Le storie dei singoli utenti (migliaia in questi anni) in una storia che dura da oltre tre decenni ed attraversa il problema delle dipendenze nei mutamenti sodali e generazionali

I valori, l’identità e la storia di un servizio che opera a Messina dal 1983. Il Centro di Solidarietà Faro ha festeggiato i suoi 35 anni di attività con un dibattito organizzato nella settimana in cui si celebra anche la Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga.

A spegnere 35 candeline è una realtà che negli anni ha dato risposte concrete ai fenomeni di dipendenza patologica. Tante le attività del Centro dalla sua fondazione: la presa in carico dei primi eroinomani e delle loro famiglie, l'ospitalità e l'assistenza ai soggetti sieropositivi, la sfida alle droghe prestazionali (di cui la cocaina è l'emblema), la definizione di percorsi riabilitativi per tossicodipendenti del circuito penale, l'esperienza della "doppia diagnosi" per tossicodipendenti con disturbi psichiatrici gravi, il lavoro con soggetti dipendenti dal gioco d'azzardo.

Il titolo scelto per l'incontro, "Storia di Storie", sottolinea l'intreccio di vicende singolari in una trama più ampia che è quella della comunità terapeutica: le storie dei singoli utenti (migliaia in questi anni) in una storia che dura da oltre tre decenni ed attraversa il problema delle dipendenze nei mutamenti sodali e generazionali.

Il Centro ha festeggiato questa ricorrenza incontrando pubblicamente coloro che hanno contributo a questa storia: la Caritas diocesana, l'Azienda Sanitaria Provinciale, il Tribunale di Sorveglianza, le associazioni "Le.Lat." e "Santa Maria della Strada". Si è riflettuto sulla situazione attuale circa l'uso di sostanze nel territorio cittadino e sui "punti di contatto" nella clinica delle dipendenze tra comunità terapeutica, istituzioni e servizi territoriali.

Il Centro Faro denuncia da tempo il ritardo normativo, l'assenza di interlocutori istituzionali, la precarietà degli interventi di prevenzione (raramente organici e strutturali) per la tossicodipendenza.