Il consiglio comunale ha deciso di rinviare a mercoledì la discussione sulle modifiche al regolamento perché mancavano i pareri di regolarità su più di una decina di emendamenti. De Luca ha più volte sottolineato che da questo voto sarebbe dipesa la scelta di restare o dimettersi, ma in aula è stato più conciliatorio
Doveva essere la seduta decisiva, quella che sembrava dover decretare le sorti del sindaco Cateno De Luca. Resterà primo cittadino di Messina o annuncerà le sue dimissioni? Quella di domenica in piazza Municipio sarà una relazione di inizio mandato o un commiato?
La risposta, stando alle parole del sindaco, poteva arrivare dalla seduta del consiglio comunaledi ieri sera, visto che De Luca ha più volte “scaricato” la responsabilità di questa decisione sul modus operandi dell’aula consiliare. E se in principio era stato il risanamentoe la creazione dell’Agenzia, una volta incassato quel risultato, De Luca ha puntato sulla modifica del regolamento del consiglio comunale. Anche nel manifesto che annuncia l’appuntamento di domenica pomeriggio De Luca ha scritto in calce “attendiamo in merito le determinazioni del consiglio comunale”, rimandando proprio a questa seduta e al voto del consiglio nei tempi indicati dal primo cittadino.
Ieri sera la proposta di modificadi questo regolamento, confezionata dai quattro consiglieri di LiberaMe e accolta positivamente da De Luca che aveva per questo ritirato la delibera che lui stesso aveva presentato, era all’ordine del giorno. La seduta si è però aperta con una delibera urgenteinviata ieri agli uffici di presidenza per l’approvazione delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi Iacp Annunziata e Camaro sottomontagna. Un atto illustrato in pochi minuti direttamente dal sindaco e ovviamente collegato all’operazione risanamento di fatto già iniziata con i primi sgomberi proprio a Camaro.
I consiglieri hanno posto una serie di quesiti, hanno cercato di capire alcuni dettagli tecnici e amministrativi riguardo a delle graduatorie che modificano le assegnazioni originarie e che aggiungono alcuni nuclei familiari che saranno beneficiari di questi alloggi praticamente pronti e che però non erano compresi in quegli ambiti di risanamento. Insomma, da più parti dell’aula è stata messa in luce la necessità di alcuni approfondimenti, soprattutto con i dirigenti di riferimento. E il sindaco De Luca ha accolto la richiesta di inviare la delibera in commissione per poter esaminare e chiarire questi passaggi.
Subito dopo i consiglieri sono passati al regolamento. E De Luca, essendo una materia specificamente di competenza dell’aula, ha salutato i consiglieri, lasciandoli lavorare e lanciando un messaggio di aperturae distensione: «Il problema non è approvare oggi o tra qualche giorno, basta che si faccia». Quindi ha salutato il consiglio che subito si è messo a discutere sulle modifiche al regolamento.
Una delibera che è stata discussa già in diverse commissioni, che ha scatenato qualche diatriba iniziale e che ieri sera ha contato ben 50 emendamenti. 37 erano già stati esaminati dal dirigente e dunque erano provvisti di parere, gli altri no. E quando il dirigente Giovanni Bruno ha chiesto qualche giorno per esaminarli, l’aula si è divisa. Da un lato i proponenti di LiberaMe che hanno chiesto ai colleghi di iniziare comunque a trattare gli emendamenti già con il parere, dall’altro chi ha detto a chiare lettere che bisogna lavorare con serenità e senza fretta, senza farsi intimidire da pressioni social o del sindaco che minaccia dimissioni.
Vari botta e rispostache alla fine hanno portato a votare la mozionedel consigliere di LiberaMe Nello Pergolizzi che ha chiesto di mettere ai voti la possibilità di iniziare la discussione sugli emendamenti. I presenti in aula però non hanno avallato la mozione. I 21 presenti si sono divisi tra 6 favorevoli, 6 contrari e 9 astenuti.
Quindi nulla da fare, tutto rinviato a mercoledì.
Appresa la notizia, De Luca dalla sua stanza a Palazzo Zanca ha immediatamente registrato un video per lanciare la sua reazione alla mancata discussione in aula: «Non so come interpretare questa situazione. Rimango sempre perplesso nel valutare quella che è la grande responsabilità di iniziare un percorso che se non è condiviso dal consiglio, perché non avrei la certezza di conseguire quei risultati che la città merita. E’ logico che le valutazioni le dovrò fare».
Francesca Stornante
dimettiti e mandali tutti a casa.Sarai riletto col 70% e loro saranno bocciati
I giusti approfondimenti richiedono il loro tempo per non commettere errori grossolani. Noi siamo con il Consiglio Comunale ed aspettiamo le dimissione del sindaco.