L'ex assessore De Cola replica al neo sindaco De Luca sulla querelle del Palagiustizia: Il progetto è di pregio, usa fondi pubblici e si può ultimare in 3, 4 anni
Nel suo primo discorso alla città il Sindaco Cateno De Luca ha fatto riferimento al secondo Palazzo di Giustizia, producendosi in affermazioni inesatte, che richiamano quanto detto da altri candidati durante la campagna elettorale. È bene chiarire alcuni punti, noti a chiunque abbia seguito l’iter tramite l’ampia informazione resa dalla stampa.
1) La vicenda ha trovato la sua soluzione piena, definitiva, adeguata, nonché di assoluta compatibilità urbanistica, con il Protocollo di Intesa siglato tra Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa, Demanio dello Stato e Comune di Messina il 9 febbraio 2017.
2) Il Protocollo, che segue il lungo e costruttivo dialogo attivato dall’Amministrazione Accorinti con i citati Dicasteri, coi vertici Militari e con la Cassa Depositi e Prestiti, mantiene la piena disponibilità dello stanziamento di due mutui per complessivi 17 (non 15) milioni di Euro, essendo stato preceduto da un intervento normativo da noi predisposto in accordo con il Ministero della Giustizia e introdotto nella Legge di Stabilità 2016.
3) Il progetto prevede la realizzazione di una nuova e moderna struttura (oltre 4.000 mq) per le funzioni ancora presenti all’interno dell’ospedale militare nell’area logistica di Via Bonino, per liberare l’attuale Caserma “Scagliosi” per collocarvi il secondo palazzo di giustizia.
4) La tempistica dettata dal Responsabile dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, era di circa 5 anni: 2 per il completamento e l’approvazione della progettazione e due e mezzo per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori. Nel rispetto dei tempi indicati il secondo Palagiustizia dovrebbe essere disponibile entro il 2022.
5) Il Demanio ha già avviato la prima progettazione, a seguito della quale il protocollo di intesa è stato oggetto di integrazione sottoscritta dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il 15 febbraio 2018; la revisione del protocollo offre maggiori spazi per il Palagiustizia, perché trasferisce al polo di Via Bonino anche gli archivi dell’Ospedale Militare.
Il progetto è certamene di pregio perché utilizza soldi pubblici per un intervento di recupero di aree pubbliche da destinare a funzioni pubbliche e perché localizza una struttura strategica in un’area urbanisticamente molto adatta: all’uscita dell’autostrada, dotata di ampio spazio di parcheggio, sottoposta a elevatissimo standard di sicurezza, anche per il suo essere all’interno di aree militari.
Se tutti faranno il proprio dovere, Messina dovrebbe avere il secondo Palagiustizia presso l’attuale Ospedale Militare entro tre/quattro anni, non dieci e tra pochi mesi si potrebbero già avere i primi benefici stimati in circa 120.000 €/anno derivanti dai risparmi sugli affitti. Inoltre non c’è rischio di perenzione dei fondi, disponibili fino al 2030. Per verificare basta guardare gli atti e continuare col positivo rapporto già attivato dall’Amministrazione Accorinti col Demanio, vigilando affinché lo stesso rispetti i tempi definiti.
Augurando al Sindaco De Luca buon lavoro, ci permettiamo di suggerirgli di verificare quanto già gli atti prima di dare informazioni inesatte.
Sergio De Cola