Il sindaco De Luca ha incontrato il neo ragioniere generale Di Leo e il consigliere comunale Interdonato, presidente uscente della Commissione Bilancio
Sul fronte bilanci il Comune di Messina deve fare in fretta. All’appello mancano sia il bilancio di previsione 2018 (esitato dall’ex giunta Accorinti tre giorni prima del ballottaggio) sia il bilancio consuntivo 2017. E sull'ente incombe il rischio commissariamento, l'ennesimo.
Ieri pomeriggio, nonostante il giorno festivo, il sindaco Cateno De Luca ha incontrato a Palazzo Zanca il ragioniere generale, Giovanni Di Leo, fresco di nomina dopo la defenestrazione di Antonio Le Donne (VEDI QUI), e il consigliere comunale, Nino Interdonato, presidente uscente della Commissione Bilancio.
Nel corso della riunione – si legge in una nota – è stata effettuata una disamina dei documenti finanziari dell'Ente al fine di dotare la Città del Conto Consuntivo 2017 e del Bilancio di Previsione 2018-2020. Ciò anche per evitare ulteriori costi a carico del Comune dovuti alla formale diffida per tutti gli Enti inadempienti, già pervenuta a Palazzo Zanca con circolare del Dipartimento delle autonomie locali – Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica della Regione Siciliana n. 10 dell'11 giugno 2018, al fine di evitare la nomina di un commissario ad acta.
Al termine della riunione – continua la nota – si è concordato di trasmettere al Collegio dei Revisori dei Conti la proposta di Bilancio approvata dalla Giunta Accorinti lo scorso 21 giugno, proponendo al Consiglio comunale la relativa approvazione così per come è stata esitata con gli eventuali rilievi ed integrazioni richiesti dal Collegio dei Revisori.
“La soluzione di proseguire col 'Bilancio-ponte' – ha evidenziato il Sindaco De Luca – scaturisce dalla necessità di evitare il Commissariamento per la mancata approvazione e avere il tempo necessario per avviare una complessiva ricognizione economico-finanziaria, anche in relazione alla riformulazione del Piano di Riequilibrio da effettuarsi entro 90 giorni dall'inizio del nuovo mandato. In considerazione del fatto che i termini del Bilancio di Previsione 2018-2020 sono scaduti il 31 marzo e quelli del Conto Consuntivo il 30 aprile, si procederà a sollecitare gli uffici al completamento degli adempimenti in itinere per poter sottoporre al Consiglio comunale anche l'approvazione del Bilancio consuntivo 2017 non esitato dalla Giunta Accorinti”.
Sarebbe il caso contestualmente alla eventuale rimodulazione del piano di riequilibrio, certificare una volta per tutte la massa debitoria comprensiva di interessi passivi, con contemporanea approvazione degli ultimi conti consuntivi delle partecipate. Solo
con il quadro completo e reale sarà possibile valutare la sostenibilità ri un piano di riequilibrio.