Tagli del Governo centrale: colpiti una quarantina di comuni sulla tirrenica

Tagli del Governo centrale: colpiti una quarantina di comuni sulla tirrenica

Santi Cautela

Tagli del Governo centrale: colpiti una quarantina di comuni sulla tirrenica

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venerdì 21 Settembre 2018 - 09:13

Da Tusa a Barcellona, sono una quarantina gli interventi congelati in conseguenza dei tagli del milleproroghe, il decreto con cui il governo centrale ha dipanato alcune spese e congelato altre in vista della manovra finanziaria

Il tema della manovra finanziaria si sposta in queste settimane sulla caccia ai fondi per consentire ai due asset del governo – Lega e 5 Stelle – di trovare la quadra su reddito di cittadinanza e Flat Tax. I tagli imposti dal decreto milleproroghe colpiscono direttamente i comuni italiani che perderanno un miliardo e 600 milioni di euro. Si tratta delle misure del precedente governo per i cosiddetti Bandi Periferie. Soldi per riqualificazione di aree degradate o per la realizzazione di infrastrutture in zone periferiche.

La denuncia del "furto" o del taglio a seconda dei punti di vista, viene proprio dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, che ha deciso di sospendere le relazioni istituzionali con il governo. Da qui anche la scelta di Leoluca Orlando – Sindaco di Palermo – di non incontrare sabato scorso il premier Conte a Palermo.

La regione maggiormente penalizzata dai tagli è, manco a dirlo, la Sicilia che con questo blocco delle opere vede fermare investimenti per oltre 200 milioni di euro.

«È stato un furto con destrezza – protesta l’Anci – con un emendamento notturno sono stati tolti finanziamenti statali per 1,6 miliardi di euro a 96 progetti da realizzare in 326 Comuni, con 19,8 milioni di abitanti. Erano 96 convenzioni firmate a dicembre con la presidenza del Consiglio registrate a marzo dalla Corte dei Conti, e sulla base dei quali i Comuni hanno fatte gare di progettazione e anche di lavori, firmato contratti con imprese e professionisti».

Per quanto riguarda la provincia di Messina verranno sospesi 44 interventi per un totale di 40 milioni di euro di lavori. In testa c’è la sistemazione delle ville comunali Cappuccini e Gaetano Patroniti di Alcara Li Fusi, che ha ottenuto anche la ristrutturazione del centro diurno, poi la riqualificazione di piazza Principe Romeo di Falcone e delle case popolari di contrada Grazia di San Salvatore di Fitalia. Poi il verde pubblico attrezzato di contrada Viana a Cresta di Naso, la riqualificazione del quartiere Fondaconuovo di Barcellona e la realizzazione dello Smart Village a Basicò, il recupero di spazi urbani a Frazzanò e Tusa e la valorizzazione della passeggiata del Canapè di Gioiosa Marea.

Quindi il primo stralcio esecutivo della zona a mare di Torrenova, la riqualificazione di spazi per il centro servizi sport e infanzia di Longi e del centro storico di Castel di Lucio, la rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci di Capo d’Orlando, l’ampliamento dell’immobile destinato a caserma dei carabinieri ed il primo stralcio del lotto di completamento del centro storico di San Marco d’Alunzio, il secondo stralcio funzionale del quartiere Casazza di Mistretta, la rigenerazione dell’impianto sportivo delle case popolari di Capri Leone centro e delle aree esterne sportive di via Catapanello di Patti.

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