Scuole chiuse, ancora nessuna notizia e soluzione. L'appello al Prefetto

Scuole chiuse, ancora nessuna notizia e soluzione. L’appello al Prefetto

Scuole chiuse, ancora nessuna notizia e soluzione. L’appello al Prefetto

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sabato 18 Agosto 2018 - 11:07

La Cisal di Messina chiede l'intervento del Prefetto Librizzi per garantire a decine di studenti e famiglie il diritto allo studio. Mancano pochi giorni ormai alla riapertura degli istituti e ancora non c'è nessuna novità in vista per le scuole dichiarate non a norma

Quali soluzioni per le scuole che il sindaco Cateno De Luca ha deciso di lasciare chiuse? Lo chiede a gran voce la Cisal di Messina che con una nota a firma del Segretario Provinciale, Giuseppe Montalto, e del Responsabile Enti Locali, Santino Paladino, ha chiesto l’intervento del Prefetto Librizzi in merito alle gravi incertezze che in atto gravano sul regolare avvio dell’anno scolastico 2018/2019 per miglia di studenti dell’intera provincia.

Ricordando come il diritto allo studio sia costituzionalmente garantito, la Cisl si dice fortemente preoccupata per il fatto che, al di là della speranza legata agli emendamenti al “Decreto milleproroghe”, pare che nessuna iniziativa sia stata ad oggi intrapresa da qualcuno dei soggetti istituzionalmente competenti, in merito all’ordinanza, peraltro pienamente giustificabile e condivisibile, con la quale il Sindaco della Città e Sindaco Metropolitano ha disposto la chiusura degli edifici scolastici.

“Si ha l’impressione – dichiarano i due sindacalisti- che a soli dieci giorni dall’avvio delle attività a nessuno interessi raccogliere l’allarme di De Luca e verificare come, e soprattutto dove, le stesse possano avere regolare svolgimento. Confidiamo pertanto nella sensibilità del Prefetto e nella possibilità di mettere intorno ad un tavolo i rappresentanti delle istituzioni, delle forze sociali e dei rappresentanti degli organi collegiali, al fine di fare piena luce sulla gravissima situazione e verificare le azioni da intraprendere a garanzia dell’esercizio del diritto allo studio costituzionalmente riconosciuto”.

Un commento

  1. Dove eravate gli altri anni ? Per cinque anni silenzio assoluto oggi vi viene la voglia di dire cose che non sapete.Una nuova legge per le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 21/02/2018 che si applica agli edifici scolastici ha messo in ginocchio la maggioranza delle scuole .Infatti , giustamente i dirigenti scolastici non si prendono la responsabilità su Istituti esistenti di aprirli ,e chiedono altre aule sicure.In questo momento sia di crisi e di nuovo governo devono finanziare per mettere in sicurezza tutti gli istituti esistenti d’Italia ovviamente vecchi.Qualsiasi cosa accade al processo penale andranno i dirigenti scolastici.Inutile che il sindacato si mobilita inutilmente invece dormiva per la legge Fornero.

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