro Preca.
Subito dopo i saluti di Micciché e del Presidente Musumeci, il Capo dello Stato maltese ha preso parola. Mentre questo accadeva i deputati dei 5 Stelle presenti sugli scranni si sono alzati e sono usciti dall'aula tra lo sgomento dei presenti. Il Movimento 5 Stelle ha fatto sapere di aver manifestato così la sua protesta sulla questione migranti, in riferimento al recente caso della nave Acquarius, ancora in cerca di un porto dove approdare.
Molte le critiche arrivate, soprattutto da Forza Italia ma anche dal Pd. Le prime parole sono state quelle del Presidente Micciché che ha subito detto in aula: "signora Presidente la Sicilia è migliore di tutto questo, loro non sono siciliani – e ha poi proseguito sul suo profilo Facebook – Una scena di violenza inaudita, signora presidente, noi siciliani non siamo così. I deputati rimasti in Aula sono certamente i migliori di questo Parlamento e hanno dimostrato di essere siciliani e non alieni come chi ha abbandonato Sala d'Ercole con questa triste azione di protesta: triste per loro e non per noi. Il Movimento 5 Stelle dovrebbe essere il partito del cambiamento ma cambiamento significa anche rispetto delle regole e della buona educazione. Siamo stati molto felici di averla ricevuta nel Parlamento più antico d’Europa e la prego di ignorare ciò che è accaduto."
Più soft la posizione dei deputati regionali di Fratelli d'Italia che hanno voluto puntualizzare: "il gesto non è stato corretto nei confronti del Palazzo e dell'istituzione regionale ma il problema di fondo è tuttavia condivisibile. Il tema della sovranità e della difesa dei nostri confini ci è molto caro."