La FP CGIL Messina denuncia le gravi condizioni in cui versa il comparto sia del Comando di Messina che delle sedi distaccate e chiede un incontro immediato ed urgente con le istituzioni competenti
"Piuttosto che essere chiamati e nelle peggiore occasioni 'ricordati', come degli eroi, preferiremmo semplicemente essere considerati per ciò che siamo: dei lavoratori che possano semplicemente essere messi nella condizione di lavorare in modo dignitoso e legittimo, anche e soprattutto per poter garantire, su tutto il territorio, un servizio efficiente ed efficace nell’interesse di tutta la cittadinanza".
E’ uno sfogo decisamente amaro quello che Giovanni La Torre, della segreteria della Fp Cgil Vigili del fuoco, rivolge alle istituzioni cittadine, per invitare tutti ad una riflessione sulla condizione di assoluta precarietà in cui si trova ad operare il personale del comparto vigili del fuoco, peraltro ancora in attesa del pagamento del lavoro straordinario svolto nel 2017 per alcuni importanti eventi il G7 di Taormina (maggio), la campagna Aib ed il raddoppio dei turni per le micro emergenze di giugno e luglio. «Anche quest’anno – commentano Francesco Fucile e Giovanni La Torre, rispettivamente segretario generale Fp Cgil e coordinatore Fp Cgil Vigili del fuoco, con ancora ben impresse nella mente le drammatiche immagini di Messina letteralmente messa a fuoco la scorsa estate – ci ritroveremo ad affrontare la stagione calda con un ingente carico di lavoro. I vigili del fuoco di Messina hanno tollerato condizioni di forte stress, spesso senza avere neppure i cambi per il recupero psico-fisico, fronteggiando incessantemente l’emergenza incendi d’interfaccia e boschivi. La dotazione organica del Comando di Messina, a nostro avviso, appare fortemente sottodimensionata per far fronte alle esigenze del nostro vasto e complesso territorio".
SOLO 18 VIGILI PER TURNO NELLA SEDE CENTRALE
"La sede centrale – continuano Fucile e La Torre -, per esempio, dispone soltanto di 18 vigili per turno, di questi 4 sono assegnati al distaccamento cittadino, almeno 2 unità devono effettuare giornalmente il recupero compensativo ed altrettante devono smaltire le ferie. Considerato che altre 2 unità sono impiegate in sala operativa ed altre in eventuali sostituzioni ai distaccamenti provinciali, si capisce come giornalmente non si riesca a comporre più di una squadra». Numeri chiari ed inconfutabili quelli snocciolati dal sindacalista, che evidenzia quindi l’assoluta necessità di un confronto sul tema, anche e soprattutto per non gridare allo scandalo o alla tragedia nel caso in cui si verificassero molteplici situazioni di pericolo numericamente difficili da affrontare. "Per quanto riguarda i distaccamenti – continua La Torre – , sempre a nostro avviso, è necessario il potenziamento urgente della sede di Milazzo, di Patti e Letojanni. E proprio rispetto alla sedi, intese come luoghi di lavoro, non si può non sottolineare lo stato di totale precarietà in cui le stesse versano, senza alcuna salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori". Capitolo particolarmente delicato, poi, è quello del parco automezzi di soccorso "ormai ridotto al minimo indispensabile ed inadeguato per i frequenti mezzi fuori servizio che rendono complicato affrontare la nuova campagna boschiva".
Alla luce di tutto ciò, Fucile e La Torre dichiarano che la Fp Cgil Messina ritiene assolutamente condivisibile e comprensibile la scelta dei lavoratori di non aderire alla campagna Antincendio Boschiva 2018 di prossima attuazione e chiede, al contempo "il potenziamento del dispositivo di soccorso, aumentando la dotazione organica di tutto il comparto dei vigili del fuoco, in particolare del Comando di Messina, affinché si esca dall’ipocrisia di far fronte al lavoro ordinario affidandosi al lavoro straordinario che viene corrisposto con notevole ritardo e che irresponsabilmente aggrava il già pesante lavoro dei vigili del fuoco".